La prima settimana delle Olimpiadi si chiude, per l’Italia, con 22 medaglie. A quelle già ottenute si aggiungono l’oro del doppio Errani-Paolini, l’argento del fioretto a squadre e l’argento di Gregorio Paltrinieri nei 1.500m. Il racconto della giornata, che ha visto Jacobs mancare il podio.

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Marcell Jacobs (FIDAL)

L’ITALIA SALE A SETTE ORI: LO STREPITOSO SUCCESSO DI ERRANI E PAOLINI

Tanta concentrazione sul campo, quanta spensieratezza fuori. Le immagini di Sara Errani e Jasmine Paolini che si concedono una pedalata notturna per Parigi hanno fatto il giro dell’Italia. Il tutto a poche ore dalla prima finale per l’oro dell’Italia del tennis, che ha avuto un esito decisamente positivo. E dire che tutto era iniziato male per le azzurre, opposte alle russe (ufficialmente “Atlete Internazionali Neutrali”) Shnaider e Andreeva. Un primo set mal giocato era valso il 6-2 che sembrava mettere tutto in bilico. Errani e Paolini sono però state bravissime a resettarsi mentalmente e conquistare una vittoria meritata e attesa. Nel secondo set è arrivato il 6-1 che ha pareggiato i conti, poi lo scatto immediato nel super-tiebreak: 7-3 per chiudere, in seguito, sul 10-7. Primo oro italiano dal tennis, settimo complessivo a Parigi 2024.

FIORETTO D’ARGENTO. E ANCHE L’INTRAMONTABILE GREG

La seconda medaglia di giornata è arrivata dai 1.500sl, dove Gregorio Paltrinieri ha conquistato una medaglia straordinaria. In lotta per il successo sin dai primissimi metri, l’azzurro aveva fatto sfogare Finke nella parte iniziale per poi alzare il ritmo e provare ad avvicinarsi. Purtroppo per Greg lo svantaggio non è mai sceso sotto i sei decimi, non consentendogli dunque di avere mai una reale chance per l’oro. Una gara epica, con entrambi gli atleti ampiamente sotto il record del mondo, ha avuto l’epilogo che l’Italia temeva. Gregorio Paltrinieri ha ceduto allo sprint del rivale negli ultimi 200m, andando a classificarsi secondo. Finke, invece, ha demolito il record del mondo dei 1.500sl e ha cancellato il controverso Sun Yang dai libri di storia: 14.30.71 il suo tempo, con Greg d’argento con 14.34.55. Così facendo, Paltrinieri è diventato il più vincente di sempre nella storia del nuoto italiano alle Olimpiadi: cinque medaglie, nessuno come lui. Serata storica nel nuoto, con la quinta medaglia di Marchand (bronzo nella 4x100mx) e l’oro della Cina. 

Il fioretto, invece, ha replicato in tutto e per tutto la prova al femminile. Dopo aver faticato nei quarti contro la Polonia, che ha sognato a lungo l’impresa, gli azzurri sono stati perfetti contro gli Stati Uniti nelle semifinali. Da qui è nata la finalissima contro il Giappone, che ha vissuto tre momenti diversi. Un iniziale dominio rivale, ribaltato dagli assalti di Marini e Bianchi: l’Italia si è portata avanti sul 20-18 e sul 25-23, ma non ha saputo dare continuità. Il Giappone, di contro, è stato ingiocabile nella seconda metà di gara. Il momento decisivo è arrivato sul 35-34 per i nipponici, dopo l’assalto portato a termine da uno stoico Guillaume Bianchi nonostante un problema alla mano. Macchi era ko per un infortunio al braccio (da valutare), quindi Cerioni ha inserito Foconi contro la riserva Nagano: 5-0 giapponese e oro indirizzato. L’Italia ha conquistato così la 22a medaglia, perdendo 45-36: siamo a sette d’oro, dieci d’argento e cinque di bronzo.

IL CUORE DI MARCELL JACOBS: QUINTO NEI 100m COL SEASON BEST. MA TAMBERI SPAVENTA

Nel giorno del debutto di Lollo Simonelli e Mattia Furlani, qualificati alle semifinali di 110hs e salto in lungo, l’Italia aveva gli occhi puntati su Marcell Jacobs. Il campione olimpico dei 100m era sotto pressione dopo una batteria non esaltante, e ha saputo rialzarsi. Dopo essersi qualificato alla finalissima tramite il primo tempo di ripescaggio (9.92), l’azzurro ha sbagliato solo la partenza. Il suo crono di 9.85 è il migliore stagionale e solo per quattro centesimi non è valso le medaglie. L’oro è andato a Noah Lyles, che ha battuto al fotofinish il giamaicano Thompson, con Kerley di bronzo. Un oro deciso per soli cinque millesimi, in una gara tiratissima, nella quale Jacobs ha fatto il possibile dopo un triennio da incubo. Il cambio d’allenatore, i problemi fisici e una condizione tutt’altro che al 100% non gli hanno impedito di riportare l’Italia in finale e sfiorare il podio con cuore ed orgoglio. Una medaglia che non è arrivata, in una gara da applausi che ha chiuso zoppicando: si temeva qualcosa di serio, pare siano solo crampi. Per il resto, pioggia di azzurri nei ripescaggi: Kaddari e Bongiorni nei 200m, il trio dei 400hs (Folorunso, Muraro, Sartori), Re (400m, con Sito in semi). Out nelle semi dei 100 Chituru Ali, out anche Meslek e Riva nei 1.500: in finale solo Arese e Fantini, nel martello femminile.

STECCA IL TIRO A VOLO, BEFFA PER ALICE D’AMATO: GLI ALTRI RISULTATI
Prosegue l’incubo del tiro a volo che, com’era preventivato dopo la prima parte delle qualificazioni, non porta nessuno nella finale dello skeet femminile: 15a Bacosi (118/125) e 16a Bartolomei (117). Out nei quarti Nespoli, sfortunato a pescare il sudcoreano Lee Woo-Seok (poi bronzo) e commettere un paio d’errori fatali. L’azzurro va sul 2-0, resiste nei successivi due set e poi ne perde due di fila contro un maestro nel piazzare dieci: 6-4 e niente difesa dell’argento di Tokyo. Sfortunatissima anche Alice D’Amato, che prosegue la sua lotta coi millesimi. Dopo i 132 dell’all-around, questa volta l’azzurra disputa un ottimo esercizio alle parallele e chiude quinta per un soffio: 14.733 punti contro i 14.800 del bronzo di Sunisa Lee, dunque soli 67 millesimi dalle medaglie. L’oro va alla strepitosa algerina Kaylia Nemour con 15.700. 
 
A secco il ciclismo femminile, con Longo Borghini nona nella gara vinta da Faulkner (Usa) su Vos e Kopecky, mentre arrivano ottime notizie dal kayak: Giovanni De Gennaro e Stefanie Horn volano ai quarti di finale del cross, col primo che sogna un’altra medaglia. Out invece Bertoncelli. Successi per la pallavolo femminile, che batte 3-0 la Turchia e vince il suo girone, e per il Setterosa: le azzurre chiudono addirittura terze, approfittando del tonfo della Francia (out). Fuori dai giochi, invece, Menegatti/Gottardi nel beach volley: la loro corsa si interrompe negli ottavi. Solo un piazzamento per Manassero (18°) e Migliozzi (22°) nel golf: l’oro va allo statunitense Scheffler.  Si qualifica alla finale Spinella nella pistola automatica da 25m (5°), poi ecco le ottime notizie dalla vela. Tita/Banti volano nel Nacra 17: cinque vittorie in sei gare e vetta incontrastata. Nono Lorenzo Brando Chiavarini (ILCA 7) dopo otto regate, mentre sono quarta e quinta rispettivamente Chiara Benini Floriani (ILCA 6) e Maggie Eileen Pescetto (kite). Note negative il duo Berta/Festo, 14° nel 470 misto, e Pianosi 11° nel kite maschile. A domani per nuove emozioni.
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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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