All’indomani del doppio Super G di Coppa del Mondo di sci alpino, disputatosi a Sant Anton, abbiamo intervistato l’azzurra Nadia Delago, vincitrice della medaglia di bronzo nella discesa libera di Pechino 2022.
Che sensazioni porti a casa dopo i due Super G di Sant Anton?
E’ stato un fine settimana difficile, indubbiamente, anche se so che in Super G faccio più fatica. Nella gara di sabato ho preso un sasso alla terza porta, e subito ho capito che c’era qualche impedimento, ed è per questo che mi sono fermata. Ieri, invece, ero un po’ meno convinta, non avevo buone sensazioni. Ho sbagliato alla sesta porta, ho inforcato male e sono uscita larga.
Quanto saranno importanti le settimane che portano ai Mondiali di sci alpino di Courchevel e Méribel?
Le prossime settimane saranno molto importanti, anche perché al momento non sono in fiducia. Gli allenamenti che ho condotto a San Pellegrino sono andati bene, e ovviamente spero di trovare buone sensazioni a Cortina. Voglio ritrovare nuovamente un buon feeling sulla neve.
Quanto è importante il sostegno delle Fiamme Oro?
Il loro sostegno è fondamentale, è molto importante. E’ una fortuna per l’atleta poter contare su un Gruppo del genere che ci sostiene sempre. Io sono entrata in squadra nelle Fiamme Oro e da quel momento sono sempre stata con loro. Decisivo è il loro apporto anche quando non si è più in squadra, in quanto abbiamo la possibilità di continuare ad allenarci.
Qual è la prima immagine che ti viene in mente se dico Pechino 2022?
In realtà ho due immagini, l’abbraccio con mia sorella al traguardo e, dopo, quando mi hanno consegnato la medaglia sul podio.
Com’è stato l’adattamento ad una bolla olimpica come quella di Pechino 2022?
Molto difficile, soprattutto perché dovevamo stare attenti e quindi avevamo da gestire a livello mentale anche questo pensiero, che comunque è in più rispetto a tutto quello cui già dobbiamo badare. Un po’ ti pesa, anche se per tutte le atlete e gli atleti la situazione era quella. E’ stato poi un peccato non poter avere i famigliari alle gare, speriamo che non ricapiti più. Per quanto riguarda lo staff tecnico, invece, abbiamo potuto contare sul fatto che fosse presente a Pechino al completo, senza alcuna defezione. L’altra cosa positiva è che nessuno di noi ha contratto il Covid durante tutta l’Olimpiade.
La medaglia olimpica port più consapevolezza in sé stessi o, magari, un po’ inconsciamente, fa aumentare il carico di pressione da affrontare?
Io non ho sentito nessuna pressione. La medaglia conquistata a Pechino, poi, era inaspettata. E’ bello vedere che sono stata premiata per una attività, lo sci, che ha caratterizzato la mia vita fin da piccola e che la caratterizza tuttora. Essere premiata per una cosa per la quale si lavora tanto è bellissimo. Poi, ovviamente, c’è soddisfazione anche per tutte le persone che in questi anni sono sempre stati al mio fianco e che mi hanno sempre aiutata.
Hai esordito in Coppa del Mondo nel 2019, da allora qual è stata la tua miglior gara nella competizione?
In assoluto, al di là della Coppa del Mondo, la gara di Pechino. In Coppa invece ricordo con piacere un quarto posto ad Altenmarkt ed un quinto posto a Garmisch, in Germania.
Qual è la tua specialità preferita nello sci e in quale vuoi migliorare?
La mia specialità preferita è la discesa libera, dove ci sono poche curve e tanta velocità. Devo invece migliorare nel Super G, dove occorrono alcuni accorgimenti per disputare delle belle prove.
Nello sci che cosa ti accomuna a tua sorella Nicol e che cosa, invece, vi differenzia?
Tutte e due siamo molto scorrevoli e, per questo, facciamo della scorrevolezza un nostro punto di forza. Nicol si differenzia da me nella diversa determinazione che applica quando una sciata va male e vuole riprovare diverse volte.
Quali sono le tue aspettative per il futuro?
Spero di trovare il feeling giusto nelle prossime gare che mi aspettano all’orizzonte, a partire da quelle di Cortina di questo fine settimana. Ritrovare il feeling, inoltre, mi permetterebbe di divertirmi di nuovo. In questo momento non sto andando bene e devo lavorare per migliorare.