Il judo alle Paralimpiadi. I protagonisti degli sport paralimpici raccontati da interviste, storie e news sulle Paralimpiadi di Rio 2016 e non solo. Le medaglie di Walter Monti e Matteo Ardit e il medagliere azzurro nella disciplina.
L’ITALIA DEL JUDO ALLE PARALIMPIADI
Il judo, entrato nel programma paralimpico, per gli uomini dalle Paralimpiadi di Seul 1988, per le donne da Atene 2004, è l’unica arte marziale prevista ai Giochi paralimpici. Disciplina riservata alle persone con disabilità visiva, quali cecità o ipovisione, si rivolge agli atleti delle classi B1, B2 e B3, riuniti nella medesima competizione, suddivisa in sette categorie – come per gli atleti normodotati – in relazione al peso.
L’Italia ha partecipato al judo paralimpico nelle edizioni dal 1988 al 2008, non riuscendo però poi, nelle edizioni di Londra 2012 e Rio 2016, a qualificare nessun atleta – tuttavia, nessuna atleta azzurro di sesso femminile ha mai partecipato a tale competizione.
I PROTAGONISTI AZZURRI DEL JUDO PARALIMPICO
Il veterano del judo paralimpico italiano è Matteo Ardit, che può vantare tre partecipazioni: alle Paralimpiadi di Barcellona 1992, dove vinse la medaglia di bronzo, a Sydney 2000 e Pechino 2008; mentre Diego Poli, ancorché non medagliato, può vantarne due (così come Giuseppe Mariano): a Sydney 2000 e Atene 2004, sempre nella categoria degli -81kg.
Le prime edizioni del judo paralimpico furono particolarmente fruttuose per l’Italia, che riuscì a conquistare con Walter Monti un argento alle Paralimpiadi di Seoul 1988 – il miglior risultato azzurro – e ben tre bronzi a Barcellona 1992: uno, appunto, con Matteo Ardit (-78kg), uno per Davide Albertini (-60kg) e l’altro con Franz Gatscher (+95kg). Una menzione la merita poi Giuseppe Mariano (-60kg), giunto alle semi finali agli XI Giochi paralimpici di Sydney 2000, dove rappresentò la spedizione tricolore insieme a Michele Rosso, uscito ai quarti dopo il ripescaggio.
IL MEDAGLIERE DEL JUDO ITALIANO ALLE PARALIMPIADI
Il medagliere del judo italiano ai Giochi paralimpici può vantare quattro medaglie: un argento, alla prima edizione in cui la disciplina fu introdotta, Seoul ’88, con Walter Monti; e tre bronzi, tutti conquistati alle Paralimpiadi di Barcellona 1992, con Davide Albertini, Matteo Ardit e Frank Gatscher. Si resta in attesa, della prossima partecipazione, della prossima medaglia, del primo oro.