Scherma, Europei under-23. L’Italia chiude seconda nella kermesse continentale di Plovdiv 2019, conquistando tredici medaglie iridate di cui due d’oro.
Scherma, Europei under-23: Italia seconda nel medagliere di Plovdiv 2019
Si sono conclusi ieri i Campionati Europei under-23 di scherma 2019, cinque-giorni continentale iridata tenutasi a Plovdiv, Bulgaria, dove sono scesi in pedana le giovani promesse della scherma europea.
L’Italia ha chiuso al secondo posto del medagliere iridato dell’evento, conquistando ben tredici medaglie, più d’ogni altro paese.
Tre gli ori azzurri, che hanno permesso a FederScherma di salire sul secondo gradino del podio della kermesse. Alle spalle della Russia, prima con quattro, e davanti alla Francia, terza anch’esse tre ori, ma con solo due argenti, contro i quattro italiani.
Italia d’oro con Roberta Marzani, con la spada femminile e il fioretto maschile
L’Italia è stata sotto le luci dei riflettori per tutto l’evento di Plovdiv. Sin dalla prima giornata, quando la spadista Roberta Marzani s’è laureata campionessa europea.
In particolare, l’azzurra dell’Esercito s’è resa protagonista d’un percorso fenomenale, fatto d’una netta vittoria dietro l’altra. La bergamasca ha dapprima eliminato, 15-8 ai trentaduesimi, l’ucraina Derkach, sconfiggendo dunque la svedese Elvira Martensson, 15-4, e proiettandosi quindi in finale dopo aver livellato, 15-8 in semifinale, la russa Anastasia Soldatova. Roberta ha poi conquistato il successo anche in finale, 15-6, contro la romena Alexandra Predescu, salendo sul podio più alto. Bissato nella gara a squadre. Con le compagne Eleonora De Marchi, Alice Clerici e Cecilia Varengo.
Le spadiste azzurre sono state pressoché impeccabili per tutto il torneo. Dopo un debutto roboante, 42-25 contro la Germania, le FederScherma sono riuscite a sopravanzare sia il temibile quartetto dell’Ungheria, 45-34 in semifinale, che l’Ucraina, 42-29 in una finale dominata.
Infine, la delegazione italiana ha concluso al meglio l’evento continentale, conquistando all’ultima giornata a Plovdiv il terzo oro europeo. Con gli azzurri del fioretto maschile: Francesco Ingargiola, Guillaume Bianchi, Davide Filippi e Tommaso Marini. I quali, eliminata la Polonia, 45-16 all’esordio, hanno proseguito la propria marcia verso il successo sconfiggendo l’Ucraina, 45-25 in semifinale, e la Francia, 45-32 in finale.
Quattro argenti e sei bronzi: un’Italia a quota tredici è la delegazione più medaglietta del torneo
Tra gli assoluti protagonisti dei Campionati Europei in Bulgaria figura, certamente, la delegazione italiana della spada maschile, capace di conquistare ben tre medaglie: un argento di squadra e due bronzi nella gara individuale, con Federico Vismara e Davide Di Veroli.
Questi ultimi sono saliti insieme sul gradino più basso del podio dopo un doppio 15-10; Federico contro il vincitore del titolo continentale, il francese, Paul Allegre; Davide contro il il polacco Wojciech Kolanczyk. Nella medesima giornata, la seconda, che ha visto la fiorettista Elena Tangherlini conquistare anch’ella una medaglia di bronzo, sconfitta, 15-13 in semifinale, solo dalla neo campionessa di categoria, la francese Solene Butruille.
Vismara e Di Veroli, insieme ai compagni Valerio Cuomo e Giacomo Paolini, sono poi tornati sul podio, secondi nella spada maschile a squadre. Dopo due ottimi 45-36, contro la Repubblica Ceca ai quarti e contro la Germania in semifinale, gli azzurri sono stati nuovamente costretti a cedere il passo alla Francia di Paul Allegre e compagni, capaci di imporsi in finale, 45-34, all’ultima giornata a Plovdiv. Quando l’Italia ha conquistato, oltre all’argento degli spadisti e all’oro dei fiorettisti, anche un bronzo nella sciabola femminile. Dopo la decisiva “finalina” contro la Bielorussia, sconfitta 45-24. Merito di Eloisa Passaro, Rebecca Gargano, Michela Battiston e Lucia Lucarini, che nell’individuale aveva firmato un’ottima secondo pizza.
Quando l’Italia ha conquistato, oltre all’argento degli spadisti e all’oro dei fiorettisti, anche un bronzo nella sciabola femminile, dopo la decisiva “finalina” contro la Bielorussia, sconfitta 45-24. Merito di Eloisa Passaro, Rebecca Gargano, Michela Battiston e Lucia Lucarini, che nell’individuale aveva firmato un’ottima secondo pizza.
Argento che è giunto grazie ad un 15-10 contro l’ungherese Luca Szucs, ai quarti, e un 15-13 contro la quotata russa Evgenia Podpaskova, in semifinale. In finale, tuttavia, l’azzurra ha dovuto chinare il capo dinanzi all’azera Anna Bashta, che ha interrotto la corsa al titolo di Lucia nell’ultimo match del tabellone, sul 15-12.
Due titoli di vice-campioni, due medaglie d’argento portano poi la firma di Leonardo Dreossi, nella sciabola maschile, e di Davide Filippi, nel fioretto maschile. Il primo è salito sul podio dopo aver avuto ragione, 15-13 ai quarti di finale, del francese Charles Colleau e, 15-12 in semifinale, del romeno George Dragomir, venendo poi fermato ad un passo dal successo dal russo Anatoliy Kostenko, impostosi 15-11 in finale. Il secondo, invece, battuti i francesi Savin e Roger, rispettivamente 14-13 e 15-13, ai quarti ed in semifinale, è stato fermato a due stoccate dal titolo dal russo Kirill Borodachev. Capace di conquistare la finale ai danni dell’altro azzurro in gara, Guillaume Bianchi, che s’è dovuto accontentare della medaglia di bronzo.
Sul gradino più basso del podio anche gli azzurri della sciabola maschile impegnati nella gara a squadre. Leonardo Dreossi, Gherardo Caranti, Raffaele Minischetti ed Alberto Arpino eliminata la Bielorussia, 45-29 ai quarti, sono stati sconfitti all’ultima stoccata, 45-44 in semifinale, dalla Romania. Il poker della sciabola, sconfitto solo dai neo-iridati europei, ha saputo “rifarsi” nell’assalto valevole per il terzo posto, vinto contro la Russia dopo un match spettacolare, conclusosi sul 45-42.
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