Si sono chiusi gli Europei di Lotta che si sono tenuti a Novi Sad, Serbia. Bene l’Italia che porta a casa un’oro con il solito Chamizo nella lotta libera e, a sorpresa, un bronzo con la De Col nella lotta femminile.
La delegazione azzurra è formata da: Givi Davidovi (lotta libera 57 kg), Frank Chamizo (ll 70 kg), Riccardo Abbrescia (lotta greco-romana 71 kg), Ciro Russo (lgr 75 kg), Fabio Parisi (lgr 86 kg), Carola Raniero (lotta femminile 58 kg) e Sara De Col (lf 63 kg).
IMPRENDIBILE CHAMIZO, DOPO RIO E’ ANCORA ORO!
Frank Chamizo si conferma ancora una volta sul tetto d’Europa dopo Riga 2016, nonostante il cambio di categoria (in Lettonia era nei 65 kg). Il Caporal maggiore dell’Esercito parte subito bene con la vittoria per 6-0 contro l’azero Dibirgadzhyiev, conquistando i quarti di finale in un match a dir poco dominato. Altra facile vittoria (7-0 contro il moldavo Sava), gli consentono poi di accedere alle semifinali, dove ad attenderlo ci sarà il rumeno Moise.
Chamizo è in giornata e si vede: secondo 8-0 rifilato oggi, e finale conquistata senza battere ciglio. La finale, però, è ostica siccome dovrà affrontare il russo naturalizzato polazzo Gadzhiev, campione d’Europa in carica della lotta libera 70 chili. Nel match decisivo per l’oro l’italo-cubano parte alla grande, con un 4-0 netto grazie a due
atterramenti. Il polacco, però, non ci sta e tenta la rimonta, arrivano sul 4-3 a 30 secondi dal termine. Chamizo resiste stoicamente alle offensive dell’avversario e conquista la medaglia del metallo più prezioso.
SARA DE COL RIPORTA LA LOTTA FEMMINILE SUL PODIO
Era da otto anni che l’Italia della lotta femminile non saliva su un podio europeo (Vilnius 2009). De Col graziata dal sorteggio, che gli permette di partire direttamente dai quarti, saltando gli ottavi di finale. La prima avversaria è la polacca Michalik, avversaria esperta e già campione d’Europa, che la strapazza per 10 a 0. La fortuna vuole che,
vista la finale conquistata dalla polacca, la nostra connazionale venga ripescata e abbia la possibilità di giocarsi un posto sul podio nonostante non abbia mai vinto, e nonostante sia il gradino più basso.
La vittoria arriverà contro la lettone Skujina, bronzo ai mondiali del 2014 nella categoria lotta femminile 63 kg, con il risultato di 4-2: fino a pochi attimi dalla fine, l’avversaria conduceva 2-1, prima del coraggioso attacco della De Col, che fissa il risultato sul 3-2; dalla richiesta del video-check della panchina lettone, arriverà poi il punto del 4-2 dell’azzurra e la medaglia di bronzo per Sara De Col.
1 minuto e 19 secondi bastano all’azera Sinishin per sconfiggere la Rainero, con una schienata nonostante fosse avanti ben 4 a 0. Azzurra eliminata agli ottavi, e speranza ripescaggio vanificato dal mancato passaggio in finale dell’avversaria.
Infine, non bene la lotta greco romana, vista la sola vittoria ottenuta e il solo quarto di finale conquistato. Abbrescia batte 8-0 il tedesco Badush, prima di essere sconfitto 5-2 (in rimonta) dall’esperto francese Nikoghosyan. Niente da fare per Russo (che perde 8-0 contro il moldavo Bradu) e Parisi (2-1 contro il bulgaro Bayryakov).
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