Al via la Coppa del Mondo 2018 di arrampicata sportiva, di scena a Meiringen e Mosca. Azzurri che si contraddistinguono nello speed, mentre faticano moltissimo nel boulder. Il resoconto delle prime due tappe.

Gabriele Moroni (fonte: up-climbing.com)

COPPA DEL MONDO 2018: PRIMA TAPPA AMARA

Per via del suo status di nuovo sport olimpico, che esordirà alle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’arrampicata sportiva sta attirando i riflettori del mondo sportivo, curioso di conoscere questa nuova disciplina. Si inserisce perciò perfettamente in questo contesto la Coppa del Mondo 2018 di arrampicata, che aiuterà a conoscere i nomi più interessanti di questo sport.

Nonostante un’ottima tradizione (l’Italia è stato uno dei principali promotori dell’arrampicata sportiva), gli Azzurri hanno faticato non poco all’esordio di questa CdM, di scena a Meiringen. Il motivo principale è la specialità in cui si è gareggiato in Svizzera, il boulder, non nelle corde della nostra Nazionale. Ad aggiungerci il carico, un Gabriele Moroni particolarmente sottotono, nonostante sia il nostro atleta più gettonato nella disciplina: con il suo 27° posto è stato comunque il secondo migliore degli Azzurri, dietro a Michael Piccolruaz, 20° e unico dei nostri ad approdare almeno in semifinale. Sotto la quarantesima piazza tutti gli altri compagni di Nazionale (Riccardo Piazza 43°, Marcello Bombardi 51°, Stefan Scarperi 65°, Andrea Zanone 68° e Filip Schenk 73°).
Discorso simile per le nostre atlete: l’unica ad accedere alle semifinali è stata Giorgia Tesio, chiudendo al 19° posto. Risultati anonimi per le altre (Andrea Ebner 43°, Giulia Medici 57°, Martina Zanetti 71° e Asja Gollo 85°).

MOSCA, L’ITALIA S’È DESTA! LA RISCOSSA PASSA PER LO SPEED

Decisamente migliori i risultati ottenuti in terra russa, dove al boulder si è affiancata anche la prova di speed, decisamente più congeniale alle caratteristiche dei nostri atleti. Sono ben tre infatti gli Azzurri nei migliori dieci, con risultati che potevano essere ancora migliori se una falsa partenza non avesse portato alla squalifica di Leonardo Gontero ai quarti di finale (ottavo posto per lui). Quarti di finale anche per Ludovico Fossali, che conclude con un’ottima sesta piazza, mentre a chiudere la top ten troviamo Alessandro Santoni. Qualifiche fatali invece per Gian Luca Zodda (29°) e Filip Schenk (solo 51°).
Anche il boulder ci regala qualche soddisfazione a Mosca, con un Moroni decisamente più in forma e che ci regala uno splendido sesto posto.

Continuano invece le difficoltà per il comparto femminile, sia nello speed che nel boulder: nella prima specialità, Elisabetta Della Brida e Andrea Ebner finiscono sotto al 60° posto. Quest’ultima delude anche nel boulder, precedendo al 51° posto Martina Zanetti (59°).

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Giornalista in erba, sono un appassionato di sport, con un occhio di riguardo per il calcio (banale!) e la boxe.

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