Il Giro d’Italia vive la sua tappa regina: 207km verso i Laghi di Cancano, con la durissima ascesa verso i 2.750m dello Stelvio a introdurre la salita finale. Succede di tutto tra gli uomini di classifica, tra sorprese e crolli improvvisi.

LAGHI DI CANCANO, ITALY – OCTOBER 22: Arrival / Jai Hindley of Australia and Team Sunweb White Best Young Rider Jersey / Celebration / Tao Geoghegan Hart of The United Kingdom and Team INEOS Grenadiers / during the 103rd Giro d’Italia 2020, Stage 18 a 207km stage from Pinzolo to Laghi di Cancano – Parco Nazionale dello Stelvio 1945m / @girodiitalia / #Giro / on October 22, 2020 in Laghi di Cancano, Italy. (Photo by Stuart Franklin/Getty Images,)

GIRO 2020, 18A TAPPA: HINDLEY E GEOGHEHAN INFIAMMANO LA CORSA, KELDERMAN IN ROSA

Il Giro d’Italia vive la sua frazione decisiva, la più attesa dagli appassionati e dagli uomini di classifica: 207km da Pinzolo ai 1945m dei Laghi di Cancano, con tante salite (5400m di dislivello) e un clima invernale, con circa 3°. Si parte col Passo Campo Carlo Magno (15km al 6%, punte dell’8%), per poi proseguire con l’edito Hofmahdjoch/Passo Castrin nella Val d’Ultimo (7.5km al 9.3%) e con lo Stelvio, affrontato dal versante più duro e confermato dopo tutti i dubbi riguardo alle condizioni climatiche: temperature di 3/4° attendono i corridori, insieme a 25km di ascesa al 7.5% di cui metà oltre i 2000m e il 10% di pendenza che potrebbero tagliare il fiato ai big. Dopo una lunghissima discesa, l’ascesa finale verso i Laghi di Cancano con le famose “scale di Fraele” e i loro 21 tornanti: 9km al 7%, con un finale in lieve discesa prima degli ultimi 500m al 3.5%. La frazione viene scandita inizialmente da una fuga con 14 corridori: Tonelli (Bardiani-CSF), Cataldo, Samitier e Pedrero (Movistar), O’Connor e Meintjes (NTT), Swift e Ganna (INEOS), Felline (Astana), Rossetto (Cofidis), Navarro (Israel), De Gendt e Holmes (Lotto-Soudal), Dombrowski (UAE). Il gruppo, tirato dalla Quickstep, lascia andare i fuggitivi al massimo a quattro minuti di vantaggio: Guerreiro (maglia azzurra) e De Gendt si dividono i GPM iniziali, poi sullo Stelvio cambia tutto. Nel gruppo si erano già portati in testa i Sunweb con l’inossidabile Nico Denz, poi ecco Oomen per accelerare il passo: si stacca subito Pozzovivo, Almeida mostra i primi segni di cedimento e poi rientra.

La INEOS sente “l’odore del sangue” e manda in testa Rohan Dennis, che effettua un forcing eccezionale: l’australiano, eccellente cronoman ma anche discreto passista-scalatore (16° nel Giro 2018), manda tutti in crisi. Cede Almeida, che viene aiutato da Masnada, e si staccano Majka e Konrad: restano con Kelderman, Dennis, Hindley e Geoghehan Hart i soli Nibali e Fuglsang, che mollano subito dopo. Il quartetto coi due Sunweb e i due INEOS è padrone del Giro, poi ecco subito un altro colpo di scena: si stacca Kelderman quando mancano 6/7km al GPM, e la Sunweb non ferma Hindley perchè può giocarsi tappa e podio con Geoghehan. Rohan Dennis tira per tutta la salita, traghettando Hindley e Goganga verso qualcosa di inaspettato. Nella fuga, intanto, era scattato O’Connor guadagnando un minutino sui rivali: viene però ripreso, lasciando tutti i riflettori al trio dei big. Dennis, Geoghehan Hart e Hindley scollinano con 49” su Kelderman, 1’35” su Pello Bilbao e Fuglsang, 2’33” su Nibali e 3’45” su Joao Almeida e Masnada: Kelderman è maglia rosa virtuale, ma si innervosisce dopo un dialogo con l’ammiraglia. Verso la fine della discesa, l’olandese chiede nuovamente alla Sunweb di fermare Hindley: dopo il rifiuto dell’ammiraglia, molla di schianto e scivola da 40” a 1’30”, facendosi riprendere da Fuglsang e Pello Bilbao, che lo staccano sulle prime rampe verso i Laghi di Cancano. Geoghehan si prende i 3” d’abbuono al traguardo volante dei -11km, mentre Dennis cede non appena inizia l’ascesa conclusiva: restano in testa il britannico e Hindley, che però non tira e non dà cambi nonostante abbia una grande chance di guadagnare minuti su Kelderman. Dietro si riprende Pello Bilbao, che guadagna secondi e si porta a 45” ai -5km: va su del suo passo Kelderman, che rimane intorno al minuto e mezzo di distacco, mentre Nibali viene ripreso dal gruppo-Almeida scivolando a 4’30”. Hindley e Geoghehan Hart si giocano la tappa negli ultimi 300m al 4%: vince Hindley, sfruttando la minor fatica sull’ascesa conclusiva. Terzo a 46” Pello Bilbao, che mangia quasi un minuto ai primi due: seguono Fuglsang (1’25”), Kelderman (2’18”), Konrad (4’06”) e il trio composto da Almeida, Nibali e Pernsteiner che chiude a 4’51”, con Masnada (4’55”) a un centinaio di metri. Wilco Kelderman è la nuova maglia rosa.

GIRO 2020: KELDERMAN IN ROSA… CON POLEMICHE, LA NUOVA CLASSIFICA

Nonostante il cedimento odierno e il nervosismo contro la Sunweb che ha “preferito” Hindley, forse anche perchè l’olandese ha già firmato con Bora per il 2021, Wilco Kelderman è la nuova maglia rosa, concludendo il lungo regno portoghese di Joao Almeida (15gg in testa): guida con 12” su Hindley e 15” su Geoghehan Hart, con Pello Bilbao quarto a 1’19”: seguono Almeida (2’16”), Fuglsang (3’59”), Konrad (5’40”), Nibali (5’47”), Masnada (6’46”) e Pernsteiner (7’23”). Domani giorno di riposo per i big: i 258km da Morbegno ad Asti sono completamente piatti e adatti ai velocisti. Sabato, invece, tappone di montagna: senza Izoard e Colle dell’Agnello, verrà affrontato tre volte il Sestriere da due versanti differenti. Lì si deciderà il Giro.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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