Dai quarti di finale escono vincenti le squadre favorite alla vigilia, anche se Milano e Venezia faticano fino a gara 5.
Trento e Avellino non mollano mai
Le semifinali play-off di serie A1 di basket sono alle porte, dopo aver visto dei quarti avvincenti, anche se in alcuni tratti ha prevalso l’agonismo alla tecnica. Pienamente rispettato il fattore campo: tutte le squadre che hanno giocato Gara 1 tra le mura amiche, sono riuscite poi a passare il turno.
L’Olimpia Milano e la Reyer Venezia sono state le squadre che hanno vinto la serie soltanto in Gara 5, faticando non poco rispettivamente contro Avellino e Trento. Milano (priva, oltre che di James e Gudaitis anche di Nedovic) perde subito Gara 1 al Forum, dimostrando che le seconde linee non erano forse sufficientemente pronte. D’altra parte la Scandone (priva anche lei di giocatori chiave, Green su tutti) trova in Young e Sykes ed Udanoh gli uomini che piegano Milano per 82 a 74 e la serie si porta sull’ 1-0 per Avellino. Milano, però, rimonta subito e la serie torna in parità, grazie al perentorio 76 a 61 di Gara 2. Ci si sposta ad Avellino e in Gara 3 la Scandone ritrova la propria identità e, trascinata dal pubblico, vince per 69 a 62 e si aggiudica un incredibile match-point, però non sfruttato. I ragazzi di coach Pianigiani ritrovano le proprie qualità, che sembravano smarrite e soprattutto con l’ex Nunnally riesco a vincere sia gara 4 che la decisiva gara 5 (92 a 76 il finale). Milano sfiderà Sassari, in una sorta di revival scudetto.
La Dinamo è l’unica semi finalista che ha vinto la propria serie per 3-0, contro una Brindisi, apparsa ormai come appagata, anche se i suoi Brown III, Banks e, soprattutto, Moraschini (in formato Mondiale?) sicuramente sono stati gli ultimi ad arrendersi. Tutte e tre le partite, giocate sempre in grande equilibrio tecnico e tattico, sono sempre state decise negli ultimi minuti, dove la Dinamo sta trovando in Spissu e Thomas i giocatori chiave.
Nell’altra parte del tabellone, Cremona si aggiudica la serie forse più equilibrata, ma anche più insidiosa, visto l’ottimo stato di forma di Trieste. La Vanoli vince 3-1, facendo valere il fattore campo e mostrando un Crawford da urlo e, soprattutto, decisivo in gara 4, con 33 punti. Trieste si aggiudica Gara 3 grazie alla partita della vita di Dragic (26 punti) e ad un monumentale Cavaliero. La Vanoli sfiderà la Reyer, partendo dal PalaRadi.
Infine, Venezia doma Trento (ennesimo scontro tra le due compagini), al termine di una serie molto maschia, in cui l’unico elemento costante è il fattore campo, perfettamente rispettato. Venezia vince sempre con largo scarto al Taliercio e, allo stesso modo, lo fa Trento a casa sua. Peccato per Flaccadori, Tonut e Mian, fuori dalla serie (per infortunio o stanchezza): sicuramente uno dei tre sarà ai Mondiali. Per la Reyer, la certezza è quella di avere giocatori d’esperienza e, finalmente, di aver ritrovato Bramos e Vidmar.
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