L’Italia si sblocca nel Mondiale su pista a Berlino. Arrivano due medaglie, una d’argento e una di bronzo. Grande protagonista della giornata è Simone Consonni.
Argento e bronzo. L‘Italia rompe il ghiaccio ai Mondiali di ciclismo su pista a Berlino e lo fa conquistando due medaglie importantissime. L’uomo della giorno è però assolutamente Simone Consonni, protagonista in entrambe le imprese della selezione italiana. L’azzurro conquista uno strepitoso secondo posto nello scratch maschile, specialità che prevedeva 60 giri per un totale di 15 chilometri. Il finale convulso premia il bielorusso Yauheni Karialiok davanti al bergamasco di Ponte San Pietro e allo spagnolo Sebastian Mora Vedri.
BIS
Poi Consonni si è tolto una nuova soddisfazione insieme ai compagni del quartetto italiano, Filippo Ganna, Jonathan Milan e Francesco Lamon. Dopo il record italiano ottenuto ieri nella meravigliosa manche con la Danimarca, i quattro azzurri hanno fermato il cronometro sul 3’47″511, battendo l’Australia nella finale per il terzo posto. Una dimostrazione di forza certificata anche dalla crisi dei rivali, che si sono disuniti nel tentativo di reggere il ritmo degli uomini del CT Marco Villa, chiudendo la prova con gli atleti distanti tra loro e con un tempo altissimo. La medaglia d’oro va alla Danimarca, vera dominatrice della rassegna. Nella finalissima gli scandinavi ritoccano per la terza volta in due giorni il record del mondo. Nell’ultima prova i danesi si spingono fino a un clamoroso 3’44″672: una prova destinata a entrare nella storia.
AMAREZZA
Se la selezione maschile sorride, quella femminile mastica amaro. Il quartetto azzurro con Letizia Paternoster, Vittoria Guazzini, Elisa Balsamo e Martina Alzini chiude alle spalle della Germania e manca il podio. Merito delle avversarie che nel momento della verità si esaltano con il tempo stratosferico di 4’11″039. L’Italia chiude a 7 secondi con qualche rimpianto, dopo l’ottima prestazione di ieri.