Il volley maschile si ferma per la Coppa Italia 2017. Analizziamo la prima delle due semifinali, che si giocheranno a Bologna sabato pomeriggio. 

Volley, Coppa Italia 2017: Lube contro Piacenza

Un’attacco di Alletti in una sfida di campionato tra Lpr-Lube (fonte libertà.it)

L’AVVICINAMENTO ALLA COPPA ITALIA

Ormai ci siamo. L’attesa per le Final Four della Del Monte Coppa Italia sta per concludersi. Domenica sapremo chi solleverà il secondo trofeo della stagione del volley maschile, dopo la Supercoppa, vinta da Modena ai danni di Perugia. A partire da sabato pomeriggio, al Paladozza di Bologna andranno in scena le semifinali che vedranno contrapposte la Cucine Lube Civitanova e la LPR Piacenza da una parte e la Diatec Trentino e l’Azimut Modena dall’altra. Partiamo analizzando la prima di queste due sfide affascinanti. Sulla carta, dovrebbe essere la gara dall’esito meno incerto, guardando agli ultimi scontri diretti. I precedenti dicono Lube, anche se il ricordo della rimonta storica dei piacentini in Champions League nel 2014 fa ancora malissimo.

IL PUNTO IN CASA LUBE

Comunque i pronostici vedono nettamente favorito il sestetto del tecnico Gianlorenzo Blengini. Il roster dei marchigiani è un brillante mix di giovani rampanti e grandi campioni internazionali. Ci sono la qualità di Christenson al palleggio, la potenza devastante dell’opposto Sokolov, la duttilità di Kaliberda e l’esperienza di Stankovic. C’è anche tanta Italia in questa Lube. Oltre alla particolarità di avere l’allenatore che è anche il commissario tecnico della nazionale azzurra, ci sono tanti talenti del Belpaese. Non è da tutti poter contare su due riserve di lusso come Antonio Corvetta e Alberto Casadei, oltre che su un giovane di belle speranze come Luigi Randazzo. Esperienza e spregiudicatezza, pronte a subentrare quando c’è bisogno. Non è da tutti disporre di un libero come Nicola Pesaresi, rapido e scattante su ogni pallone. La Lube spera anche di ritrovare il miglior Jiri Kovar, talentuoso schiacciatore dalla classe cristallina, ma troppo spesso frenato dagli infortuni.

TUTTO SU OSMANY JUANTORENA

Ma la vera stella della formazione marchigiana è sempre lui, Osmany Juantorena. L’italo-cubano è alla sua seconda stagione con la maglia della Lube. Il 2016 non è stato certamente un anno ricco di soddisfazioni: nonostante l’organico di primo piano ed il contributo dell’hombre, la squadra di Civitanova non ha centrato nessuna finale tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Le uniche soddisfazioni parziali sono state il primo posto nella Regular Season e la medaglia d’argento a Rio 2016. Ma ora Juantorena vuole di più. Per un campionissimo come lui, un anno senza trofei lascia retrogusti e sapori quasi sconosciuti. La prima occasione per sbloccarsi si presenta in questo week end a Bologna. Regalare alla Lube la quinta Coppa Italia della sua storia ed a sé stesso il primo titolo con la sua nuova maglia sarebbe indubbiamente un bel modo per ribadire di essere ancora il numero 1 del volley made in Italy.

IL PUNTO IN CASA PIACENZA

Dall’altra parte della rete c’è una storia incredibile. Una favola che è iniziata dall’estate 2015. Il Copra Piacenza sembrava ormai destinato a chiudere, a causa dell’addio dello storico Presidente Guido Molinaroli. All’ultimo momento utile, i biancorossi sono riusciti ad iscriversi al campionato, grazie alle partnership di altri imprenditori locali e nazionali. La nuova società ha allestito un roster tecnicamente modesto, ma i buoni risultati si sono comunque intravisti nel finale di stagione. Quest’anno, la squadra è stata decisamente rinforzata, con gli arrivi della diagonale cubana composta da Hirrezuelo ed Hernandez, dell’indimenticato Marshall, del centrale Yosifov e del giovane talento francese Clevenot. E, con questi innesti, la neonata LPR Piacenza è stata sicuramente la vera rivelazione della prima parte della stagione. Quinta classificata al termine del girone d’andata, ha superato in rimonta agli ottavi la Sir Conad Perugia di Zaytsev, qualificandosi a sorpresa per la fase finale. Ed i Lupi non hanno intenzione di fermarsi.

PARODI ED I “VECCHIETTI TERRIBILI”

Ma, se la formazione emiliana è tornata a regalare soddisfazioni ai suoi tifosi, è anche per merito di una forte componente italiana. Scalpita il centrale Aimone Alletti, uno dei punti di forza del team. Inoltre, i biancorossi hanno puntato fortemente sul rilancio di Simone Parodi, finito in ombra alla Lube ed ora tornato determinante. Lo ha voluto fortemente il tecnico Alberto Giuliani, giunto alla sua seconda stagione sulla panchina piacentina. L’allenatore ha chiesto di avere in rosa lo schiacciatore ligure perché conosce la sua duttilità, il suo saper interpretare bene la fase di ricezione e difesa (al punto da impiegarlo anche come libero), sia quella più offensiva. E poi, insieme, i due hanno vinto scudetti e Coppe Italia, con le maglie di Cuneo e Macerata. Per fare lo sgambetto alla loro ex formazione, servirà l’apporto di altri azzurri particolarmente esperti. Ci sarà il solito Hristo Zlatanov, schiacciatore simbolo della squadra emiliana. Ci sarà l’uomo dei muri, Luca Tencati. Ci sarà il libero Loris Manià. E ci sarà anche l’eterno Samuele Papi. A quasi 44 anni, ‘O Fenomeno tenterà l’assalto alla settima Coppa Italia della sua straordinaria carriera. A proposito, sapete dove vinse la sesta ed ultima? Proprio a Bologna, sempre con la maglia di Piacenza, nel 2014. Corsi e ricorsi storici?

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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