Dopo una qualificazione difficile, della quale lui stesso si era detto poco soddisfatto, Gianmarco Tamberi trova una finale semplicemente strepitosa: l’azzurro trova ciò che aveva perso a Rio 2016, ed è oro nel salto in alto dopo una finalissima entusiasmante!

Gianmarco Tamberi
Gianmarco Tamberi (FONTE: http://www.fidal.it/content/)

OLIMPIADI TOKYO 2020, ATLETICA: ORO PER GIANMARCO TAMBERI NEL SALTO IN ALTO!

Le Olimpiadi danno, le Olimpiadi tolgono. Cinque anni fa Gianmarco Tamberi era il più forte del mondo, con un 2.39 appena saltato (record italiano) e una condizione strepitosa: la sua half-shave era diventata un brand, le sue prestazioni entusiasmanti. Poi, ecco l’impronosticabile: rottura dei legamenti della caviglia tentando 2.41m in Diamond League, e addio Olimpiadi, addio a Rio 2016. Tamberi si ritrova a commentare quei Giochi per la RAI, e intanto ricostruisce la sua condizione e la sua carriera: oro indoor negli Europei di Glasgow 2019, argento indoor a Torun quest’anno alle spalle di Nedasekau e personale outdoor di 2.33m.

Le sue Olimpiadi di Tokyo 2020 non iniziano benissimo: Gimbo si qualifica con 2.28, ma trova anche un errore e non si piace. “Spero che vi abbiano fatto vedere qualche salto di qualificazione, perchè in gara sono stato terrificante”, dirà. Ma la finale è tutt’altra cosa, ed è un trionfo: 2.19 passato con venti cm di margine, passaggi agevoli a 2.23, 2.27 e 2.30m. Gli altri sbagliano, ma Gianmarco Tamberi prosegue appaiato a Barshim senza sporcature: 2.33m e 2.35m sono un trionfo. E ai 2.37m arriva il momento della verità, perchè il qatariota e il folle bielorusso Nedasekau (errore a 2.19 e a 2.35) lo saltano alla prima prova: Tamberi ha tutta la pressione addosso, ma trova il salto più bello della serata con ampio margine. Tamberi e Barshim in testa a 2.37m senza errori, Nedasekau subito dietro e bronzo virtuale: sbagliano gli altri tre e passano la misura. E si va a 2.39m, dove sbagliano tutti alla prima e alla seconda: restano in gara solo Barshim, Tamberi e Nedasekau. Nedasekau sbaglia, e anche Gimbo e Barshim trovano il terzo errore. A questo punto ci sono due scenari: Barshim e Tamberi possono decidere di dividersi l’oro, oppure andare allo spareggio.

Optano per la prima. Doppio oro nel salto in alto, con Tamberi e Barshim sul tetto del mondo: l’Italia torna sul podio dell’atletica dopo nove anni (Fabrizio Donato, bronzo nel triplo a Londra 2012), e conquista il terzo oro. Gimbo festeggia il suo oro in lacrime e urlando sulla pista dell’Olympic Stadium di Tokyo, agitando il gesso indossato a Rio. 26a medaglia per l’Italia: tre ori, otto argenti, 15 bronzi. E ora sotto con Jacobs.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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