La Diatec Trentino è uscita con le ossa rotte dal 2017/18: nessuna finale raggiunta e la sensazione continua di non essere alla pari delle prime tre della classe, Perugia, Civitanova e Modena. Ma la squadra allestita dal Presidente Diego Mosna può tornare presto a gioire.

Diego Mosna (Foto GALBIATI / BPE FOTO iVolley Magazine)

Tra le Dolomiti riecheggia chiaramente una parola: rivincita. Non può essere diversamente per la Diatec Trentino. L’ultima stagione è stata deludente come poche altre nella recente storia della formazione dolomitica: nessun trofeo in bacheca, nessuna finale disputata e tante amarezze. Un’annata fallimentare, peggiore anche rispetto al 2016/17, quando la squadra trentina si spinse fino all’ultimo atto di campionato, Coppa Italia e Coppa CEV uscendone sempre sconfitta. La delusione per i risultati si somma anche alla mancata competitività nell’arco dell’intera stagione nei confronti delle prime della classe, vale a dire Perugia, Civitanova e Modena. Il Presidente Diego Mosna si è prodigato nel ricostruire una Trento di altissimo livello. Ed il roster creato è di tutto rispetto: confermata la diagonale Giannelli-Vettori, con l’opzione Nelli nelle vesti di riserva di lusso dell’opposto, sono arrivati due centrali di primissimo livello come Davide Candellaro e Srecko Lisinac. Ma i colpi più altisonanti provengono da Perugia e Civitanova. La banda viene rinforzata con l’arrivo di Aaron Russell, schiacciatore statunitense completo in tutti i fondamentali, dalla ricezione all’attacco, dal muro al servizio. Un grande innesto da affiancare a Uros Kovacevic. E poi la seconda linea non sembra più troppo vulnerabile con Jenià Grebennikov, il miglior libero al mondo. Sulla carta, una squadra equilibrata e costruita sulla filosofia del proprio coach Angelo Lorenzetti.

SALTO DI QUALITÀ

Teoricamente, nessuno può contare sulla qualità in fase difensiva di Trento. Difficile sfondare un bunker costruito sui centimetri dei centrali ed imperniato su una seconda linea solida. Dunque, le sbandate dell’anno scorso dovrebbero essere un lontano ricordo. Il vero rebus riguarda la fase offensiva: Vettori tornerà a graffiare? La Diatec ritroverà l’attacco inarrestabile alla base dei suoi successi? Si tratta di un punti non secondario, dato che nell’ultima stagione la crisi offensiva ha rappresentato un problema molto serio. Lorenzetti ha da sempre fatto della solidità difensiva un suo mantra, ma deve urgentemente costruire una macchina da guerra capace di pungere e sfruttare con cinismo le occasioni offerte dagli avversari. Se Trento ovvierà a questa momentanea lacuna, ci sarà una protagonista in più nella Superlega.

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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