Due su due. L’Italia di Davide Mazzanti non poteva cominciare in migliore dei modi questa competizione: prima battendo la Polonia la tie-break; poi la Thailandia con un tranquillo tre a zero.
FONTE: gazzetta.it
ITALIA-THAILANDIA 3-0 (25-13, 25-17, 26-24)
VNL, Italia-Thailandia: un’ Italia briosa, nonostante sia fresca e giovane, che gioca le giuste carte per ben due match consecutivi. Le italiane dimostrano che le scelte del CT Davide Mazzanti per le convocazioni valgono l’assenza delle veterane protagoniste alla finale di Champions League di Berlino. Importantissimo l’apporto di Malinov e Bosetti, completato dalle buone performance delle più giovani Pietrini e Fahr; di Parrocchiale che sostituisce De Gennaro, ma in maniera particolare di Sorokaite che scalda il posto Egonu mentre quest’ultima pensa all’ Europeo e alla fase preolimpica. La sfida però non può essere definita conclusa: oggi alle 17.30 la nostra nazionale sfiderà come da programma la Germania.
LA PARTITA
Tutto a nostro favore il primo set: le azzurre hanno condotto in maniera costante l’andamento del gioco, evitando alla Thailandia qualsiasi possibilità di tornare a gareggiare in maniera competitiva (9-5). Elena Pietrini, Lucia Bosetti e Indre Sorokaite sono state le protagoniste del divario che si è andato velocemente a creare (18-9) e della corposa percentuale in attacco (addirittura 67%) che ha portato in men che non si dica alla fine del primo set (25-13).
Il secondo set? L’esatto copia-incolla della manche precedente. Bosetti e compagne non hanno dato nulla per scontato e ciò ha concesso di spingere ulteriormente sull’acceleratore; senza contare che in questa frazione hanno fatto la differenza i punti dalla linea di fondo campo con Sarah Fahr. Malinov ha bilanciato in maniera impeccabile il gioco delle sue attaccanti permettendo di mantenere un solido e invalicabile gap con le asiatiche. Un modo semplice per chiudere in poco tempo sul 25-17.
La competizione è partita solo all’inizio del terzo set dove la Thailandia è risultata più accanita (10-8). La poca convinzione della nostra nazionale, soprattutto in difesa, ha permesso alle sue avversarie di raggiungerla e agganciarla. Per lunghi tratti si è avuta come l’impressione che la Thailandia avesse rialzato la testa; tuttavia l’Italia ottiene la parità (23-23) e dopo un match-point buttato conclude subito dopo al 26-24.
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