Tre ori e 13 medaglie per l’Italia negli Europei di ciclismo su pista disputati in Bulgaria, a Plodviv: il resoconto della rassegna degli azzurri, privi di Filippo Ganna (out per il COVID-19).
CICLISMO SU PISTA, EUROPEI PLODVIV 2020: 14 MEDAGLIE E 3 ORI PER UNA GRANDE ITALIA
Sono stati Europei strani, quelli che si sono conclusi domenica sera a Plodviv dopo cinque intense giornate sul velodromo Kolodruma. Tante le assenze, tra le positività al COVID-19 e le assenze precauzionali di svariati paesi e atleti per evitare guai legati al virus: basti pensare che negli Europei di ciclismo su pista di Apeldoorn 2019 i partecipanti erano stati 315 spalmati su 26 paesi, mentre quest’anno ci siamo “accontentati” di 21 nazioni e soli 157 atleti. Per l’Italia, assenze importanti: out Filippo Ganna per il COVID-19, out Letizia Paternoster perchè appena rientrata da un lungo infortunio, out anche Cavalli e Confalonieri. Di fatto, queste defezioni hanno privato l’Italia di ori e medaglie (quasi) sicure, con Ganna che avrebbe inseguito il record mondiale nell’inseguimento individuale, sfruttando la forma pazzesca mostrata nel 2020. Nonostante tutto, la spedizione azzurra è stata sicuramente vincente: tre ori, sette argenti e quattro bronzi per un totale di 14 medaglie, che sono valse il terzo posto nel medagliere alle spalle di Gran Bretagna (6 O, 5 A, 2 B: 11 medaglie) e Russia (5 O, 5 A, 3 B: 13 medaglie), col maggior numero di podi complessivi. Grandi trascinatrici le ragazze, che hanno conquistato tutti e tre gli ori e 9 medaglie su 14.
Medaglia d’oro per Martina Fidanza, imbattibile nello scratch, e doppio oro per Elisa Balsamo: l’azzurra e campionessa europea U23 su strada ha conquistato il successo nell’omnium e poi ha dominato la madison in tandem con Vittoria Guazzini. Doppio argento per l’Italia nell’inseguimento a squadre, che avrebbe potuto inseguire l’oro col team al completo. Vittoria netta dell’Inghilterra contro le azzurre (Alzini, Balsamo, Guazzini, Consonni), con un margine di 2”9, mentre gli azzurri vengono beffati per un soffio dalla Russia e chiudono a soli 110 millesimi dall’oro: è comunque un ottimo risultato, l’argento, per i nostri Milan, Lamon, Moro e Umbri. Inseguimento che porta soddisfazioni anche a livello individuale, con un doppio argento e un bronzo: Jonathan Milan chiude secondo (4’08”772) alle spalle di Ivo Oliveira (4’08”116), Martina Alzini è d’argento (3’32”386) nella prova femminile, vinta dalla britannica Neah Evans (3’29”456), col bronzo per Silvia Valsecchi. 2° posto anche per Matteo Donegà (corsa a punti), Silvia Zanardi (corsa a punti) e Rachele Barbieri (corsa a eliminazione), mentre i bronzi restanti arrivano da Miriam Vece (500m), Jonathan Milan (km) e dal duo composto da Lamon e Moro nella madison maschile. 14 medaglie dunque, e un Europeo che certifica nuovamente la bontà del nostro movimento e il lavoro eccelso del ct azzurro. Anche senza re Ganna, l’Italia c’è, vince e convince.
TUTTE LE MEDAGLIE AZZURRE
ORO (3) – Martina Fidanza (scratch), Elisa Balsamo (omnium), Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini (madison).
ARGENTO (7) – Jonathan Milan (inseguimento individuale), Italia (inseguimento a squadre U), Italia (inseguimento a squadre D), Matteo Donegà (corsa a punti), Elisa Zanardi (corsa a punti), Rachele Barbieri (corsa a eliminazione), Martina Alzini (inseguimento individuale).
BRONZO (4) – Silvia Valsecchi (inseguimento individuale), Miriam Vece (500m), Jonathan Milan (km), Alessio Lamon e Stefano Moro (madison).
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