Fonte Foto: pagina Facebook Federazione Italiana Canoa Kayak

Il campione di Canoa Giovanni De Gennaro si è raccontato ai nostri microfoni. In particolare ha specificato il suo amore per questo sport e ha commentato gli ultimi risultati, con un focus sulle prossime gare in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024.

Come ti senti in questo periodo? Come sta andando la preparazione per i prossimi eventi?

Questo periodo sta andando bene e la preparazione sta proseguendo alla grande, a parte un malanno la settimana scorsa. Ci sarà tanta acqua mossa nella mia preparazione verso le ultime gare. Gli ultimi tre eventi sono la quarta tappa di Coppa del Mondo, il Mondiale e la finale di Coppa del Mondo tra settembre a metà ottobre e quindi sto facendo tanta acqua mossa che è la parte un po’ più divertente. Questo è anche quello che sento di poter migliorare in vista di questi eventi. La preparazione invernale è stata ottima e la base fisica si possono tra virgolette far solo dei richiami per concentrarsi un po’ di più sulla preparazione delle gare.

Come valuti questo 2023 fino ad ora?

Il 2023 finora è stato un anno fantastico nonostante tra tutti questi buoni risultati in Coppa del Mondo, c’è stato un quinto posto degli Europei e lo vivo con un po’ un rammarico per una volta che non va bene. Sento di avere un potenziale da medaglia quindi ogni volta che non riesco ad apprezzare la mia manche e a fare una gara diciamo pulita e c’è anche tanto rammarico perché so di valere le posizioni più in alto quindi adesso anche un quinto o sesto posto, sembra brutto da dire, nonostante possa rientrare tra i miei migliori risultati in carriera comunque un po’ brucia perché per due decimi ho mancato la medaglia. Quest’ultima esperienza mi ha fatto pensare al fatto che sarebbe potuta andare meglio e a quale scelta diversa avrei potuto fare per cambiare il tempo e avere qualcosa di meglio.

Come è nato l’amore per la Canoa?

L’amore per la canoa è nato grazie a due appassionati di canoa, cioè mio fratello e il mio vicino di casa. Vedevo loro andare tutti i giorni in canoa, così quando poi mi son trovata a dover scegliere che sport fare, prima di andare diciamo alle scuole superiori, tra basket canoa e karate credo che la loro passione mi abbia trascinato e coinvolto facendomi poi apprezzare questo sport e amare tutto quello che c’è anche intorno al mondo della canoa.

Qual è la medaglia del tuo palmares alla quale sei più affezionato?

La medaglia a cui sono più affezionato è sicuramente quella del Mondiale dell’anno scorso ad Augusta. Primo perché è quella più importante essendo un argento mondiale; due per il contesto che c’è stato in cui c’erano davvero tanta tanta tante persone seguirci con biglietti esauriti, un evento che insomma non capita spesso nel nostro mondo. Subito dietro metto le due vittorie in casa: la vittoria in Coppa del Mondo e l’argento agli Europei sempre a Ivrea perché vincere davanti agli amici con tutti i ragazzi del club che sono lì a supportarti è cose di di un unico, quasi meglio che vincere un mondiale da un’altra parte.

Il prossimo traguardo è Parigi 2024, vuoi fare qualche previsione?

Diciamo che non ci sto pensando troppo perché ho sempre, come per Tokyo, concentrato tutte le energie verso l’olimpiade, ma adesso sto cercando di avere un approccio gara per gara tanto il mio obiettivo è sempre quello di vincere ogni gara. Ho a mente il fatto che ci saranno le Olimpiadi fra un anno, ma il momento di pensarci no è adesso, ora è il momento di pensare a questa stagione,  alla prossima gara e a crescere il più possibile e poi quando arriverà il momento ce la giocheremo.

Come ultima cosa, ci fai una tua considerazione sull’importanza dell’appartenenza al Gruppo Sportivo Carabinieri che ti segue?

Il centro sportivo dei Carabinieri è quello che mi permette di fare questa vita e di avere i mezzi per riuscire a pensare solo alla Canoa e potermi concentrare al cento per cento su questa passione che è quindi diventato un lavoro grazie a loro. Sicuramente è una cosa che si trascura spesso, ma l’appartenenza a un centro sportivo è qualcosa di davvero importante,  è un privilegio far parte della famiglia dei carabinieri. Nello specifico da bambino ci speravo  e lo sognavo, poi quando è arrivata la possibilità di farne parte ne ho approfittato per svoltare la mia carriera e la mia vita, è ciò che oggi mi permette di fare quello che amo, a loro sarò eternamente grato.

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