Ogni 25 marzo gli amanti della nobile arte ricordano il Flash italiano.
Parliamo dell’indimenticabile Giovanni Parisi, pugile spettacolare che si è distinto nel panorama mondiale per la sua velocità.
Nasce il 2 dicembre 1967 a Vibo Valentia in Calabria, prima di trasferirsi con la famiglia a Voghera.
Gli appassionati della boxe non dimenticheranno mai le Olimpiadi di Seul del 1988 dove Parisi conquista la medaglia d’oro nei pesi piuma per ko alla prima ripresa contro il rumeno Dumitrescu.
Nel 1991, dopo il passaggio al professionismo, vince il titolo italiano dei leggeri, grazie al ko inflitto a Stefano Cassi alla seconda ripresa.
Nel 1992 diventa campione del mondo WBO battendo, nella sua amata Voghera, Francisco Javier Altamirano per ko al decimo round. Difende la cintura per due volte prima di rinunciarvi per passare ai superleggeri e tentare l’avventura americana.
Nel 1995 punta alla cintura WBC sfidando Julio Cesar Chavez a Las Vegas perdendo però ai punti.
L’Europa lo richiama e nel 1996, a Milano, la corona mondiale WBO è sua battendo Sammy Fuentes. La manterrà per due anni, arrendendosi a Carlos “Bolillo” Gonzales.
Nel 2000 tenta la conquista della corona mondiale nei welter ma perde contro il detentore Daniel Santos.
A causa di un infortunio alla mano rimane per circa due anni lontano dal ring, tornando a combattere nel 2003 contro louis Mimoune.
Dopo la sconfitta rimediata contro il transalpino Frederic Klose, smette di combattere. È il 2006.
Il 25 marzo 2009, all’età di 41anni, Giovanni Parisi muore in un incidente stradale. Lo score del Flash italiano è di 41 incontri vinti (29 per ko), 5 sconfitte e un pareggio, impreziositi da un oro olimpico e due mondiali vinti in altrettante categorie.