Gli Europei di ciclismo su pista di Grenchen (Svizzera) sorridono all’Italia, che nonostante l’assenza di Ganna e di altri big conclude con quattro medaglie: spicca l’oro di Jonathan Milan, sontuoso nell’inseguimento individuale.

CICLISMO SU PISTA, EUROPEI: QUATTRO MEDAGLIE PER L’ITALIA, SUPER-ORO DI MILAN

Nonostante l’assenza di Filippo Ganna e di un paio di altri big, l’Italia ottiene ottimi risultati negli Europei di ciclismo su pista disputati a Grenchen (Svizzera), antipasto dei Mondiali che si disputeranno dal 20 al 24 ottobre al velodromo di Roubaix. Gli azzurri portano infatti a casa quattro medaglie: un oro, due argenti e un bronzo. La medaglia più luccicante, ovviamente, è l’oro di Jonathan Milan nell’inseguimento individuale maschile: una disciplina che l’Italia vince costantemente a livello mondiale con Filippo Ganna, e che ora ci vede vincere anche a livello europeo col 21enne di Buja, già quarto nell’ultimo Mondiale. Milan ha dominato la prova, raggiungendo il russo Gonov al terzo km e concludendo l’inseguimento, con annesso endorsement di Ganna: “Devo sbrigarmi a fare il record mondiale, altrimenti saranno dolori. Alla sua età non facevo questi tempi”. Medaglie d’argento, invece, per Letizia Paternoster nella prova ad eliminazione vinta dalla francese Fortin e per l‘inseguimento a squadre femminile: grande prova delle azzurre (Alzini, Barbieri, Fidanza, Zanardi), che si sono viste sconfiggere nettamente dalla Germania, che ci ha preceduto di sette secondi. Quarta ed ultima medaglia, invece, dall’Omnium femminile: il bronzo conquistato da Rachele Barbieri. Un’ottima rassegna per l’Italia, che nonostante le assenze di chi doveva concludere la stagione e/o prepararsi per i Mondiali e l’assenza di stimoli dopo la stagione olimpica, ha conquistato medaglie importanti. L’anno scorso erano state 14 e non 4, ma in un Europeo profondamente diverso.

CICLISMO SU PISTA, EUROPEI: LE ALTRE GARE

Gli Europei di Grenchen si sono conclusi ieri con le due madison. L’Italia puntava molto sulla coppia al maschile, composta da Elia Viviani e Michele Scartezzini: Viviani ha disputato solo l’americana, visto che era in gara fino a giovedì su strada, ma il duo non è riuscito ad andare oltre il quarto posto nella gara vinta dall’Olanda. Hanno chiuso seste, invece, Fidanza e Barbieri nella prova femminile: vittoria alle britanniche. Nessuna medaglia neanche dall’inseguimento a squadre maschile, oro olimpico di Tokyo 2020: l’Italia ha dovuto cambiare formazione, schierando Bertazzo, Lamon, Milan e Scartezzini, ed è stata sconfitta di 144 millesimi dalla Danimarca nel primo turno. La finalina per il bronzo è poi sfumata, perchè Germania e Gran Bretagna hanno migliorato il tempo degli azzurri, che puntano tutto sui Mondiali e avranno Ganna a spostare gli equilibri. Quinto posto, invece, per l’oro uscente Martina Fidanza nello scratch: una prova vinta dalla britannica Archibald sulla solita Fortin. Si è concluso con un quarto posto e la sconfitta nella finalina, invece, l’inseguimento individuale femminile per Martina Alzini: oro per Brennauer in 3.19.548, argento alla francese Borras e bronzo alla tedesca Kroger, che ha ripreso l’azzurra e ha concluso la gara. Tanti piazzamenti per l’Italia: Miriam Vece è arrivata 5a nei 500m, Francesco Lamon 6° nell’Omnium nonostante una grande corsa a punti e Silvia Zanardi 5a nella corsa a punti femminile. Km da fermo amaro per Davide Boscaro: il 21enne ha disputato delle ottime qualificazioni, salvo poi chiudere settimo a quasi tre secondi dall’olandese Hoogland. Nono, invece, Stefano Moro nell’eliminazione maschile. Out subito gli italiani del keirin: Elena Bissolati è stata subito eliminata, così come Davide Boscaro e Mattia Bianchi al maschile. Solo un 12° posto, infine, per Matteo Donegà nella corsa a punti: l’argento uscente ha chiuso a -20pti, con una prova sottotono nella gara dominata dal francese Benjamin Thomas. Era difficile confermare lo storico Europeo bulgaro, ma l’Italia chiude con un’ottima rassegna e qualche rimpianto.

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Marco Corradi
31 anni, un tesserino da pubblicista e una laurea specialistica in Lettere Moderne. Il calcio è la mia malattia, gli altri sport una passione che ho deciso di coltivare diventando uno degli Azzurri di Gloria. Collaboro con AlaNews e l'Interista

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