(Foto di copertina: profilo Facebook ufficiale FITARCO)

Il Mondiale di Tiro con l’arco 2023, appena conclusosi a Berlino, ha il sapore dolce amaro per la delegazione italiana. Gli azzurri, infatti, riescono a conquistare un prezioso bronzo nel mixed team, grazie all’alchimia vincente creatasi tra il veterano Mauro Nespoli e la giovane Tatiana Andreoli, mancando però nelle altre gare l’appuntamento con la qualifica olimpica per Parigi.

Mixed Team

Come detto, è da qui che proviene l’unica gioia iridata del Mondiale azzurro. Il duo tricolore, inizialmente, non era partito bene nelle qualificazioni, limitandosi alla 13^ posizione con 1315 punti messi a referto. Come sempre a comandare la classifica fin dalle prime battute ci ha pensato la Corea del Sud, seguita dal Messico e dalla Cina.

Nelle gare ad eliminazione diretta, invece, è uscito il grande spirito pugnace degli azzurri che già ai dodicesimi di finale hanno regolato con un perentorio 5-1 la selezione colombiana formata da Rendon ed Enriquez. Agli ottavi, invece, la resistenza della coriacea India è stata piegata allo spareggio, vinto per 17-16 dagli azzurri, che hanno chiuso il match sul 5-4. Nel turno successivo sono poi riusciti a superare il duo statunitense Kaufhold-Ellison con il punteggio di 6-2. Purtroppo il vittorioso cammino senza inciampi si è arrestato in semifinale con l’impareggiabile Corea del Sud di Lim e Kim che hanno dato vita ad un match a senso unico, terminato a loro favore con un perentorio 6-0. La medaglia tanto agognata è però giunta nella finale per il 3°-4° posto contro Taipei, remake della finale del 2019 quando, a fronteggiare il duo Lei-Tang, c’era sempre l’inossidabile Nespoli, accompagnato in quell’edizione da Vanessa Landi.

Tatiana Andreoli durante una gara del mixed team di Berlino 2023 (foto: profilo Facebook ufficiale FITARCO)

In finale Tatiana Andreoli, al primo atto conclusivo iridato tra i Senior, non ha tremato, facendo vedere le sue enormi qualità in tutte e quattro le volée, ma soprattutto nelle ultime due, vinte dagli azzurri per 38-37 e 39-38.

Squadra Maschile

L’Italia maschile, invece, è uscita dal campo dell’Olympischer Platz con il più grande rammarico dell’intera spedizione in terra tedesca. Il terzetto formato da Nespoli, Musolesi e Paoli, infatti, si è arreso nella finale per il bronzo alla forza dei giapponesi Furukawa, Makanishi e Saito. La sconfitta patita contro la selezione giapponese ha sancito, per il momento, la mancata qualificazione della squadra ai Giochi Olimpici del prossimo anno.

Il trio azzurro Nespoli-Musolesi-Paoli durante la prova maschile a squadre del ricurvo (foto: profilo Facebook ufficiale FITARCO)

A trionfare è stata nuovamente la Corea che in finale ha battuto la selezione turca guidata dal campione olimpico in carica Mete Gazoz. L’Italia, comunque, ha dato vita ad una notevole prova di forza nel corso del torneo, almeno fino alla semifinale. Gli azzurri infatti, dopo il 5° posto delle qualificazioni, hanno regolato nelle eliminatorie, nell’ordine: Israele (5-4 dopo lo spareggio); Stati Uniti (6-0) ed Indonesia (6-2 il risultato finale). Il percorso netto si è fermato, ancora una volta contro l’imbattibile Corea, vittoriosa per 6-2.

Squadra femminile

L’Italia delle ragazze, ovvero Lucilla Boari, Tatiana Andreoli e Chiara Rebagliati, si è dovuta arrendere arrendere agli ottavi di finale contro l’Olanda del trio Roeffen, Schloesser e Van der Winkel per 5-3. I primi tre set, terminati in pareggio con i punteggi di 49-49, 55-55, 51-51, hanno così reso determinante l’ultima volée, nella quale le olandesi hanno trionfato per un solo punto, 53-52. L’amarezza è poi aumentata quando si è saputo che la Francia sarebbe arrivata sicuramente tra le prime quattro nazionali del torneo. Le transalpine, infatti, non avevano bisogno di alcun pass olimpico in quanto già qualificate di diritto come Paese ospitante. Ciò avrebbe permesso alle azzurre di staccare eventualmente il tanto agognato pass olimpico giungendo anche ai piedi del podio iridato.

In ogni caso, sia per la nazionale maschile che per quella femminile, ci saranno ancora due occasioni per provare a qualificare le rispettive squadre alla gara più importante. La prima sarà a maggio 2024, ai Campionati Europei di Essen (Germania), cui seguirà l’ultimissima occasione nel Torneo di qualificazione olimpica di Antalya (Turchia) del 15-16 giugno 2024.

Prove Individuali 

Mauro Nespoli è l’unico atleta azzurro a non essere uscito al primo turno. L’arciere vogherese ha prima battuto per 7-1 il tailandese Patharait, cui hanno fatto seguito la vittoria per 6-0 contro l’australiano Jai Crawley e, con lo stesso punteggio, il trionfo contro il messicano Caleb Urbina. La strada dell’azzuro verso le medaglie si è però interrotta per mano del brasiliano Marcus D’Almeida che lo ha battuto senza appello per 7-1.

I suoi compagni di squadra, Musolesi e Paoli, sono usciti entrambi al primo turno, rispettivamente per mano del finlandese Antii Tekoniemi e dell’australiano Peter Boukouvalas, spegnendo subito eventuali velleità di vittoria.

Tatiana Andreoli prende la mira durante una gara del Mondiale di Tiro con l’arco di Berlino 2023 (foto: profilo Facebook ufficiale FITARCO)

Chiara Rebagliati è riuscita nel femminile individuale a spingersi fino agli ottavi di finale dove è stata fermata dalla nipponica Sugimoto per 6-2. Occorre comunque segnalare la professionalità e la bravure dimostrate dall’azzurra dopo la rottura del mirino  del suo arco, che l’ha costretta a continuare con l’arco di riserva. Il bronzo di Tokyo 2020, Lucilla Boari, si è fermata un turno prima a causa della sconfitta per 6-4 rimediata contro l’indonesiana Choirunisa. Infine, Tatiana Andreoli ultima azzurra in gara è stata eliminata al secondo turno dall’olandese Gaby Schloesser, vittoriosa per 6-0.

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