Partirà domani la competizione mondiale in Irlanda, che vedrà competere le migliori nazionali femminili per il Women’s Rugby World Cup 2017. Ci sarà anche la nazionale italiana di rugby femminile. Quali saranno le speranze azzurre?
La nazionale femminile di Rugby italiana si prepara all’edizione 2017 della WRWC (Fonte FB @Federugby)
SENZA IL SUDAFRICA, MA OCCHIO AGLI OUTSIDER
Prenderà il via domani l’edizione 2017 della Women’s Rugby World Cup 2017, nella splendida cornice dell’Irlanda. 12 squadre provenienti da tutto il globo cercheranno di portare a casa il massimo titolo mondiale per il rugby femminile.
Competizione che vedrà le padrone di casa come grandi outsider alla vittoria, appena dietro le corazzate Nuova Zelanda, Inghilterra e Australia, nonostante il girone C si mostri tutt’altro che semplice, complice la presenza della Francia. Gallette che cercheranno di migliorare il terzo posto dell’ultima edizione, cercando lo sgambetto alle Black Ferns e alle inglesi, campionesse in carica. Girone A che vede la squadra materasso Honk Hong che guarderà contendersi il primato tra le neozelandesi e il Canada, secondo nella scorsa edizione.
Girone A: Canada, Honk Hong, Nuova Zelanda e Galles
Girone B: Spagna, Italia, Usa e Inghilterra
Girone C: Australia, Francia, Irlanda e Giappone
Dopo i 3 gironi, si apriranno 3 mini tornei ad eliminazione diretta per decretare il posizionamento finale delle 12 selezioni nazionali: uno sarà relativo alla prima posizione, che vedrà lottarsi il titolo le prime 3 classificate più la seconda miglior classificata; un secondo invece per il quinto posto, che vedrà le altre 2 seconde e le due migliori terze; il terzo ed ultimo, vedrà le quarte classificate più la peggior terza lottarsi il nono posto. Conquistare almeno il sesto posto garantisce la qualificazione automatica al prossimo Women’s Rugby World Cup del 2021.
LE 28 AZZURRE: GIRONE TOSTO, QUALI SONO LE REALI SPERANZE?
Una competizione che vede le azzurre senza alcuna speranza per la vittoria finale, vista la distanza netta che le interpone con le nazionali citate in precedenza, decisamente superiori nel gioco complessivo e nel talento individuale. Nonostante questo, l’Italdonne non dovrà darsi per vinta e cercare il colpaccio in un Girone B che potrebbe riservare sorprese. Se da un lato l’Inghilterra è assolutamente un gradino sopra e difficilmente concluderà il girone sotto la prima posizione, la Spagna e gli Stati Uniti non sono così distanti dalle italiane: mentre le statunitensi sono le favorite per il secondo posto nel raggruppamento B (dopo il sesto posto del 2014), le spagnole hanno ben figurato agli ultimi Europei vincendo la competizione, prima di battere la Scozia nel match di qualificazione alla Women’s Rugby World Cup 2017.
Una rosa giovane con tante esordienti in questo tipo di competizione, ma che sa dare filo da torcere: i Women’s Six Nations del 2015 e del 2016 hanno decretato che il movimento femminile è sulla buona strada, riuscendo a conquistare un terzo e un quarto posto (al contrario dei due “cucchiai di legno” degli uomini) davanti a Scozia e Galles, nonostante l’edizione del 2017 si sia rivelata un brusco stop, quando l’Italdonne ha rispettato i canoni dell’Italrugby chiudendo ultima.
Questo l’elenco delle rugbyste convocate per la Women’s Rugby World Cup 2017:
- Piloni
- Elisa CUCCHIELLA (Rugby Belve Neroverdi, 62 caps)
- Marta FERRARI (Stade Rennais, 18 caps)
- Lucia GAI (Stade Rennais, 47 caps)
- Gaia GIACOMOLI (Rugby Colorno F.C., 6 caps)
- Tallonatori
- Melissa BETTONI (Stade Rennais, 35 caps)
- Lucia CAMMARANO (Asd Rugby Monza 1949, 16 caps)
- Seconde linee
- Valeria FEDRIGHI (Verona Rugby, 2 caps)
- Valentina RUZZA (Valsugana Rugby Padova 14 caps)
- Flavia SEVERIN (Benetton Treviso, 49 caps)
- Sara TOUNESI (Rugby Colorno – esordiente)
- Alice TREVISAN (Rugby Riviera 1975, 39 caps)
- Flanker/n°8
- Ilaria ARRIGHETTI (Stade Rennais, 25 caps)
- Michela ESTE (Benetton Treviso, 53 caps)
- Silvia GAUDINO (Rugby Monza 1949, 67 caps)
- Elisa GIORDANO (Valsugana Rugby Padova, 21 caps)
- Isabella LOCATELLI (Rugby Monza 1949, 11 caps)
- Mediani di mischia
- Sara BARATTIN (Villorba Rugby, 71 caps)
- Mediani d’apertura
- Beatrice RIGONI (Valsugana Rugby Padova, 16 caps)
- Veronica SCHIAVON (Yokohama TKM, 78 caps)
- Centri/Ali/Estremi
- Elisa BONALDO (Rugby Colorno, 2 caps)
- Maria Grazia CIOFFI (Rugby Colorno, 46 caps )
- Manuela FURLAN (Harlequins, 55 caps)
- Veronica MADIA (Rugby Colorno, 3 caps)
- Maria MAGATTI (Rugby Monza 1949, 19 caps)
- Aura MUZZO (Pordenone Rugby – esordiente)
- Michela SILLARI (Harlequins, 34 caps)
- Sofia STEFAN (Stade Rennais, 27 caps)
- Paola ZANGIROLAMI (Valsugana Rugby Padova, 72 caps)
Manca in questa lista il mediano di mischia Claudia Salvadego, che purtroppo ha subito la rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro che la costringe a saltare la massima competizione iridata, dopo che aveva esordito in maglia azzurra nello scorso Sei Nazioni. La giocatrice del Valsugana Rugby è stata sostituita con Elisa Bonaldo, trequarti del Rugby Colorno anch’esse debuttante in nazionale in quella stessa competizione.
Alla luce di quanto detto, le Azzurre hanno quantomeno il compito di non chiudere ultime e cercare di battere la Spagna, la più abbordabile avversaria nel girone, mentre il sogno rimane quello di ambire ad un playoff per il quinto posto se i risultati degli altri due gironi (con la differenti punti segnati/subiti) dovessero dare una mano alle ragazze guidate da coach Di Giandomenico.
Dunque appuntamento al 9 agosto, quando l’Italia affronterà gli Stati Uniti nel rispettivo match d’esordio alla Women’s Rugby World Cup 2017. Di seguito, le altre partite del Pool B dell’ItalDonne:
- 9 agosto, Italia – USA (calcio d’inizio ore 17.30 italiane);
- 13 agosto, Inghilterra – Italia (calcio d’inizio ore 15.30 italiane);
- 17 agosto, Italia – Spagna (calcio d’inizio ore 15.45 italiane).
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