A partire da questa settimana il nostro speciale Europa di Parquet Azzurro diventa settimanale. Delle italiane impegnate nelle competizioni europee solo Venezia e Avellino in Champions e Trento in Eurocup riescono a portare a casa una vittoria, mentre tutte le altre cadono sotto il peso degli avversari. Sassari e Capo d’Orlando in Champions; Torino e Reggio Emilia in Eurocup e Milano in Eurolega.

Eurolega, Olimpia Milano cade in casa contro lo Zalgiris Kaunas

Fonte foto: pagina FB ufficiale Olimpia Milano

BAKSET, CHAMPIONS LEAGUE: ITALIA BENE A METÀ

In Champions League Fiba inarrestabile Venezia, Avellino riscatta la sconfitta di settimana scorsa, mentre non c’è pace per l’Orlandina. A Sassari non basta il cuore e perde ancora.

Reyer Venezia: la squadra di coach De Raffaele è sempre più protagonista e consolida la vetta del girone C con un’altra vittoria. I lagunari si affidano a Tomas Ress (con due triple pesantissime) per restare in vita nei momenti di difficoltà, riuscendo a sbancare Lubiana 76-66. Nel primo tempo Venezia fatica contro la Petrol Olimpija, con diversi errori al tiro e una difesa che soffre senza riuscire a contenere le incursioni di Morgan e Oliver. Ci pensano però proprio gli sloveni a dare fiato alla Reyer con un antisportivo e una serie da incubo dalla lunetta (4/11 a metà gara). Dopo l’intervallo lungo la squadra di De Raffaele cambia passo, piazza un parziale di 7-0 e si porta avanti per la prima volta. La gara prosegue con i due team che fanno a sportellate e si complicano da sole la vita senza riuscire a mettere una distanza di sicurezza per chiudere il match. Nemmeno il +11 dell’ultimo quarto è definitivo, Lubiana non molla e ci devono pensare Johnson, Watt e Haynes a mettere la parola fine.

Sidigas Avellino: senza Fitipaldo è il terzetto Rich-Wells-Filloy a portare al successo Avellino contro i cechi del Nymbruk 80-63. Gli irpini dopo due ko consecutivi (campionato e in Europa) ritrovano la strada della vittoria davanti al pubblico di casa in una serata che li ha visti dominare gli avversari fin dalle prime battute. La Sidigas segna un parziale importante di 10-0 già alla fine del primo quarto per proseguire senza grandi patemi anche nel secondo, nonostante le concessioni di troppo nei rimbalzi. Quando Rich inizia ad avvertire la stanchezza ci pensa Wells a tenere a regime i suoi chiudendo il primo tempo sul 42-36. La gara riprende con gli uomini di Sacripanti sempre concentrati, provano ad allargare più volte lo strappo con gli avversari portandosi anche sul +11, ma Nymbruk non molla e si fa spesso pericoloso. Nel momento di maggiore difficoltà di Avellino, con un inizio ultimo quarto da brividi (5′ senza canestri), sono i cechi a rovinarsi da soli con errori continui al tiro. Ci pensano poi Ortner e di nuovo Wells a sbloccare la situazione per l’accelerata finale che alla sirene vede la Sidigas avanti +17.

Dinamo Sassari: non basta il carattere ai ragazzi di Pasquini per evitare la quinta sconfitta in Champions. Sul campo dello Juventus Utena la Dinamo arriva all’overtime, ma paga i 5 falli di Bamforth e Hatcher, che lasciano la squadra senza due elementi fondamentali proprio quando servivano di più per agguantare la vittoria. In Lituania Sassari sembra soffrire a tratti di uno sdoppiamento di personalità, con i primi 20′ in cui concede troppo sotto canestro, ma riesce comunque a mantenere un gap di -6 alla fine del primo tempo per poi cadere rovinosamente a inizio della ripresa. Nella terza frazione i biancoverdi si trovano ben presto con uno svantaggio in doppia cifra, ma nell’ultimo quarto ecco la reazione di Polonara e Devecchi capaci di segnare un parziale di 12-0 e rimescolare le carte. L’Utena ringrazia Dendy e la sua bomba allo scadere per il 78-78 che porta i lituani ai supplementari. In 5′ i sardi perdono due giocatori e sprecano l’ultimo possesso palla che poteva portarli ad allungare ancora il match, che si chiude 90-85.

Capo d’Orlando: niente da fare per i siciliani ancora a secco di vittorie in Champions League. La squadra di Di Carlo riceve i lituani del Neptunas Klaipeda e sembrano loro i padroni di casa. Già dai primi minuti si nota la differenza tra i quintetti in campo, gli avversari sono precisi e organizzati e fanno subito male con Delininkaitis, sua la bomba che fissa il primo pesante parziale (13-20) nel primo quarto, ma anche il secondo si chiude con 9 punti di distacco (13-24). Il Neptunas affonda in chiusura di tempo e con un break di 10-0 fissa a 28-43 il risultato prima del riposo. Nella seconda parte del match è Seibutis a dettar legge con 11 punti (in totale saranno 18), l’Orlandina tenta di rientrare in partita portandosi a -9, ma la squadra lituana non si fa sorprendere e gli ultimi 10′ scava il solco, con i siciliani che ringraziano la sirena mentre il tabellone segna un pesantissimo 90-60 degli avversari .

EUROCUP: SORRIDE SOLO TRENTO, REGGIO E TORINO KO

In Eurocup solo le aquile riescono a vincere anche grazie all’aiuto del pubblico di casa, cadono Torino e Reggio Emilia, entrambe in trasferta.

Fiat Torino: seconda battuta d’arresto consecutiva per la squadra di coach Banchi, che paga un blackout difensivo importante (59 punti in 20′) contro l’Unics Kazan. In Russia la Fiat arriva dopo una bella prova in campionato contro Venezia, ma non riesce a sfondare la cortina di ferro avversaria. A preoccupare però non è tanto l’imprecisione al tiro, ma la semplicità con cui l’Unics va a canestro chiudendo il primo tempo con il tabellone che segna 59-45. Colom e Lasme sono inarrestabili, chiuderanno a 26 e 24, mentre la Fiat ha un solo sussulto nel terzo quarto portandosi al 25′ a -6 con due triple di Patterson. La speranza di una rimonta dura poco. Kazan infila un parziale di 12-1 e si porta a più riprese in vantaggio in doppia cifra. Si chiude 101-93, con Torino che ha molto da rivedere in fase difensiva.

Aquila Trento: la squadra di Buscaglia si risolleva da fanalino di coda del gruppo D sfruttando al massimo il fattore campo nella quinta giornata contro i tedeschi del Ratiophalm Ulm. I bianconeri iniziano subito forte approfittando della difesa burrosa degli avversari che faticano anche a segnare, mentre non fa sconti Trento che chiude il primo quarto 25-10. Non cambia la musica poco dopo con Flaccadori in grande spolvero (20 punti totali), capace di portare i suoi sul 30-15, anche grazie a una tripla di Baldi Rossi. La partita prosegue in discesa per i padroni di casa, per una volta non costretti ad inseguire, ma dominatori assoluti del campo è talmente in controllo del match che non entrano in affanno nemmeno quando i tedeschi accorciano a -10. Non c’è storia e alla sirena l’Aquila festeggia il meritato successo 77-66.

Reggio Emilia: Sasha Djordjevic si conferma l’incubo dell’Italia anche in Eurocup infliggendo una dura lezione a Reggio Emilia. Il suo Bayern Monaco trita la Grissin Bon di Menetti e chiude imbattuto la quinta giornata 83-58. In Germania la Reggiana mostra fin da subito di non essere all’altezza degli avversari, la difesa è in debito di ossigeno dai primi minuti e basta un tempo per togliere ogni speranza di vittoria agli emiliani. Un encomiabile Della Valle le prova tutte, ma non basta, il Bayern colpisce e affonda con Cunnigham, Booker e Dedovic; il punteggio all’intervallo è 50-28 e non c’è margine per sperare. Un debole moto di orgoglio spinge la Grissin Bon ad accorciare il gap, ma i tedeschi sono attenti e la gara finisce con il pieno controllo dei padroni di casa.

EUROLEGA: IL FANTASMA DEL NATALE PASSATO

Le scarpette rosse si scoprono di cristallo e vanno in frantumi. La squadra che scende in campo al Forum contro lo Zalgiris Kaunas sembra lo spettro triste della Milano che ha vinto contro il Barcellona e portato il Fenerbahce all’overtime. L’Armani regge un quarto, concedendo troppo e trovando rifugio nei tiri dalla distanza, quando mancano quelli si spegne tutto e i lituani diventano i protagonisti. Pesanti come macigni i due parziali del secondo e terzo quarto (24-11 e 20-10), che affossano i biancorossi, in completa balia degli attacchi avversari. Mancano idee, gioco, gambe e orgoglio con i lituani che si possono anche limitare a fare il compitino per risultare comunque dilaganti in ogni reparto. Il punteggio finale è solo la triste conferma di tutto questo: 62-94 per lo Zalgiris con l’Olimpia che dopo questa “non” prestazione entra di diritto nell’ufficio oggetti smarriti ricordando pericolosamente la squadra dello scorso anno.

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Giulia Cannarella
Giornalista pubblicista, collaboratrice per Runner's World Italia. In precedenza redattrice per Agr-agenzia giornalistica radiotelevisiva e collaboratrice per la Gazzetta dello Sport inserto Milano-Lombardia

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