Articolo di Greta Conte
Volley, mondiali maschili 2018: ieri la presentazione a Roma, città che ospiterà la prima gara degli azzurri. La rassegna iridata, organizzata da Italia e Bulgaria, farà tappa poi a Bari, Firenze, Bologna, Milano e Torino, con le finali nel capoluogo piemontese.
Foto: Corriere della Sera
VOLLEY, MONDIALI 2018: A ROMA IL VIA UFFICIALE
I maggiori personaggi del mondo della pallavolo, in particolare quella maschile, hanno presenziato all’evento di ieri pomeriggio per presentare in maniera articolata e precisa le modalità di svolgimento della competizione che occuperà la capitale italiana a partire da settembre dell’anno prossimo.
Alla conferenza di presentazione dei Mondiali, oltre al CT Gianlorenzo Blengini, hanno partecipato il presidente della FIPAV Bruno Cattaneo, Giovanni Malagò (Presidente Coni), il presidente del Comitato organizzatore Carlo Salvatori e il Ministro dello Sport Luca Lotti.
Presenti anche Dancho Lazaro in veste di rappresentante della Bulgaria (altro paese ospitante insieme all’Italia) e Aleksandar Boricic, esponente delle istituzioni di pallavolo internazionale.
MONDIALI MASCHILI PALLAVOLO: LA FINALE A TORINO
Lo scopo principale dell’incontro è stato di provvedere a definire i dettagli fondamentali della competizione che, non sembra ma, risulta già imminente. Sono stati stabilite, infatti, le sedi di gara: a Torino si svolgerà la finale. Le altre città coinvolte sono Bari, Firenze, Bologna, Milano e naturalmente Roma. Inoltre, sono stati discusse la durata della competizione e la sua formula di organizzazione.
Ci si aspetta che l’impegno e la determinazione investiti nella preparazione trovino riscontro in una squadra azzurra pronta a dare finalmente una svolta, cambiando le sorti negative che hanno caratterizzato gli ultimi due mondiali. Per questo motivo è domanda più che ovvia se sia d’obbligo un ritorno alla vecchia guardia ripristinando nella formazione giocatori come Osmany Juantorena e Ivan Zaytsev che sicuramente faranno la differenza in una competizione giocata a questi livelli. Tuttavia, la decisione spetterà allo staff tecnico e ai dirigenti, nella speranza che il famigerato shoes gate venga accantonato per il bene della nostra nazionale, di Zaytsev stesso e di tutto il movimento.
Per Juantorena sembrano invece esserci pochi dubbi sul suo rientro in azzurro dopo un 2017 sabbatico.
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