In archivio gara 1 della finale scudetto di pallavolo maschile. Protagoniste la Lube Civitanova e la Diatec Trentino. Vediamo come è andata.

La Lube Civitanova festeggia in campo (fonte Outdoorblog)

IL FILM DELLA GARA

Senza storia. La prima sfida della finale per lo scudetto tra Lube Civitanova e Diatec Trento è un monologo dei marchigiani. Troppa differenza tra la formazione di Blengini e quella di Lorenzetti. I padroni di casa, guidati dal Commissario Tecnico italiano, sono apparsi fin dai primi scambi nettamente superiori in ogni fondamentale. L’unico neo nella prestazione monstre dei vincitori della Coppa Italia è la scarsa continuità al servizio. Per il resto, tra difesa ed attacco, il primato degli uomini in nero non è mai stato messo in discussione. Il 3-0 ed il parziali (25-18, 25-20, 25-17) la dicono lunga. Ora, si va al Pala Trento. E Lorenzetti spera in un cambio di rotta drastico.

TOP

In casa Lube brilla Davide Candellaro. Il centrale classe 1989 alla sua prima finale scudetto si dimostra straordinariamente lucido. Non sbaglia alcuna scelta. A muro è perfetto, al servizio ficcante e preciso. Addirittura fa ordine in mezzo al campo in occasione di situazioni piuttosto complesse. Insomma, non poteva esserci miglior inizio. Ottima anche la prova di Jiri Kovar. Lo schiacciatore, che due settimane fa aveva compiuto 28 anni, si è rivelato l’arma in più a disposizione di Blengini. In attacco è stato un martello difficilmente ostacolabile. Bene anche a muro ed in ricezione. Conferma la sua regola: quando sta bene, la Lube va veramente forte. In casa Trento, non ha deluso Simone Giannelli. Il palleggiatore classe 1996 non si è espresso sui migliori livelli, ma la ricezione ballerina dei suoi compagni lo ha costretto spesso a giocare palloni difficili. Da rivedere alla prossima occasione.

FLOP

Tra i giocatori della Lube è complicato trovare una nota stonata. Probabilmente, ci si aspettava di più da Osmany Juantorena al servizio. L’azzurro si è fatto notare solamente per un ace, ma gli errori sono stati molteplici. Comunque, la sua prestazione non è stata insufficiente complessivamente. In casa Trento, delude Filippo Lanza. In ricezione fatica moltissimo ed in attacco non trova le solite linee. Giornata negativa rispetto ai suoi soliti standard. Ci si aspetta di più nel ritorno al Pala Trento.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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