Fioretto femminile. Botta e risposta, sulla strada per le Olimpiadi di Tokyo 2020, tra due delle stelle FederScherma, Elisa Di Francisca e Arianna Errigo.

Arianna Errigo concentrata sulle pedane di Tbilisi, dove ha conquistato un oro individuale e uno squadre
Arianna Errigo in pedana agli Europei di Tbilisi 2017, dove conquistò due medaglie d’oro (fonte: pagina Facebook ufficiale della Federscherma)

Fioretto femminile: botta e risposta tra Elisa Di Francisca e Arianna Errigo 

Manca ancora qualche mese alle Olimpiadi di Tokyo 2020, in calendario dal 24 luglio al 9 agosto. Molta l’attesa, innumerevoli le speranze e già qualche certezza. In primis, la qualificazione ai Giochi Olimpici del fioretto femminile azzurro, conquistata la scorsa settimana nella tappa di Katowice

Tuttavia, proprio la scorsa settimana, in un’intervista, nella quale ha anche espresso la volontà d’essere la portabandiera dell’Italia, Elisa Di Francisca s’è definita «abbastanza incazzata». Per la campionessa italiana, infatti, «il pass non è stato una sorpresa per noi. Il problema è che non vinciamo, non vanno bene le cose, non ci amalgamiamo, non riusciamo a tirare bene quando magari la compagna prima è andata male. Secondo me è un problema di inno» ha spiegato la jesina. «Noi prima di gareggiare cantavamo e ballavamo [nel saluto che le squadre, prima di affrontarsi in pedana, si rivolgono, ndr]. Sembra una cosa stupida, ma faceva gruppo. Ora invece ognuna si fa gli affari propri. Era una mia idea questa dell’inno, ma adesso non collaborano. Non mi farà risultare simpatica questa uscita? Chi se ne frega, tanto mi è rimasto poco» ha concluso l’oro individuale (in finale proprio contro Errigo) e di squadra a Londra 2012.

Il saluto del Dream team del fioretto femminile prima di scendere in pedana (fonte: pagina Facebook ufficiale FederScherma)

In giornata è arrivata, attraverso i propri canali social, Facebook e Instagram, la risposta della compagna di Nazionale, nonché di quartetto, Arianna Errigo.

«Purtroppo mi trovo a rispondere pubblicamente ad un articolo che avrei preferito non leggere» ha scritto la campionessa italiana. «Non voglio soffermarmi troppo sulle cose dette da Elisa [Di Francisca, ndr] perché ognuno ha le sue idee, per quanto strampalate mi possano sembrare. Quello che mi sento di dire è che probabilmente se il mio obiettivo fosse veramente quello di compattare la squadra proverei a rivolgere parola alle mie compagne invece di andarle ad incolpare sui giornali. Quindi se posso darle un consiglio, è di rivedere il proprio modo di comportarsi nei confronti delle compagne di squadra e più in generale di Nazionale. Inoltre se fossi in lei mi concentrerei sul lavoro anziché disperdere energie in polemiche inutili, soprattutto adesso, che ha un compito molto importante, che è quello di fare l’ultimo assalto della gara a squadre, cosa che non le sta riuscendo nel migliore dei modi. Mi auguro inoltre» ha concluso Errigo, «che chi è preposto a dirigere la Nazionale si prodighi al fine di evitare il ripetersi di questi spiacevoli episodi». 

Il post Facebook di Arianna Errigo (fonte: pagina Facebook ufficiale di Arianna Errigo)

Una road to Tokyo non tra le più tranquille, dunque, in casa FederScherma. Dove a quelle in pedana, numerose, e spesso vincenti, si sono aggiunte anche le stoccate lontano dalla stessa.

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Niki Figus
Giornalista pubblicista. Naufrago del mare che sta tra il dire e il fare. Un libro, punk-rock, wrestling, carta e penna.

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