dal nostro inviato a PyeongChang (Corea del Sud) Luca Lovelli
Quest’oggi il nostro inviato alle Olimpiadi invernali ha presenziato alla cerimonia dell’alzabandiera nel Villaggio Olimpico, intervistando tra gli altri Armin Zöggeler: ecco le parole del direttore tecnico della Nazionale italiana di slittino ai nostri microfoni.
Da atleta ha scritto la storia dello slittino, vincendo 6 medaglie olimpiche: 2 ori, 1 argento, 3 bronzi (l’ultimo ai Giochi di Sochi 2014). Le Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018 saranno i suoi primi Giochi da direttore tecnico della squadra azzurra. Il 44enne meranese Armin Zöggeler ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni. Ecco le sue parole al nostro inviato.
Armin Zöggeler, 44 anni, festeggia la medaglia di bronzo ai Giochi di Sochi 2014
IL MOVIMENTO ITALIANO E LE CONDIZIONI DELLA PISTA: IL RACCONTO DI ARMIN ZÖGGELER
Armin, come vede il movimento italiano qui in Corea del Sud?
E’ molto variegato: l’atleta più anziano ha 27 anni, quello più giovane 18. Ai nostri ragazzi manca sicuramente ancora l’esperienza, ma la potranno fare qui. Tutti hanno meritato di essere in Corea. Ora vediamo come andranno le gare.
Le piace questa pista?
Troviamo condizioni veramente molto buone per la squadra italiana e anche per i nostri materiali. Dovremo essere precisi in gara. Ai più giovani manca forse ancora la freddezza per conquistare la vittoria. Io però sono molto fiducioso e orgoglioso di questa squadra. Credo che in futuro si possa creare qualcosa di bello.
Lei è alla prima Olimpiade da direttore tecnico: come si sente?
Mi sembra tutto molto particolare perché vivrò questa manifestazione in un altro ruolo. Non mi dispiace perché ho fatto una bellissima carriera, ho potuto partecipare a sei Olimpiadi arrivando sempre sul podio. Per questo motivo ho concluso bene la mia esperienza da atleta. Adesso si apre un’altra pagina per me. Sto vivendo qualcosa di nuovo.
Che cosa ne pensa della squalifica della Russia per doping di Stato? Questi Giochi saranno più puliti?
Serviva un taglio duro: mi auguro che possa iniziare una nuova era. Purtroppo questa decisione, molto dura, è arrivata con un certo ritardo. Sono passati quattro anni dai Giochi 2014: la lentezza di certe decisioni fa ridere. Non andavano prese 30 giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi, ma decisamente prima.
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