Sono trascorsi 9 anni dallo storico tricolore del Piacenza Volley al Pala Trento. Purtroppo, i tifosi della formazione emiliana non possono festeggiare la ricorrenza, tormentati dall’incubo di vedere la propria squadra sparire dai palcoscenici della Superlega.

17 MAGGIO 2009: IL PALA TRENTO AI PIEDI DI ZLATANOV

Fischi a ripetizione. Il Pala Trento, improvvisamente, ha paura. Intravede da vicino lo spettro della grande beffa. D’un tratto, il secondo tricolore consecutivo inizia a sfumare. Già si era intuito che qualcosa stava andando diversamente dal solito quando i ragazzi della Copra Nordmeccanica Piacenza avevano recuperato lo svantaggio di due set. Uno shock clamoroso, specialmente se in campo a rappresentare i propri colori ci sono baluardi come Matej Kazinski. Eppure la banda Lorenzetti aveva rimontato senza paura, sovvertendo ogni pronostico, ogni logica. Neppure il tie break si era rivelato fedele dell’Itas Diatec Trentino. All’allungo dei gialloblù sul 12-10, i biancorossi avevano prontamente risposto, trovando un’immediata parità. L’uomo del destino è lì, dai nove metri, pronto a servire dopo aver capovolto l’esito del quinto set con un muro ed un ace. Hristo Zlatanov non si fa condizionare dagli ululati provenienti dalle tribune. La bolgia del Pala Trento non gli fa tremare il braccio. Il servizio dell’azzurro è forte, veloce, ingestibile. Rimbalza in maniera sbilenca sulle braccia del ricettore avversario, diventa incontrollabile per il palleggiatore Grbic, al punto da toccare la rete per recuperare la sfera. È un attimo. Tutti gli occhi sono rivolti all’arbitro per capire quali saranno le conseguenze. Il braccio del direttore di gara indica il campo emiliano. La piccola Copra scrive la propria storia e quella della pallavolo italiana. Un miracolo incredibile, rimasto tutt’ora impresso nella memoria dei tifosi.

PASSATO GLORIOSO E FUTURO INCERTO

Da quel pomeriggio del 17 maggio 2009 sembra trascorsa un’eternità. Sarà per via del mancato bis tricolore negli anni successivi. Una lacuna importante, parzialmente colmata con la conquista di altri importanti trofei con il corso di Luca Monti. Sarà anche a causa dei continui cambi societari per trovare una stabilità che talvolta è risultata drammaticamente carente. Stride fortemente ripensare alla festa in Piazza Cavalli con il trofeo dei campioni d’Italia in un momento come questo, in cui le certezze sul futuro biancorosso sono veramente poche, per non dire quasi nulle. Gli interrogativi sono tanti e non si trovano risposte adeguate, dando l’impressione di tornare indietro nel tempo, alle estati 2014 e 2015, quando le crisi societarie parevano irreversibili e l’iscrizione al campionato una chimera. Ovviamente c’è la speranza di poter ripetere il lieto fine. Resta incredibile come, nonostante una piazza blasonata, la pallavolo piacentina fatichi a trovare un nuovo corso per ripartire. È un destino che ricorda da vicino altri club, tra gli ultimi Cuneo, Montichiari e Treviso. Tutte società prestigiose, capaci di vincere e lasciare un segno importante nel volley italiano. Forse, un aiuto concreto potrebbe arrivare dal movimento nazionale, troppe volte impotente di fronte a scomparse illustri. Salvaguardare un patrimonio come Piacenza sarebbe già un ottimo segnale.

LO SFOGO DEI LUPI BIANCOROSSI

Nel frattempo, i tifosi emiliani sono già in fermento. Attraverso un comunicato, i Lupi Biancorossi, i supporters più calorosi del Pala Banca, hanno espresso il loro punto di vista, con una proposta interessante: «Abbiamo pensato di fare sedere intorno allo stesso tavolo tutti coloro che, a titoli diversi, stanno provando a fare qualcosa perché quindici anni di storia non finiscano qua, perché possa continuare un percorso che ha saputo regalare a Piacenza enormi gioie». L’occasione per questo atteso confronto è datata lunedì 21 maggio al Cinema President. Invitata caldamente dagli stessi sostenitori è il Sindaco Patrizia Barbieri, finita nel mirino delle critiche: «Ormai è passato più di un mese dalla nostra lettera appello rivolta non più e non solo alla città intera ma personalmente al sindaco Patrizia Barbieri. Sindaco che continua a mancare di rispetto al pubblico ed ai tifosi della realtà sportiva più importante della città a livello di categoria disputata, che continua a non rispondere facendosi beffe anche delle più banali e basilari regole di buona educazione». Ed ancora: «Sindaco Barbieri, assessori Polledri e Garetti, lunedì 21 all’incontro al cinema President vi vedremo in prima fila, provando a mettere una tardiva pezza, o non perderete un’altra occasione per ribadire il vostro interesse pari a zero per la vicenda? Quello che ci è chiaro è che se dovesse finire la storia del volley maschile a Piacenza, se la squadra dovesse chiudere, l’intera città, tra tanti responsabili, vedrà in prima fila anche il suo nome, avv. Barbieri». Clima cupo in quel di Piacenza, anche nove anni dopo l’ace scudettato di Hristo Zlatanov.

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Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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