Andiamo a ripercorrere la carriera di Andrea Anastasi. Dalla generazione dei fenomeni ad allenatore.
ANDREA ANASTASI: IL NANO DELLA GENERAZIONE DEI FENOMENI
Iniziamo con oggi un appuntamento settimanale che vi farà compagnia per tredici settimane andando a ripercorrere le carriere dei grandi pallavolisti della Generazione dei Fenomeni.
Andrea Anastasi, soprannominato il “Nano” per i suoi 183 cm, nasce a Poggio Rusco, in provincia di Mantova l’8 ottobre 1960.
LA CARRIERA DA GIOCATORE
Nel 1977 inizia la sua avventura nella pallavolo dei grandi esordendo in A1 con Parma, squadra a cui rimarrà legato per tre stagioni, dove ha la possibilità di mettersi in mostra e come si dice “farsi le ossa”.
Nel 1980 passa a Modena, vi resta anche qui tre stagioni. Durante l’ultima stagione può festeggiare il suo primo titolo: la Coppa CEV vinta nel 1983.
Decide di trasferirsi al Falconara, dove vi rimane per quattro stagioni e nel 1986 vince il suo secondo titolo europeo, ancora una volta la Coppa CEV.
Nell’87 scende in A2 e si trasferisce a Treviso, per tutti è un passo indietro, non per Anastasi. Il Nano contribuisce all’immediata promozione in A1 della squadra e soprattutto nel 1991 vince, ancora una volta, la Coppa CEV, suo terzo titolo europeo, la propria scommessa personale è stata vinta.
Nella stagione 91-92 scende nuovamente in A2 tra le fila di Schio, ma la sua avventura dura un solo anno perché la stagione successiva passa a Gioia del Colle, sempre in A2, dove vi rimane per un anno.
Il richiamo di casa è forte, l’età inizia a farsi sentire, così nella stagione 1993/1994 Anastasi opta per il trasferimento Mantova in B1, sarà l’ultima avventura del Nano che al termine della stagione si ritirerà.
LA NAZIONALE
Ma Andrea Anastasi ha legato il suo nome alla maglia Azzurra, alla Generazione dei Fenomeni guidati dal Maestro Julio Velasco.
Fa il proprio esordio con l’Italia l’8 febbraio 1981, in un partita amichevole, persa per 3-1, contro una selezione All Star.
Ma con la maglia Azzurra ha la soddisfazione di vincere l’Europeo dell’89, il Mondiale e la World League nel 1990. L’anno successivo l’Italia fa ancora propria la World League.
LA CARRIERA DA ALLENATORE
Dopo aver appeso le ginocchiere al chiodo Anastasi toglie la casacca da giocatore e infila la polo da allenatore. La sua esperienza da Coach inizia in Serie A2 a Brescia nella stagione 1994/1995.
L’anno successivo arriva la promozione in A1 per il Nano che guida la Gabeca Montichiari (ora Ravenna in virtù dell’acquisizione del titolo sportivo al termine della stagione 11/12 proprio da Montichiari che cessò così la propria esistenza).
Nel 1999 in seguito all’abbandono di Bebeto come allenatore dell’Italia Anastasi viene chiamato a diventare il Coach della nazionale Azzurra con cui riesce a vincere subito la World League e gli Europei.
L’inizio del nuovo millennio segna ancora una volta la vittoria della World League e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Sydney. Nel 2001 l’Italia conquista la medaglia d’argento alla World League e agli Europei.
Anastasi lascia la guida della nazionale Azzurra dopo il Mondiale del 2002.
Dopo l’esperienza Azzurra torna ad allenare un squadra di club e lo fa a Cuneo dove rimane per due stagioni.
Nel 2005 diventa Coach della Spagna, incarico che mantiene fino al 2007 quando vince l’Europeo con le Furie Rosse.
Visto il recente successo alla guida della Spagna Andrea Anastasi è richiamato al allenare l’Italia, incarico che mantenne fino al termine dei Mondiali del 2010 che videro l’Italia arrivare al quarto posto.
Nel 2011 diventa CT della Polonia con cui nello stesso anno conquista il bronzo sia alla World League sia agli Europei. Alla World Cup, sempre nel 2011, la Polonia conquista l’argento staccando così il pass per l’Olimpiade di Londra 2012.
A Londra si toglie la soddisfazione di battere l’Italia di Coach Berruto nel girone ma la Polonia verrà eliminata ai quarti di finale dalla Russia poi vincitrice del torneo.
Sempre nel 2012 Anastasi guida la nazionale polacca alla vittoria della prima World League della propria storia.
Termina la propria esperienza alla guida della nazionale nel 2013, ma rimane in Polonia. Si dirige verso il nord del paese, in una città che si affaccia sul Mar Baltico: Danzica. In 5 anni alla guida del Trefi Gdansk vince due coppe nazionali (14/15 e 17/18) e una Supercoppa polacca (17/18).
Restando il tecnico della squadra di Danzica ha una breve esperienza come Coach del Belgio da marzo a dicembre 2018.
Al termine della stagione 2018/2019 Anastasi lascia Danzica per dirigersi verso la capitale polacca per diventare tecnico della Projeckt Warszawa. Stagione che non si è conclusa vista la pandemi da COVID-19, la squadra del Nano era al secondo posto dietro allo ZASKA.
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