Prestazione di livello per Maicol Rastelli e Caterina Ganz, 23esimi sulla pista di Val di Fiemme nel Tour de Ski 2022 di sci di fondo.

Caterina Ganz

Caterina Ganz (FONTE: https://www.fisi.org/)

GANZ RITROVA I 30

Caterina Ganz, dopo essere lungamente rimasta tra le prime 20 posizioni, si è dovuta accontentare del 23° posto sulla pista di casa della Val di Fiemme, tappa valida per il Tour de Ski 2022. La 26enne azzurra ha confermato il suo percorso di crescita in questa tournèe, dove occupa momentaneamente la 20^ posizione.

Ha chiuso a punti anche Anna Comarella, 25^, il suo miglior piazzamento in stagione. Out dalle prime 30, invece, tutte le altre sciatrici azzurre in gara: 32° posto per Martina Di Centa38^ posizione per Lucia Scardoni mentre Cristina Pittin si è piazzata 44^.

La 10km in tecnica classica è stata vinta dalla russa Natalia Nepryaeva, con un tempo di 29’51″3. Il successo della russa è avvenuto in completa scioltezza, soprattutto grazie alla grande prova fornita sulla salita finale di gara, dove Nepryaeva ha lasciato il vuoto dietro di sè.

Il cambio di ritmo ha portato la norvegese Heidi Weng a chiudere in 2^ posizione. Il podio è stato completato dalla finlandese Krista Paramkoski che ha concluso con un ritardo di 4″8.

NEL DOMINIO DI KLAEBO, RASTELLI CHIUDE 23°

Altra 23^ posizione centrata dal team azzurro impegnato sulle piste di Val di Fiemme. Ci ha pensato Maicol Rastelli a raggiungere tale piazzamento nella mass start 15km in tecnica classica.

Il migliore della compagine italiana è stato seguito da Federico Pellegrino, anch’egli a punti nella gara di quest’oggi, grazie ad un 27° posto che ha lasciato, però, l’amaro in bocca: il 31enne poliziotto è stato a lungo a ridosso delle prime 10 posizioni, prima di cedere il passo nella seconda metà di gara.

Tra gli altri azzurri in gara, 34^ posizione per Giandomenico Salvadori37° posto per uno sfortunato Francesco De Fabiani, coinvolto in una caduta al 2° km che gli ha causato, tra l’altro, anche la rottura della coda di uno sci. Oltre la 40^ posizione, invece, sia Paolo Ventura (43°) che Martin Coradazzi (46°) e Davide Graz (57°).

La gara è stata vinta da un impressionante Johannes Klaebo, al successo n° 46 della sua carriera, risultato che l’ha laureato il fondista più vincente di sempre nel massimo circuito. Un primato storico che resiste da ben 23 anni e che ora il norvegese condivide con il connazionale Bjorn Daehlie.

Appena dietro lo straordinario Klaebo, si è piazzato il finlandese Iivo Niskanen, 2° a 20″8 dal norvegese. La 3^ posizione è andata appannaggio del russo Alexey Chervotkin, a 23″7 di ritardo dal vincitore odierno.

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Anna Comarella“Sono ancora un po’ in difficolta a trovare la condizione giusta. Mi dispiace perché è capitato nell’anno più importante, ma ogni stagione è diversa. Purtroppo non si possono fare magie, ma ci sto mettendo il cuore per fare le migliori gare possibili. Son contenta che sia andata bene oggi”.

Caterina Ganz“Tostissima. E’ la mia pista preferita ma durissima davvero. Bello ed emozionante correre qui con il pubblico, perché hai tutta la gente di casa mentre di solito in giro per il mondo non troviamo volti conosciuti. E’ sicuramente particolare, quando gareggio sono concentrata sul mio anche se attorno a me ho sentito un’atmosfera diversa”.

Maicol Rastelli“E’ tutta la stagione che sto bene, anche nelle scorse gare del tour mi sentivo bene, peccato che anche oggi son partito in fondo al gruppo, sprecando un po’ più del dovuto all’inizio. Gli sci erano ottimi, la mia condizione anche e mi son mosso bene in gruppo, cercando di sprecare il meno possibile riuscendo a fare una buona gara”.

Federico Pellegrino“Il mio obiettivo era quello di soffrire, cercando di tener duro il più possibile insieme ai primi. Sono riuscito a rimanere agganciato finché non hanno cercato il bonus dei secondi: da lì è stata dura. E’ stato poi un buon allenamento, il mio cuore ha battuto come si deve che era il mio obiettivo di oggi, come tutto il tour de Ski dal giorno dopo la gara di Lenzerheide. Avanti così, sono discretamente soddisfatto. Mi dispiace per De Fabiani che è stato sempre forte qua e ci credevo anche io oggi nel suo podio. In discesa l’ho superato un paio di volte nei primi giri, forse un problema di materiali, ma sono sicuro del suo valore e che tutto il lavoro estivo pagherà. Oggi celebriamo il più vincente fondista di sempre in Coppa del mondo, mi inorgoglisce quando penso che gli sono arrivato davanti e a volte che potrei riprovarci. Un fenomeno: si merita tutto ed è un punto di riferimento enorme per tutto il movimento. Sapevamo che Rastelli è forte, in salita in classico, ha lavorato tutta l’estate in funzione di questa gara. Non so se questa gara gli varrà il pass olimpico ma abbiamo passato insieme un po’ di tempo e son contento di averlo visto lì a battagliare. I giovani devono continuare cosi: tener la testa bassa e lavorar duro. Lo sci di fondo è anche sofferenza e devono farsi piacere anche questa sensazione di impotenza nei confronti di un gap che sembra incredibile, ma poi scatta qualcosa nella testa e nel fisico che ti permette di raggiungere il risultato”.

Francesco De Fabiani“So che ho perso tante posizioni e secondi, ho cercato di recuperare, spendendo tante energie ma era troppo presto. C’erano ancora molti giri, ma io avevo ormai speso troppo. La sensazione è che non stessi bene come Oberstdorf, senza la caduta sarebbe stata una gara diversa ma non si può sapere. Purtroppo mi sono entrati mentre ero sui binari, non potevo fare niente e siamo caduti”.

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Gabriele Stragapede, 25 anni. Laureato nella facoltà CIM (Comunicazione, Innovazione e Multimedialità) dell'Università di Pavia. Aspirante giornalista sportivo ed attualmente editore per Azzurri di Gloria. Appassionato di calcio e di wrestling, scrive di tutto, un po'.

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