Atletica paralimpica Mondiali 2023: rassegna iridata da incorniciare per gli azzurri, con 12 medaglie (5 ori, 3 argenti, 4 bronzi) e 10 pass per i Giochi di Parigi 2024.
ATLETICA PARALIMPICA MONDIALI 2023: 12 MEDAGLIE PER LA SPEDIZIONE AZZURRA
Allo Stadio Charléty di Parigi dall’8 al 17 luglio sono andati in scena i Mondiali 2023 di atletica leggera paralimpica. La manifestazione ha visto coinvolti più di 1.200 atleti provenienti da 107 nazioni.
La spedizione azzurra esce trionfante da questa edizione: 12 medaglie (5 ori, 3 argenti, 4 bronzi) e 10 pass validi per le Paralimpiadi di Parigi 2024. Non è mai successo prima per l’atletica paralimpica italiana che, con questi splendidi risultati, guadagna l’11° posto nel medagliere generale.
Alla Cerimonia di Apertura l’Italia schiera come portabandiera Fabio Bottazzini. Il 19enne spinter azzurro è atleta paralimpico dal 2021 – a causa di un incidente in motorino perde la gamba sinistra da sotto il ginocchio.
Nella giornata di apertura, Arjola Dedaj conquista il 6° posto nel salto in lungo T11 donne: la sua misura migliore è 4,56m, ottenuta al quarto turno di salti. Con il record dei campionati di 5,13m è l’uzbeka Asila Mirzayorova a vincere l’oro sulla brasiliana Lorena Salvatini (4,91m), argento, seguita dalla cinese Zhou Guohua (4,83m), bronzo.
Nel secondo giorno di gare, la giovanissima debuttante Giuliana Chiara Filippi riesce a piazzarsi 9ª nel salto in lungo T64 donne (4,01m al terzo tentativo). L’olandese T62 Fleur Jong vola a 6,28m: record dei campionati per il suo primo oro mondiale. La compagna di squadra Marlene Van Gansewinkel conquista l’argento con un salto da 5,40m, due centimetri in più della giapponese Maya Nakanishi bronzo.
Nei 100m T62/64 uomini, Fabio Bottazzini è 9° con il crono di 11.42: è il primo degli esclusi dalla finale solo per 4 centesimi. Maxcel Amo Manu in qualifica sigla il nuovo record europeo correndo in 10.64. E proprio lui regala la prima medaglia iridata 2023 all’Italia alla quarta giornata di gare: in finale vince i 100m T64 in 10.71. Il suo oro vale anche il pass per le Paralimpiadi di Parigi 2024. Il costaricano Sherman Guity, argento, è a otto centesimi dall’azzurro, mentre il 3° posto va al tedesco Felix Streng (10.85).
Nella finale dei 100m T44 uomini, Marco Cicchetti chiude al 4° posto con il tempo di 12.39 e conquista il secondo pass azzurro per Parigi 2024, in una gara introdotta per la prima volta nel programma mondiale.
Arjola Dedaj, dopo l’impegno nel lungo, supera il primo turno dei 100m T11 femminili con il primato personale di 12.95, migliorandosi di 36 centesimi di secondo. Nella sua semifinale è 3ª in 13.11, ma nonostante il 9° posto in classifica generale non riesce a raggiungere la finale.
Arriva la seconda medaglia azzurra grazie all’inossidabile Assunta Legnante. La pluricampionessa paralimpica sale per l’ennesima volta su un podio iridato, il 6° della sua carriera, con la conquista del bronzo nel lancio del disco F11 donne. Grazie alla misura di 36,52m trovata al primo tentativo Legnante ottiene anche il 3° pass italiano per i Giochi del 2024. Davanti a lei doppietta cinese con la primatista mondiale e oro a Tokyo 2020 Zhang Liangmin, che vince con un lancio da 38,57m, e Xue Enhui, argento con 37,74m.
Continua il dominio azzurro nei 100m T63 donne. Da Tokyo 2020 ai Mondiali di Parigi 2023 si ripete il podio tutto italiano con Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto. Sabatini è oro con il record del mondo in 13.98, tolto per 4 centesimi alla compagna di nazionale Caironi, argento in 14.35; bronzo per Contrafatto in 14.67. Queste preziosissime medaglie regalano altri tre lasciapassare per le Paralimpiadi parigine.
Alla gioia delle centometriste si aggiunge quella di Valentina Petrillo che, alla soglia dei 50 anni, conquista il bronzo iridato nei 400m T12 donne, corsi in 58.24, dopo un percorso lungo e difficile: si tratta infatti della prima atleta transgender paralimpica ad aver partecipato a un Mondiale nell’atletica leggera, e questo è il suo primo podio internazionale che le conferisce anche la slot per Parigi 2024. Valentina Petrillo nelle batterie ritocca il suo record italiano di 20 centesimi, tagliando il traguardo in 58.01 e vincendo la sua serie. La gara va alla campionessa cubana Omara Durand Elias, al dodicesimo titolo mondiale in 52.82; argento alla venezuelana Alejandra Perez Lopez (57.88).
Giuliana Chiara Filippi, dopo il debutto nel lungo, si guadagna la finale nei 100m T64 donne alla sua prima partecipazione mondiale e lo fa siglando il nuovo primato nazionale: 14.16, 14 centesimi in meno di quello firmato da Giuseppina Gargano quindici anni fa. Filippi è 4ª nel suo turno e entra in finale con l’8° crono. Tempo che viene confermato: la 17enne è 8ª contro grandi talenti della velocità, correndo in 14.14, migliorando ulteriormente il record italiano.
Riccardo Bagaini passa in finale nei 400m T47 uomini con una nuova prestazione sotto i 50 secondi: è 2° nel suo turno in 49.86 e in controllo si qualifica con il 4° crono valido. Ma purtroppo per lui c’è solo delusione: Bagaini viene squalificato in finale per aver pestato la riga in curva, in una gara che lo stava vedendo ottenere al traguardo quello che sarebbe stato il 4° posto con il nuovo primato italiano di 49.07.
Giuseppe Campoccio nel lancio del giavellotto F33/F34 maschile ottiene il 10° posto in una lunga finale che dura quasi tre ore. La sua misura migliore è 22,13m, unico F33 tra paratleti F34 che lanciano 10 metri in più.
Nel salto in lungo uomini che accorpa tre diverse categorie, Marco Cicchetti T44, già soddisfatto del 4° posto iridato nei 100m, si comporta bene in una competizione di altissimo livello, concludendo in 6ª posizione (6,64m). Il primatista iridato e quattro volte campione paralimpico, il tedesco Markus Rehm, non trova avversari per il suo sesto successo mondiale: il salto vincente è da record della manifestazione, 8,49m centrato due volte. A oltre un metro di distanza resta lo statunitense Derek Loccident, argento con 7,39m, mentre il connazionale Jarryd Wallace salta 5 centimetri in meno (7,34m) per il bronzo.
Martina Caironi non delude mai. La fuoriclasse azzurra, dopo l’argento nei 100m, è oro nel salto in lungo T63 femminile, la sua medaglia internazionale numero 25. Si tratta del suo terzo titolo iridato nella disciplina, ottenuto grazie alla misura di 5,18m, record dei campionati. Per Caironi altro pass per Parigi 2024. Con lei sul podio, la svizzera Elena Kratter, argento con 4,91m, e l’australiana T61 Vanessa Low, bronzo con 4,90m.
Da una supercampionessa a un’altra. La capitana Assunta Legnante continua il suo regno incontrastato nel getto del peso F11 femminile: la primatista iridata sale per la quinta volta consecutiva sul gradino più alto del podio grazie a un lancio da 15,55m. Oro mondiale e qualificazione alle Paralimpiadi 2024 per l’eterna leggenda azzurra. Dietro di lei l’uzbeka Safiya Burkhanovac conquista la medaglia d’argento con 13,72m e al terzo posto si piazza la cinese Zhao Yuping con 12,78m.
Nel giorno del suo 24° compleanno Ndiaga Dieng è 4° in 3:54.78 nei 1.500m T20 uomini, regalandosi una slot per i Giochi Paralimpici del prossimo anno. Alla campanella degli ultimi 400 metri, nonostante gli spintoni, l’azzurro si mette in scia dietro al britannico Ben Sandilands, oro in 3:52.42, quando subisce l’attacco dello statunitense Michael Brannigan che finisce 2° in 3:53.50. Il podio è alla portata ma nel rettilineo finale sbuca il portoghese Sandro Baessa che si infila e si va a prendere il bronzo (3:54.04).
Valentina Petrillo torna in pista per i 200m T12 donne: dopo un turno di qualificazione in 25.77 che vale il nuovo record italiano, l’azzurra riesce ad agguantare la finale arrivando 2ª in semifinale con 26 secondi netti, che vale come 4° e ultimo crono.
Nell’ultimo atto di questi magnifici Mondiali francesi, arrivano altre 4 medaglie per l’Italia.
Il nuovo dominatore dello sprint mondiale è azzurro ed è Maxcel Amo Manu, accompagnato questa volta sul podio da Fabio Bottazzini. Dopo l’oro sui 100m corredato di record europeo, Manu raddoppia e vince i 200m T64 uomini. Il campione del mondo corre un testa a testa con Sherman Guity, il numero uno di Tokyo. Manu è avanti di pochi centimetri e taglia il traguardo per primo con un nuovo record continentale di 21.36, a 9 centesimi dal primato iridato, mentre il costaricano perde il passo e cade rovinosamente prima di passare la linea finale. Da dietro spunta il giovane portabandiera italiano che segue la scia del compagno di squadra e a soli 19 anni si mette al collo la medaglia d’argento col personal best di 23.10, migliorato di 17 centesimi, che gli vale il suo primo grande riconoscimento internazionale tra i grandi portando una nuova slot all’Italia per Parigi 2024. Bronzo in 23.32 il neozelandese Mitchell Joynt.
Arriva la grandissima prestazione anche di Giuseppe Campoccio nel lancio del peso F33 maschile con 11,42m. L’azzurro ritorna su un podio iridato – l’ultima volta è stata nel 2017 – conquistando l’argento. È un’altra carta di qualificazione per l’Italia a Parigi 2024, la decima. Il marocchino Zakariae Derhem, campione paralimpico a Tokyo, si conferma oro con 11,91m.
Valentina Petrillo si ripete dopo i 400m T12. Arriva per lei un altro bronzo nei 200m T12 donne. In gara è 4ª in 26.31, ma la tedesca Katrin Mueller-Rottgardt viene squalificata per aver perso il cordino con la sua guida. A vincere è la cubana Omara Durand, tre volte d’oro nello sprint tra le ipovedenti.
Alessandro Ossola chiude la meravigliosa avventura iridata italiana a Parigi: nei 100m T63 maschili si piazza al 7° posto in 12.68, vicino al record tricolore che detiene.
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