Atletica leggera: Maurizio Damilano, oro olimpico azzurro nella marcia 20km a Mosca 1980. Un campione unico, ecco la sua storia.
MAURIZIO DAMILANO, DA CORRIDORE A MARCIATORE DI SUCCESSO
A Scarnafigi, un paesino del Cuneese, il 6 aprile 1957 nascono due gemelli: Giorgio e Maurizio. I due bambini sono destinati ad avere in comune una passione, quella per l’atletica leggera.
I due crescono insieme sulle piste e sulle strade, entrambi su ottimi livelli, ma uno dei due riesce a brillare più dell’altro, conquistando anche la gloria olimpica.
Si tratta di Maurizio Damilano, marciatore azzurro campione olimpico a Mosca 1980 e due volte campione mondiale della 20 km.
Allenato dal fratello Sandro, ex commissario tecnico FIDAL e attuale responsabile tecnico della marcia della nazionale cinese, Maurizio Damilano inizia a correre il mezzofondo, per poi seguire il fratello gemello Giorgio nella marcia.
Dimostra la sua stoffa già da ragazzino: da allievo vince il titolo nazionale, sigla tre primati italiani di categoria e vince la sua unica trasferta internazionale. Da junior, nel biennio 1975/76 conquista altri titoli e record azzurri, e si diploma in ragioneria.
Nel 1977 la FIAT gli offre un lavoro e la possibilità di entrare nel suo gruppo sportivo, denominato Sisport Iveco, club a cui apparterrà sempre (escluso il periodo del servizio militare nell’Esercito nel 1979).
Un atleta instancabile e caparbio: in allenamento copre una media di 20 km al giorno, sua naturale distanza sulla quale dà il meglio di sé.
MAURIZIO DAMILANO E I SUOI RISULTATI NELLA MARCIA 20 KM: DAL CAMPIONATO ITALIANO ALL’ORO OLIMPICO
Maurizio Damilano prova varie distanze della marcia, ma la gara sui 20 km rimane sempre la più congeniale per lui.
Ed è proprio nella sua specialità che ai Giochi di Mosca 1980 fa il suo capolavoro: Maurizio Damilano vince l’oro olimpico in 1h23’35″5, mentre il gemello Giorgio chiude 11°.
Ma le medaglie a cinque cerchi non finiscono qui per l’azzurro: a Los Angeles 1984 e Seul 1988 conquista due bronzi sempre nella 20 km di marcia, mentre a Barcellona 1992, sua ultima avventura olimpica, chiude al 4° posto.
I trionfi non mancano neppure ai Mondiali: nella marcia 20 km vince a Roma 1987 e Tokyo 1991, oltre a ottenere ben 10 titoli italiani.
Il 3 ottobre 1992 a Cuneo sigla il primato del mondo dei 30 km su pista con 2h01:44.1.
LA SECONDA VITA DI MAURIZIO DAMILANO: ONORIFICENZE E FITWALKING
Terminata la meravigliosa carriera agonistica, Maurizio Damilano viene insignito dei titoli di Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana (18 febbraio 1992) e del Collare d’oro al merito sportivo (15 dicembre 2015).
Nel dicembre 2015 una targa con il suo nome è inserita nel percorso Walk of Fame dello sport italiano inaugurato nel maggio dello stesso anno al parco olimpico del Foro Italico a Roma, riservato agli sportivi italiani che si sono distinti per i risultati ottenuti in campo internazionale.
A Torino 2006 Maurizio Damilano viene nominato “vicesindaco” del villaggio olimpico di Bardonecchia ed è presidente mondiale in carica del Comitato della Marcia della IAAF, la federazione internazionale di atletica leggera.
La passione per lo sport non lo abbandona mai: dal 2001 pratica e insegna il fitwalking insieme al gemello Giorgio. Nel 2002, in collaborazione con i fratelli Damilano e la Federazione Italiana di Atletica Leggera, il comune di Saluzzo ha fondato la Scuola del Cammino di Saluzzo, centro internazionale di allenamento di marcia e di divulgazione del fitwalking, il cammino della salute.
Il fitwalking nasce in Italia nell’estate 2001 proprio da un’idea di Maurizio Damilano che, coinvolgendo il fratello Giorgio, alcuni amici appassionati di cammino o marcia e diversi ricercatori del campo medico-sportivo, dà vita a questo progetto: un modo sportivo di camminare che, pur non essendo agonistico, mantiene le sue caratteristiche di attività sportiva a tutti i livelli.
Un’attività ideale per tutti, dai più giovani ai più anziani, un modo di tenersi in forma aggregativo e libero, capace di appassionare dagli amanti dello sport, agli amanti della natura e dello stare all’aria aperta, a chi ha bisogno di muoversi per problemi di salute.
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