Undici medaglie per l’Italia negli Europei di ciclismo su pista, che si sono conclusi stasera: svetta l’impresa di Viviani nell’eliminazione, vinta dopo gli Europei su strada. Senza Ganna, azzurri out dal podio nell’inseguimento. Paura per Paternoster. 

CICLISMO SU PISTA, EUROPEI: 11 MEDAGLIE PER L’ITALIA

Si sono conclusi quest’oggi gli Europei di ciclismo su pista, facenti parte della manifestazione multi-competizione di Monaco di Baviera. L’Italia conquista 11 medaglie: tre d’oro, cinque d’argento, tre di bronzo. Con una sontuosa impresa griffata Elia Viviani: a quattro ore dal 7° posto negli Europei in linea (domenica), l’azzurro ha infatti conquistato la corsa ad eliminazione con una prova tattica di rara intelligenza e qualità: strepitoso il suo allungo nel giri finali, che ha piegato anche il tedesco Heinrich. Vittoria anche per Rachele Barbieri nell’Omnium, con 174pti e un margine di tre lunghezze su Copponi. L’azzurra ha poi conquistato la madison, in tandem con Silvia Zanardi. Omnium d’argento, invece, per Simone Consonni che sostituiva proprio Viviani e chiude con 148pti: per lui solo due punti dall’oro di Donovan Grondin. Una delle ultime medaglie in ordine di tempo è quella di Matteo Bianchi nel km, mentre è doppio argento dall’inseguimento: la squadra femminile viene sconfitta di sei decimi dalla Germania, Davide Plebani viene nettamente battuto (tre secondi) da Heinrich. Seconda anche Silvia Zanardi nella corsa a punti: un giro guadagnato e la costanza in ogni sprint le valgono 53pti, ma Kopecky era inarrivabile coi suoi tre giri guadagnati e 85pti. Tre bronzi, infine, a completare il bottino: Manlio Moro e Vittoria Guazzini nell’inseguimento individuale, Miriam Vece nei 500m. Grande delusione dall’inseguimento a squadre maschile: l’assenza di Filippo Ganna ha fatto naufragare ciò che restava dei campioni olimpici, raggiunti dalla Danimarca e in tilt nel finale fino a scivolare fuori dalle semifinali. Paura, invece, per Letizia Paternoster nello scratch: una tremenda caduta, che ha visto varie atlete cadere addosso all’azzurra, l’ha messa ko con una forte commozione cerebrale e il rischio (scongiurato) di fratture. Letizia, che non ricorda niente dell’accaduto, ora si riprenderà con calma in vista dei Mondiali.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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