L’Italia stabilisce un nuovo primato nell’inseguimento a squadre, abbassando di tre secondi il miglior tempo a livello nazionale. Quinto posto per Martina Fidanza nello scratch.
A Berlino si scrive la storia. Nel mondiale di ciclismo su pista va in scena la sfida più veloce tra i quartetti nell’inseguimento a squadre. Il secondo turno di qualificazioni vede la Danimarca stabilire il nuovo primato al mondo, con il tempo di 3’46”203. Un risultato clamoroso considerando che nella fase precedente avevano già ritoccato il record mondiale. Ma nella stessa batteria si esalta anche l’Italia. Il quartetto composto da Simone Consonni, Filippo Ganna, Francesco Lamon e il subentrato Jonathan Milan si ferma a soli tre decimi, stabilendo il miglior crono della nazionale azzurra in questa disciplina: 3’46”513. Un risultato straordinario, che permetterà alla formazione allenata dall’ottimo Marco Velo di giocarsi la medaglia di bronzo nella gara di domani. Sesto posto per l’Italia femminile nella stessa disciplina. Anche per le azzurre si lotterà per il bronzo.
FIDANZA QUINTA
Si ferma in quinta posizione la gara di Martina Fidanza nello scratch. La bergamasca lotta fino alla fine, ma paga la stanchezza e l’inesperienza negli ultimi cinque giri. Decisiva anche la scelta di alcune traiettorie particolarmente usuranti e dispendiose dal punto di vista fisico. Il titolo iridato va Kistern Wild, al settimo trionfo mondiale, il terzo in questo specialità. Argento per la statunitense Jennfer Valente e bronzo per la portoghese Maria Martins.