Maggio è iniziato e si comincia a pensare alla ripresa delle attività sportive. Con molta probabilità il pugilato ripartirà il 18 maggio, tenendo conto delle misure di sicurezza
Il presidente Lai: “Attueremo una manovra straordinaria di sostegno”.
C’è aria di ripresa nel mondo del pugilato, ormai da diversi mesi la quarantena per l’evoluzione del Covid-19 ha messo in ginocchio l’intero mondo dello sport, ma in particolar modo quello della boxe. Un’affermazione che trova riscontro nell’interruzione in corsa subita dal Torneo Preolimpico di Lontra, dove numerosi atleti italiani, si stavano contendendo i pass per il traguardo di Tokyo 2020. Ad oggi le Olimpiadi sono state posticipate e, secondo fonti che fanno direttamente riferimento al Presidente della Federazione Pugilistica Italiana Vittorio Lai, si potrebbe ripartire già dal 18 maggio. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sarebbero state queste le parole del Presidente Lai in merito all’attuale situazione e al confronto con il Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport Vincenzo Spadafora:
“Siamo riusciti a rispondere in mondo concreto ai problemi, nel corso dell’anno sarà attuata una manovra straordinaria di oltre un milione. Insieme alla squadra di governo stiamo infatti individuando le ulteriori spese che, nei successivi mesi, non si realizzeranno e che quindi, con un’ulteriore variazione di bilancio, potranno essere destinate al sostegno delle società ed alla futura auspicabile ripresa dell’attività. Non vogliamo lasciare nessuno indietro, come giustamente indicato anche dal Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport Vincenzo Spadafora che ringrazio insieme al Coni ed a Sport e Salute per l’ammirevole impegno ed operato”.
Queste parole fanno intendere la voglia di riprendere e il sostegno della Federazione agli atleti. Inoltre, sul sito ufficiale della FPI, sono stati pubblicati chiarimenti sulle liste di atleti di interesse nazionale, per gli atleti Pro prima serie saranno aggiunti agli atleti Pro già esistenti. ranno esaminati i casi di quei pugili che, pur non rientrando nei parametri della circolare n. 25 del 5 maggio u.s. e del successivo comunicato esplicativo della giornata odierna, sono meritevoli, per il curriculum posseduto, di poter acquisire la qualifica di interesse nazionale e di poter riprendere gli allenamenti, gli atleti dovranno comunque essere tesserati per l’anno in corso con il certificato di idoneità all’attività agonistica, in corso di validità.
Probabilmente quindi dal 18 maggio p.v., la ripresa delle attività riguarderà tutto il movimento pugilistico, se pur nel rispetto delle linee guida governative e del protocollo operativo elaborato dalla Federazione. Possiamo infine dire, che dopo le polemiche subite per lo stop giunto a torneo Preolimpico iniziato, il pugilato si è messo in pari e valuta con cautela e giuste misure una ripresa che ha come obbiettivo la programmazione degli appuntamenti che porteranno gli atleti azzurri alle prossime Olimpiadi.
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