L’Italia ha conquistato 107 medaglie nelle Special Olympics 2019, disputate ad Abu Dhabi: il resoconto della manifestazione, che è stata un’autentica festa per tutti i partecipanti.
SPECIAL OLYMPICS ABU DHABI: UNA FESTA PER TUTTI GLI ATLETI
Gli Special Olympics World Games, manifestazione a cadenza quadriennale che vede competere gli atleti con disabilità intellettive, sono molto più di un semplice evento sportivo. Per questi ragazzi e ragazze, gareggiare e ”fare gruppo” equivale di per sè a una vittoria: si può dire che, nel suo piccolo, ogni atleta presente alle Special Olympics 2019 di Abu Dhabi abbia vinto la propria sfida. Chi ha conquistato una medaglia, torna a casa con delle grandi emozioni, ma anche chi ha semplicemente partecipato. Lo dimostra perfettamente il motto delle Special Olympics: ”Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa impegnarmi con tutte le mie forze”. Ad Abu Dhabi, 7mila atleti si sono cimentati dal 14 al 21 marzo in 24 discipline: dal nuoto all’atletica, dal golf all’equiptazione, passando per le canoniche discipline olimpiche (ginnastica, basket ecc), ma anche per novità come calcio a 5/7, bocce e bowling. Tanti ragazzi e ragazze hanno potuto divertirsi e competere negli Emirati Arabi, e l’Italia ha conquistato tantissime medaglie.
SPECIAL OLYMPICS ABU DHABI: L’ITALIA CHIUDE CON 107 MEDAGLIE
La selezione azzurra presentava 115 atleti e 39 tecnici, ed è rientrata in Italia ieri, ricevendo un’accoglienza ”eroica” a Fiumicino. Gli atleti italiani sono stati acclamati e incitati dai presenti, e si sono ampiamente guadagnati quell’accoglienza e il sostegno dei vertici federali e del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che è stato vicino al nostro contingente per tutto l’arco dell’evento. 107 medaglie per l’Italia, che conquista 21 ori, 41 argenti e 45 bronzi. Trascinatrice assoluta della nostra spedizione la ginnastica, che ha conquistato tantissimi podi: tra i tanti volti, Veronica Paccagnelle (argento nel volteggio, bronzo in trave, corpo libero e all-around), Eleonora Calabrese (4 ori), Davide Raffa (un oro e cinque argenti) e la giovanissima Martina Vismara, in gara a 13 anni. Ma sono tantissimi i protagonisti azzurri: la prima medaglia è arrivata dalla nuotatrice Marina Vettoretto, argento nei 100 dorso, e abbiamo mostrato tanti atleti versatili, come quel Nicolò Armani capace di vincere l’argento nei 100m e nella mezza maratona. Italia forte anche nel tennis e nelle discipline meno convenzionali, visto che bocce e bowling ci hanno portato tantissimi podi, e nelle gare a squadre: argento nella pallavolo unificata e nel basket maschile, bronzo nel basket unificato e nel calcio a cinque.
Insomma, un’Italia capace di ottenere risultati in ogni disciplina, che ha soddisfatto Alessandra Palazzotti, la direttrice di Special Olympics Italia: ”I nostri atleti faranno tesoro di questa esperienza, manterranno alte nel tempo l’autonomia e l’autostima raggiunte in questi giorni. Loro sono i ”game changers”, come Special Olympics ama chiamarli, coloro che non si arrendono di fronte alle difficoltà e, se pensano che siano sbagliate, cambiano le regole del gioco. Hanno rivoluzionato le prospettive da cui guardare le persone con disabilità intellettive, hanno vinto tante medaglie qui ad Abu Dhabi, ma soprattutto hanno vinto sui dubbi, le perplessità e i pregiudizi di chiunque li abbia visti giocare e competere. Hanno dimostrato lo straordinario potere dello sport”. E continueranno a dimostrarlo negli anni a venire: appuntamento al 2023, e alle Special Olympics di Berlino.
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