Milano-Sanremo 2018, le voci dalla corsa: l’intervista a Fabio Baldato, ex corridore ed attuale team manager della BMC. Con lui, abbiamo fatto un bilancio della prima parte di 2018, con particolare riferimento a Damiano Caruso.
Fabio Baldato, DS della BMC (fonte foto: suipedali.it)
MILANO-SANREMO 2018: L’INTERVISTA A FABIO BALDATO
In casa BMC c’è grande ottimismo dopo il grande secondo posto di Damiano Caruso alla Tirreno-Adriatico. Sicuramente può essere soddisfatto Fabio Baldato, il team manager della formazione svizzero-statunitense. L’ex corridore della Lampre racconta le sue impressioni sulla prima parte del 2018 ed ostenta una certa sicurezza. Ecco le sue dichiarazioni.
FABIO BALDATO: “VAN AVERMAET STA BENE”
Ciao Fabio, cominciamo con un bilancio di questa prima parte di stagione della BMC: siete soddisfatti?
<<Sì siamo contenti: nonostante qualche piccola defezione dei leader, gli altri corridori si stanno confermando garanzie, come Caruso alla Tirreno-Adriatico o il giovane Teuns alla Parigi-Nizza, gara in cui abbiamo perso van Garderen per una caduta al primo giorno. Poi ci sono state le vittorie al cronometro di Dennis, quella di Down Under di Richie Porte, senza dimenticare la crono a squadre, una delle specialità che seguiamo e su cui lavoriamo tanto. L’unico problema è avere l’infermeria un po’ più piena rispetto all’anno scorso>>.
Avete fatto una grandissima Tirreno-Adriatico: vi aspettavate un Caruso con una gamba così?
<<Diciamo che non era proprio il suo appuntamento, però sapeva che doveva essere pronto vista anche la defezione di Richie Porte. L’abbiamo caricato un po’ di responsabilità, ma aveva già fatto bene al Giro di Svizzera lo scorso anno e ha fatto bene le veci di Richie. Lo ripeto, Damiano è una garanzia che contribuisce anche a tenere alto il morale di squadra>>.
Addirittura è sembrato infastidito dal secondo posto, che era già un risultato eccezionale, non preventivabile.
<<Il rimpianto è stato forse che l’anno scorso avevamo dato più distacco a Sky durante la crono a squadre. Quest’anno Damiano era lì, dietro di qualche secondo, e ci stava anche la vittoria>>.
Chiudiamo con Greg Van Avermaet: come sta?
<<Greg sta bene, il livello è quello dell’anno scorso, poi tutto può andare bene così come può andare male. Quando però la gara è tosta, da “uomini duri”, lui è là davanti>>.
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