Tappa insidiosa a Losanna, nei 186.5km che portano il Tour de France in Svizzera: Pogacar tenta lo storico tris nello sprint a ranghi ridotti, ma deve arrendersi alla poderosa volata di Wout van Aert. Secondo successo per il belga, che ipoteca la maglia verde. 

TOUR DE FRANCE, 8A TAPPA: VAN AERT REGOLA I BIG A LOSANNA, POGACAR 3°

Non arriva lo storico tris per Tadej Pogacar, arriva invece il bis per Wout van Aert. Si può riassumere così l’ottava tappa del Tour de France, che si risolve in un iconico duello tra i big sulla rampa della Cote du Stade Olympique (4.8km al 4.6%, punte al 12%). Tappa insidiosa, quella che porta la Grande Boucle in Svizzera, nei 186.5km da Dole a Losanna: i corridori affrontano Cote du Marechet (2km al 5.7%), Cote des Rousses (6.7km al 5%) e Col de Petra Felix (2.4km al 5.6%), prima dell’ascesa finale. Sulla carta è una frazione da fughe ma, nonostante le fatiche della Super Planche des Belles Filles, il gruppo non si risparmia. E così, il terzetto di attaccanti non guadagna mai più di due minuti: Cattaneo (Quickstep), Wright (Bahrain) e Frison (Lotto-Soudal) conducono un’azione estremamente assennata, non dando gas subito e tenendosi delle energie residue per la seconda metà della tappa. È proprio al momento dell’ingresso in Svizzera che l’italiano, 19° nella generale a 3’58” da Pogacar, dà l’ordine di accelerare: Frison si rialza, il duo di superstiti cambia passo e torna a due minuti di margine. Il gruppo, tirato da UAE e Jumbo oltre che dalla BikeExchange, cambia però ritmo a sua volta e il vantaggio torna rapidamente sotto al minuto, arrivando a 35” all’inizio della salita della Cote du Stade Olympique: Cattaneo si rialza e Wright prosegue, ma viene ripreso nel tratto più duro (12%). E scatta così la volata dei big: Benjamin Thomas e Jungels provano a sorprendere tutti partendo lungo, ma Matthews e Pogacar partono in contropiede. Non hanno fatto i conti con l’inesorabile Wout van Aert, che con un’azione di rimessa svernicia i rivali e piazza il bis in questo Tour de France, precedendo l’australiano e la maglia gialla: piazzamenti per Kron, Bettiol (5°), Vlasov, Thomas, Vingegaard, Jungels e Pidcock, con Roglic 14°. Chiudono a 2’18” Froome e Pinot, protagonista di un episodio surreale che lo vede subire un pugno da un massaggiatore che stava rifornendo una formazione rivale e non l’ha visto arrivare, ma per entrambi le ambizioni di classifica erano già un lontano ricordo.

TOUR DE FRANCE: POGACAR ALLUNGA, WVA IPOTECA LA MAGLIA VERDE

Destini incrociati per Tadej Pogacar e Wout van Aert: lo sloveno allunga a 39” su Vingegaard e dà un altro squillo ai rivali sulla sua strepitosa condizione, il belga ipoteca di fatto la maglia verde. Dopo otto tappe ha già 264pti, poco meno del doppio di quelli di Jakobsen (149), con Pogacar terzo (128): i velocisti malediranno il giorno in cui WVA, che può sprintare nelle volate, vincere su traguardi da finisseur/a cronometro e fare la sua discreta figura in montagna, si è accorto di poter competere per la maglia verde. E si preparano a una giornata dura, nei 193km da Aigle a Chatel Les Portes du Soleil, una frazione ricca di GPM: dopo l’agevole Cote de Bellevue (4.4km al 4%), si sale verso Col de Mosses (13.4km al 4.1%) e Col de la Croix (8.1km al 7.6%) prima del Pas de Morgines (15.4km al 6.1%), a cui seguiranno una discesa e la salitella finale verso i 1.297m dell’arrivo.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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