Il Commissario Tecnico Davide Cassani ha scelto quali saranno gli azzurri impegnati ai Mondiali di ciclismo di Bergen, in Norvegia domenica 24 settembre.
I 9 AZZURRI
Il dado è tratto. Il Commissario Tecnico Davide Cassani ha sciolto gli ultimi dubbi ed ha allestito la formazione che tra nove giorni si giocherà il titolo mondiale. Il CT ha scelto di puntare sugli uomini dalla miglior condizione, creando una squadra assai eterogenea, ma dai prospetti molto interessanti. Ecco i nomi dei 9 azzurri: Elia Viviani, Matteo Trentin, Sonny Colbrelli, Gianni Moscon, Diego Ulissi, Daniele Bennati, Alberto Bettiol, Alessandro De Marchi e Salvatore Puccio. Le riserve saranno Marco Canola e Davide Villella. Moscon parteciperà anche alla sfida contro il tempo, forte della vittoria ai campionati italiani di giugno e di uno stato di forma straripante, come evidenziato dalla Vuelta di Spagna, corsa al servizio di Chris Froome.
IL QUADRO TATTICO
Come già detto, l’Italia che gareggerà a Bergen è una formazione eterogenea, con ciclisti dallo spunto veloce, adatti ad un finale come quello norvegese. Tra i nove convocati, non mancano le differenze nel modo di correre e per via delle caratteristiche tecniche. Sulla carta, ci sono almeno 5 corridori capaci di presentarsi per primi sul traguardo scandinavo. Lo sprinter più adatto ad un arrivo con un gruppo numeroso è Elia Viviani, reduce da un’estate ricca di soddisfazioni, ma anche con il rimpianto per il secondo posto al campionato europeo. Matteo Trentin e Sonny Colbrelli, invece, si prestano maggiormente ad una volata dai ranghi ristretti. Per i due azzurri, più la corsa si fa selettiva e più possibilità hanno di lasciare il segno. Gianni Moscon e Diego Ulissi sono adatti per inserirsi in eventuali fughe e sanno rendersi pericolosi con azioni da lontano, magari con accelerazioni negli ultimi chilometri. Alessandro De Marchi e Salvatore Puccio dovrebbero essere invece i gregari totalmente a disposizione dei compagni. Attenzione comunque al Rosso di Buia, solitamente attaccante nato, molto bravo a battezzare le fuoriuscite vincenti dal gruppo dei favoriti o ad attaccare partendo dai primi istanti di gara. In questo genere di manovre, potrebbe essere assistito da Alberto Bettiol, un corridore capace di dire la sua allo sprint, ma anche su arrivi in leggera salita. Di fronte a queste caratteristiche tecniche, è normale che Cassani voglia un’Italia meno presente in testa al gruppo. Memore delle ultime rassegne iridate, con gli azzurri sempre propositivi, ma mai vincenti, il Commissario Tecnico preferisce lasciare ad altri il compito di fare la gara. Meglio attaccare in contropiede o sfruttare la selezione fatta dagli avversari. Tuttavia, la bravura degli italiani starà nel saper leggere ed interpretare gli sviluppi della corsa, con le fughe, gli attacchi e gli scatti. Ad aiutare e dirigere la squadra nella lettura degli eventi ci sarà Daniele Bennati, velocista di grande esperienza, forte nello sprint e prezioso ultimo uomo nella volata. A lui verrà affidato il compito di fare da faro per gli amici e compagni nella burrasca della gara. Dunque, prepariamoci ad un’Italia inedita. Basterà per vincere un titolo che manca dal 2008? I tifosi azzurri se lo augurano.