(Foto di copertina: profilo Facebook ufficiale FIBS)

L’Italia del Baseball esce a testa altissima dal World Classic 2023, nonostante la sconfitta di oggi, infatti, i ragazzi di Mister Mike Piazza hanno dimostrato a tutti il netto miglioramento del movimento azzurro, per di più messo in campo nella competizione più importante in assoluto. Ma andiamo con ordine.

La compagine azzurra ha iniziato il suo torneo contro Cuba, riuscendo a portare a casa una netta vittoria per 6-3. L’ottimo esordio, però, era parso un fuoco di paglia, alla luce delle due successive sconfitte patite nel girone con Taipei, padrona di casa, e con Panama. Proprio quest’ultima prestazione, benché conclusasi con un passivo di solo due punti a zero, aveva lasciato alcuni dubbi sulla capacità del roster azzurro di gestire adeguatamente l’intero match.

Si è così giunti alla partita da dentro o fuori con i Paesi Bassi, nella quale i ragazzi di Mike Piazza hanno sfoderato una prestazione solida, di alto livello, a tratti stupefacente, riuscendo così a regolare la compagine avversaria con un netto 7-1. L’Italia ha così chiuso il proprio girone con 2 vittorie e altrettante sconfitte, riuscendo nell’impresa di qualificarsi ai quarti di finale del torneo, in virtù del secondo posto nel proprio raggruppamento, dietro alla sola Cuba e davanti a tutte le altre squadre affrontate. Questo successo, inoltre, ha avuto duplice valenza positiva, in quanto ha portato la nazionale azzurra all’automatica conquista del pass per il  World Classic 2026. 

Così facendo il team di Piazza si è guadagnato un accesso ai quarti di finale nella competizione che mancava da ben dieci anni. La partita con i nipponici ha rappresentato per l’Italia, già dalla vigilia, un momento storico, per diversi motivi. Innanzitutto per la possibilità di affrontare i nipponici ne Tokyo Dome, vero totem del Baseball del Sol Levante, teatro in passato di alcune partite della lega statunitense.

La partita, poi, ha regalato diverse emozioni, molte delle quali regalate dalla stella Shohei Ohtani, universalmente riconosciuto come il miglior giocatore in circolazione, soprattutto per l’innata e sublime capacità di destreggiarsi abilmente sia nella battuta che nel lancio. L’Italia, da parte sua, ha tenuto botta nel primo inning con Ryan Castellani sugli scudi, per poi cedere nel terzo inning, con ben 4 punti messi a referto. Tra questi si è segnalato il punto esclamativo per il Giappone con il fuoricampo finale di Kazuma Okamoto, vera e propria pietra tombale, dall’altra parte, per le residue speranze azzurre di rimonta. Il Giappone ha così trionfato per 9-3, regalandosi la semifinale con la vincente di Messico e Porto Rico, gara che si disputerà nella notte italiana.

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