Da Marco Corradi, il nostro inviato alle Olimpiadi.
La nostra intervista a Stefano Oppo e Gabriel Soares, argento nel canottaggio a Parigi 2024.
Fonte Foto: pagina Facebook Federazione Italiana Canottaggio
STEFANO OPPO
Noi avevamo occhi solo per i nostri vicini di corsia, l’Irlanda. Alla fine eravamo convinti di poter mantenere la nostra posizione, ci sembrava di avere più di un decimo su di loro. L’emozione e il brivido l’avete vissuto più voi, rispetto a noi. Eravamo convintissimi di tenerli dietro e ci siamo riusciti, conquistando questo argento
Secondo podio
Molto diverso. A Tokyo io e Pietro avevamo i fantasmi del quarto posto. Avevamo una testa diversa qui, io ero convintissimo di poter attaccare l’oro sin dai primissimi istanti. Abbiamo gareggiato con grande serenità
Da Pietro a Gabriel, cos’è cambiato?
Sono persone diverse. Da Gabriel ho imparato ad essere metodico, preciso, mi ha fatto crescere in alcuni aspetti in cui ero acerbo. Io ero tanto lavoro, ma a volte mi perdevo nei dettagli. Gabriel mi ha tenuto in carreggiata
Quarto, terzo, secondo.
Purtroppo a LA i pesi leggeri non ci saranno. Ci sarò io? Non lo so, dobbiamo riflettere su questo periodo e valutare anno per anno
GABRIEL SOARES
Unico dispiacere è questa barca non la vedremo più alle Olimpiadi
Non ci sarà più questa barca, però non è detto che non ci saremo più noi. Ci sarà il beach sprint (canottaggio in mare, ndr), ci saranno i senior e quindi essendo dei buoni pesi leggeri abbiamo tutte le qualità per farlo
Irlanda inarrivabile?
Ognuno ha le sue giornate, oggi era la loro. Noi abbiamo fatto la nostra miglior gara, merito a loro, ma questo argento vale oro. Ci abbiamo creduto fino all’ultimo colpo, ce lo siamo conquistati gareggiando senza pensieri e siamo felicissimi di portare a casa questa medaglia
Per me è stato un sogno. Seguivo questa barca da piccolino, quando sono arrivato dal Brasile a Bellagio. Durante le Olimpiadi di Rio, li seguivo e sognavo di fare un’Olimpiade nei pesi leggeri. Era tostissimo salire su un doppio continuamente medagliato. Ho vinto il mondiale in singolo, sono iniziate le prove e mi sono aggrappato a un sogno che mi ha portato qui.
Stefano mi dà esperienza: è un ragazzo molto tranquillo, crede in quello che fa e mi trascina in ogni allenamento e ritiro
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