Tanti auguri a Nino Benvenuti! Il pugile, campione olimpico a Roma 1960 nei pesi welter, compie quest’oggi 80 anni!
NINO BENVENUTI, SONO 80! DALL’ISTRIA ALL’ORO OLIMPICO, LA SUA STORIA
Nino Benvenuti è stato un’autentica leggenda della boxe italiana, e quest’oggi compie 80 anni: per celebrare al massimo questa cifra tonda, abbiamo deciso di omaggiare nuovamente Nino in occasione del suo compleanno. Nino Benvenuti, nato il 26 aprile 1938, è uno dei più classici italiani in Istria: nacque proprio a Isola d’Istria, località marittima nell’allora territorio italiano (ora Croazia), e i suoi genitori erano originari di Caorle. Proprio a Isola d’Istria, Benvenuti ha deciso di seguire la passione del padre, atleta in gioventà, e iniziare a praticare la boxe: qui è nato il suo pugilato, fatto di amore per il corpo a corpo e duelli ad altissima tensione, che l’ha reso una leggenda della boxe dilettantistica. Dopo una lunghissima serie di vittorie a livello regionale e interregionale, il 17enne Nino Benvenuti arriva in Nazionale nel 1955, e un anno dopo perde la sua imbattibilità da dilettante in un match controverso in Turchia: resterà la sua unica sconfitta in 121 match nella categoria, una ”macchia” che la FederPugilato ha cercato di cancellare per anni, senza riuscirci.
Il suo percorso olimpico sarebbe potuto iniziare già nel 1956, ma si decide di non convocare il giovane talento della Nazionale, che nello stesso anno perde la madre: Nino Benvenuti reagisce vincendo due titoli europei nel 1957 (Praga) e nel 1959 (Lucerna), e la sua convocazione per i Giochi Olimpici di Roma 1960 è inevitabile, visto che l’istriano è il miglior pugile del panorama italiano. Il suo percorso olimpico nei pesi welter è sfolgorante: Nino Benvenuti vince tutti e quattro i match, e ottiene vari riconoscimenti dopo l’oro olimpico. La custodia della sua medaglia viene firmata da Jesse Owens, ma soprattutto Benvenuti ottiene la Coppa Val Barker, riservata al pugile maggiormente tecnico del torneo: la soffia a un certo Cassius Clay, mediomassimo che poi diventerà una leggenda col nome di Muhammad Alì, ed è l’unico italiano con Patrizio Oliva a potersi fregiare di questo titolo. Un titolo che lo spinge ad abbandonare il dilettantismo: chiude con 120 vittorie e una sconfitta, avviando un lungo percorso tra i professionisti. Nino Benvenuti è una leggenda anche tra i pro’: celeberrime le sue sfide col connazionale Mazzinghi, ma soprattutto i suoi tre match contro Emile Griffith. Il primo dei tre, disputato al Madison Square Garden e vinto da Benvenuti (che diventa iridato WBA e WBC nei pesi medi), sarà il secondo sportivo più seguito in Italia dopo Italia-Germania 4-3, con 16mln di italiani sintonizzati via radio: Benvenuti poi perderà la rivincita per la frattura di una costola, ma vincerà la ”bella” e difenderà il titolo fino al 1971, quando perderà da Monzon. La doppia sconfitta lo spingerà al ritiro a soli 33 anni, con uno score di 82 vittorie (35 KO), un pareggio e 7 sconfitte.
Numeri da campionissimo, un campionissimo anche a livello umano: Nino Benvenuti fu uno dei pochi a restare amico di Emile Griffith (padrino di cresima di uno dei suoi figli) anche dopo che annunciò la sua omosessualità, e inoltre si recò personalmente a visitare Monzon in carcere dopo che venne accusato dell’omicidio della moglie: un pugile e un uomo di altissimo livello, che quest’oggi compie 80 anni.
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