Foto di copertina: Edoardo Bonazzi esulta dopo la conquista del pass olimpico (sito ufficiale Unione Italiana Tiro a Segno, www.uits.it, Credits/ISSF)
A poco più di tre mesi dall’avvio delle Olimpiadi di Parigi l’Italia del tiro a segno incrementa il numero di suoi rappresentanti per la competizione a cinque cerchi. Dopo le carte olimpiche conquistate da Paolo Monna nella pistola ad aria compressa 10 metri agli Europei di Gyor dello scorso febbraio, e da Danilo Dennis Sollazzo nella carabina ad aria compressa 10 metri, ai Mondiali 2022, l’Italia ha aggiunto altre due preziose caselle.
Dal Torneo di qualificazione preolimpica svoltosi a Rio, infatti, l’Italia ha staccato altre due carte olimpiche, rispettivamente con Edoardo Bonazzi nella carabina 10 metri e con Federico Nilo Maldini nella pistola 10 metri. Ma andiamo con ordine.
La sorpresa più grande, anche se in un certo senso attesa, è giunta dalla carabina 10 metri con la quale Edoardo Bonazzi, classe 2002, ha centrato un ottimo terzo posto finale, dietro il serbo Kovacevic (249 punti) ed il norvegese Hegg (248,9). Il giovane, originario di Pozzolo Formigaro, aveva inizialmente risentito della pressione della finale mettendo a referto nella prima fase solo 102,8 punti, attestandosi nelle posizioni di rincalzo, al limite della zona eliminatoria. Proprio in questa precaria situazione però il tiratore azzurro ha sfoderato tutte le sue migliori qualità, eliminando uno dopo l’altro rivali molto temibili come Josip Sikavica e Sviatoslav Hudzy. Il fatto poi che il norvegese Hegg, giunto secondo, fosse già in possesso del pass olimpico, ha rappresentato la ciliegina sulla torta di Bonazzi. A Parigi ci sarà anche lui, per la prima volta in carriera, e con la voglia di essere protagonista.
L’altro pass, come anticipato, è stato conquistato da Maldini nella pistola ad aria compressa 10 metri, grazie ad una prova a dir poco sontuosa nelle battute finali. L’ultimo atto era iniziato per lui con soli 49,8 punti raggranellati nei primi cinque tiri, cui però ha fatto seguito il punteggio di 99,4 punti nella successiva cinquina. Dall’undicesimo colpo in poi il percorso netto da lui messo in atto gli ha permesso di risalire progressivamente la china e di conquistare l’agognato pass già nella penultima serie, con a referto un 10,5 e un 9,9 che gli sono valsi la medaglia d’oro. Dietro il portacolori azzurro si sono piazzati Uladzislau Dzemesh e Philipp Grimm, rispettivamente secondo e terzo.