La notizia della positività al clenbuterolo di Miriam Sylla scuote il movimento della pallavolo. La schiacciatrice avrebbe fallito il test nella finale di World Grand Prix. Ma la FIPAV parla di contaminazione alimentare.
Miriam Sylla (fonte Youtube)
SHOCK SYLLA
Un caso doping lascia di sasso il mondo della pallavolo. Miriam Sylla, schiacciatrice della Foppapedretti Bergamo è risultata positiva ad un controllo antidoping. La sostanza incriminata è il clenbuterolo. L’azzurra classe 1995 ha fallito la negatività al test dopo la finale contro il Brasile nella World Grand Prix, terminata con la vittoria delle verdeoro al tie break. Ora sono attese le controanalisi e l’eventuale processo.
FIPAV: “CONTAMINAZIONE ALIMENTARE”
A fianco della ragazza si schiera la FIPAV. Il presidente Bruno Cattaneo ha spiegato all’Ansa le ragioni del sostegno della Federazione nei confronti della giovane tesserata: <<Riteniamo possa trattarsi di un caso di contaminazione alimentare e proprio per questo siamo in attesa di vedere le percentuali di sostanza riscontrate con l’esame. Comunque, Sylla non fu utilizzata in quella finale persa con il Brasile a Nanchino per scelta tecnica>>.
CLENBUTEROLO: EFFETTI E PRECEDENTI
Il clenbuterolo è un farmaco broncodilatatore che appartiene alla categoria dei medicinali simpatomimetici, con lo scopo di curare particolari condizioni come asma, ipertensione, shock anafilattico, emicrania e aritmie. In ambito sportivo, questa sostanza permette di perdere peso, stimolando il recettore beta 2 e l’attività metabolica. Non è la prima volta in cui ad un atleta viene riscontrata la positività al clenbuterolo. Accadde al ciclista spagnolo Alberto Contador nel 2010, dopo aver conquistato il Tour de France. Si difese sostenendo a sua volta la tesi della contaminazione alimentare a causa di una bistecca proveniente da un bovino che conteneva nel proprio corpo la sostanza incriminata. Anche a causa della presenza di tracce di una presunta autotrasfusione ed in seguito all’accertamento della mancata presenza di clenbuterolo nella carne spagnola, il campione madrileno venne squalificato dall’UCI. L’assoluzione da parte della Federazione ciclista spagnola permise a Contador di tornare a correre, prima del verdetto del TAS, con conferma dello stop di 2 anni, con effetto retroattivo e conseguente addio a Tour 2010 e Giro 2011.
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