Silvia Bertagna, l’intervista alla vincitrice della Coppa del Mondo di freestyle 2018 nella disciplina del big air. Dopo i gravi problemi al ginocchio e la mancata partecipazione alle Olimpiadi invernali, arriva il riscatto per l’atleta italiana.
fonte immagine: fisi.org
Meno di un mese fa, il 24 marzo, Silvia Bertagna si è classificata seconda nell’ultima tappa di big air della Coppa del Mondo di freestyle 2018 a Quebéc. Il sesto podio della sua carriera nella competizione l’ha fatta arrivare in cima alla classifica generale della Coppa di specialità, decretandone la vittoria. Un successo che vale molto per il freestyle italiano e per lei, reduce da una stagione dura. Di seguito, la nostra intervista completa all’atleta.
SILVIA BERTAGNA, L’INTERVISTA COMPLETA
Quali sono le tue considerazioni sulla gara della tappa di Quebec City?
“È stata una gara molto particolare, con il salto incastrato in mezzo alle autostrade: una location fuori dal comune, ma molto suggestiva. Mi sono trovata molto bene sulla struttura fin da subito e sentivo di poter fare una bella gara. E alla fine è andata molto bene.”
Che emozioni hai provato con la vittoria finale?
“Sapevo di poter arrivare seconda o terza in classifica generale, ma non avrei mai pensato alla vittoria. Quando a fine gara mi hanno dato il pettorale giallo del leader credevo si fossero sbagliati, per cui la felicità del momento è stata enorme.”
Come hai vissuto il percorso che ti ha portato a sollevare la Coppa?
“È stata una stagione molto difficile e frustrante per me. Tornavo da un secondo infortunio al ginocchio e ho dato il massimo per riprendermi il più velocemente possibile e potermi qualificare alle Olimpiadi, cosa che poi non è accaduta. Ho faticato tutta la stagione a trovare la forma fisica perfetta e ho combattuto molto con me stessa e con i problemi al ginocchio durante tutto l’inverno.”
Dopo la mancata partecipazione ai Giochi Olimpici di PyeongChang, la vittoria in Coppa del Mondo ha avuto un valore ed un significato ancora più grandi per te?
“Non partecipare ai Giochi è stata una grande delusione: era quello il mio grande obiettivo negli ultimi due anni, ed anche il motivo per cui ho combattuto anche dopo il secondo infortunio allo stesso ginocchio. La vittoria della Coppa di specialità a fine stagione è stata per me il premio per non aver mai mollato e per aver tenuto duro anche nei momenti difficili.”
Dopo questo traguardo, cosa ti aspetti per il futuro?
“L’obiettivo primario è sistemare del tutto i problemi al ginocchio che ho trascinato con me per tutta la stagione, poi si vedrà. L’anno prossimo ci saranno i Campionati Mondiali, in cui non ho ancora vinto una medaglia: potrebbe succedere, mai dire mai!”
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