L’Italia ha chiuso gli Europei di nuoto di Budapest con 5 ori, 9 argenti e 13 bronzi dalla vasca della Duna Arena: un risultato che ci piazza al terzo posto nel medagliere, ma primi per numero di medaglie. Il bilancio della rassegna continentale.

NUOTO, EUROPEI BUDAPEST 2021: 27 MEDAGLIE E UN SEGNALE “OLIMPICO”, OTTIMA ITALIA

Esistono modi peggiori per avvicinarsi a un’Olimpiade. L’Italia, invece, ha scelto il migliore, facendo incetta di medaglie negli Europei di nuoto di Budapest 2021: terzo posto nel medagliere in corsia e terzo posto assoluto per gli azzurri, che primeggiano per numero di podi sia in vasca (27) che nel combinato tra tuffi, nuoto di fondo/in corsia e nuoto sincronizzato/acrobatico (44). Una rassegna trionfale per gli azzurri, soprattutto nel fondo e in corsia. Nel fondo l’Italia ha come di consueto primeggiato, mentre nella settimana che si è conclusa ieri i ragazzi di Cesare Butini hanno fatto incetta di podi e soddisfazioni, anche con elementi giovanissimi e dunque destinati a crescere e conquistare medaglie su medaglie negli anni e nelle Olimpiadi a venire. L’Italia ha in mano un’autentica generazione d’oro, da trasformare in una generazione “di platino” trasportando alcune strepitose prestazioni a livello europeo tra Mondiali e Olimpiadi.

La grande protagonista, nonchè la regina del nuoto azzurro, è stata Simona Quadarella. Regina dell’Italia natatoria e dello stile libero, dominato in tutte le sue (lunghe) distanze: 400sl vinti con facilità accelerando negli ultimi 50m, 800sl e 1500sl dominati dal primo all’ultimo metro infliggendo distacchi-monstre alle avversarie. Simona, a soli 22 anni, è la leader della nuova Italia e si candida per sostituire (a livello di leadership e medaglie) Federica Pellegrini dopo Tokyo: la Divina ha preso con naturalezza questi Europei, per poi rifinire la condizione in vista dei Giochi, e chiude con tante medaglie nelle staffette e l’argento nei 200sl. Una gara che non avrebbe neanche voluto fare, venendo convinta da Matteo Giunta a testarsi sui turni multipli che ritroverà a Tokyo, e che ha perso per due miseri centesimi: il suo poteva essere il sesto oro azzurro. Menzione d’onore anche per Margherita Panziera, oro nei 200 dorso e argento nella finale-bis dei 100 (ripetuta per un problema allo starter, era 5a nell’originale). E poi c’è lei, Benedetta Pilato, che a soli 16 anni si prende il record del mondo (29”30) e la seconda miglior prestazione nella storia dei 50 rana, oltre a un oro conquistato con oltre otto decimi sulla seconda. Benny deve convivere col rammarico per quella finale dei 100 rana sfumata solo per l’assurda regola sulle due atlete per nazione in semifinale: aveva il 4° tempo ed era la “peggiore” delle tre azzurre, con Castiglioni e Carraro che hanno poi centrato argento e bronzo. Si rifarà a Tokyo, dove saranno lei e Carraro le azzurre nei 100 rana (i 50 non sono olimpici), e guardando il suo bellissimo e storico oro. Gli Europei di Budapest sono stati gli Europei delle ragazze: tutti gli ori (5) sono arrivati dalle nostre atlete, con 12 medaglie complessive al femminile e sorprese come Martina Caramignoli.

Ma anche gli uomini non sono stati da meno, con 12 medaglie (le restanti tre sono staffette miste) e uno score di cinque argenti e sette bronzi. Superlativo Miressi, che ha ritoccato di mezzo secondo il record dei 100sl portandolo a 47”45 e sfiorando l’oro: solo super-Kolesnikov l’ha battuto. Grande anche Razzetti, che nel suo primo Europeo ha centrato un argento (400mx) e un bronzo (200mx): quando sistemerà il dorso, sarà da oro europeo e (forse) medaglia mondiale. Bene anche Gregorio Paltrinieri, reduce dal tour de force nelle acque libere e dal doppio oro nella 5km e nella 10km: Greg si è arreso due volte a Romanchuk, ma ha dimostrato di esserci e di poter solo crescere in vista di Tokyo. E poi, l’esplosione di Federico Burdisso, strepitoso argento nei 200 delfino alle spalle di Milak. Insomma, è difficile trovare una nota negativa in questi Europei italiani: sognavamo gli ori di Paltrinieri, ma Romanchuk è stato più forte ed era maggiormente in condizione. Sognavamo l’oro di Federica Pellegrini, ma ha perso per 2/100. Volendo riassumere, forse, l’unica delusione arriva dai 100 rana di Niccolò Martinenghi: una gara dall’interpretazione completamente errata, col varesino che poi si è rifatto col bronzo nei 50 alle spalle di Peaty e Shymanovich. Per il resto, ci ritroviamo a commentare una strepitosa prestazione di squadra: quasi tutti gli azzurri hanno raggiunto la semifinale, c’era almeno un italiano quasi in ogni atto conclusivo. E poi, ci sono 27 medaglie da festeggiare: 5 ori, 9 argenti e 13 bronzi che ci piazzano al terzo posto nel medagliere complessivo alle spalle di Gran Bretagna (11 O, 9 A, 6 B) e Russia (9 O, 5 A, 6 B), ma primi per numero di medaglie. Ci sono modi peggiori per avvicinarsi a Tokyo, e ora l’Italia spera di potersi ripetere alle Olimpiadi, magari centrando 7-8 podi dalla vasca…

TUTTE LE MEDAGLIE AZZURRE

ORO (5) – Simona Quadarella 3x (400sl, 800sl e 1500sl), Margherita Panziera (200 dorso), Benedetta Pilato (50 rana).

ARGENTO (9) – Federica Pellegrini (200sl), Gregorio Paltrinieri 2x (800sl e 1500sl), Alessandro Miressi (100sl), Federico Burdisso (200 farfalla), Alberto Razzetti (400mx), Margherita Panziera (100 dorso), Arianna Castiglioni (100 rana), 4x200sl mista. 

BRONZO (13) – 4x100mx mista, 4x100sl mista, 4x100mx maschile, 4x100mx femminile, 4x200sl femminile, 4x200sl maschile, Martina Carraro (100 rana), Martina Caramignoli (1500sl), Domenico Acerenza (1500sl), Gabriele Detti (800sl), 4x100sl maschile, Alberto Razzetti (200mx), Niccolò Martinenghi (50 rana). 

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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