Si è conclusa la Del Monte Coppa Italia 2017/18. La Sir Safety Conad Perugia vince per la prima volta questo trofeo. Riviviamo le emozioni di questa manifestazione.
LA SIR SAFETY PERUGIA NELLA STORIA
Da qualche parte era scritto che sarebbe toccato anche a Perugia. In fondo non poteva sempre finire allo stesso modo, con la Sir Safety bella, meravigliosa, a tratti ammaliante, ma sempre assente ingiustificata nei momenti decisivi. A volte per demeriti propri, talvolta per “colpa” degli avversari. Quattro anni fa, la formazione del capoluogo umbro assaporava la sensazione piacevole dell’approdo in finale, perdendo poi contro la Copra Elior Piacenza. Stesso esito in campionato contro la Lube Macerata di Ivan Zaytsev. Allora, lo Zar condannó la banda di Gino Sirci ed ora, invece, è l’uomo simbolo di questa stagione iniziata trionfalmente con il successo in Supercoppa e proseguito con l’impresa in Coppa Italia. Oltre ad una solida leadership in Regular Season. Prossimo traguardo lo Scudetto? Chi lo sa? Certamente questa picconata fa scricchiolare pesantemente l’impero della Lube Civitanova.
LA FINALISSIMA
Lorenzo Bernardi schiera De Cecco in diagonale con Atanasijevic, Zaytsev e Russell in banda, Anzani e Podrascanin al centro. Libero Colaci. Gianpaolo Medei replica con Christenson al palleggio, Sokolov opposto, Juantorena e Sander laterali, Candellaro e Cester centrali, Grebennikov libero. Il primo set è un assolo dei marchigiani. Parità infranta a quota 6 e gli urlacci di Juantorena trascinano la Lube che decolla, accumulando un vantaggio di 6 lunghezze. Il margine aumenta sensibilmente con il passare degli scambi. Emblematico il pasticcio tra De Cecco ed Anzani che si scontrano e regalano il punto. La Lube difende saldamente ed imperversa. Gli umbri terminano alle corde il primo round, perso 16-25, ma come il miglior Rocky iniziano a carburare. La seconda frazione ha tutta un’altra musica. È un duello punto a punto. Una battaglia senza esclusione di colpi. La Sir crea il gap, lo difende e lo custodisce. La Lube perde compattezza e commette errori pesanti nei momenti decisivi. Si capisce che qualcosa non va nel meccanismo dei marchigiani quando Sokolov sparacchia out il pallone del possibile vantaggio. La banda Zaytsev ringrazia e con gli assalti di Atanasijevic e Russell infligge pesanti fendenti. 25-22, 1-1. Stesso copione del secondo set. Ancora una volta la Sir rompe l’equilibrio ed allunga. La Lube è costretta ad inseguire. L’aggancio riesce ma non basta ad arginare la furia dei ragazzi di Lorenzi. L’ex fuoriclasse interpreta bene la partita ed ha il merito di trovare subito soluzioni calzanti. L’allungo perugino a metà del terzo set vale il 25-20 ed il 2-1. La battaglia aumenta di intensità nella quarta frazione. Perugia sente la vittoria, ma la Lube, con le spalle al muro, gioca con la forza della disperazione. Si difende l’impossibile e si lotta punto su punto. I marchigiani creano il gap, ma De Cecco cancella lo svantaggio a quota 19. La sfida decolla fino ai vantaggi. Il servizio di Russell diventa vincente, poi un pallone di Atanasijevic viene convalidato tra le proteste marchigiane. È festa grande in Umbria.
METAMORFOSI PERUGIA
Un indizio può essere casualità. Due indizi sono una possibile prova. Dopo la Supercoppa, ecco la vittoria in Coppa Italia. La Sir Safety Conad Perugia è effettivamente una grande d’Italia. La metamorfosi da piccola formazione a top team è stata lunga ed ha richiesto un processo lungo. Tuttavia, dopo un periodo di ambientamento tra le grandi. Le sconfitte e le delusioni non sono mancate, ma la passione della società ha permesso di crescere sempre, anno dopo anno. Ora è giunto il momento di raccogliere i risultati. Manca solo un ultimo passo… Uno scalino tricolore.
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