Dopo il sostanziale riposo nella frazione di San Daniele del Friuli, con Joao Almeida che ha guadagnato 2”, ci si attende molto dalla 17a tappa del Giro d’Italia: la corsa arriverà a Madonna di Campiglio dopo un autentico tappone dolomitico. Stravolgimenti in vista?
GIRO 2020, 17A TAPPA: O’CONNOR VINCE DALLA FUGA, I BIG NON SI MUOVONO
San Daniele del Friuli ci ha visto assistere al successo di Tratnik dalla fuga, e alla piccola prova di forza di Joao Almeida, che ha riguadagnato 2”. Oggi, però, lo scenario è completamente diverso, perchè il Giro 2020 ci regala un autentico tappone dolomitico da “bollino rosso” per big e uomini di classifica: 203km da Bassano a Madonna di Campiglio, che potrebbero dare i primi scossoni in classifica. I corridori affrontano Forcella Valbona (21km al 6.6%), Monte Bondone (20km al 6.8%, punte al 15%), Passo Durone (10.4km al 6%) e Madonna di Campiglio, coi suoi 12.5km al 6% medio e punte al 9% (ultimi 2km pianeggianti). Dopo le classiche scaramucce, si forma una fuga con 22 elementi: Caicedo, Guerreiro e Kangert (EF), Bouchard (Ag2r), Bais (Androni), Rodriguez (Astana), Armée e Vanhoucke (Lotto-Soudal), Pernsteiner (Bahrain), Zakarin e De la Parte (CCC), Jesper Hansen (Cofidis), Carretero, Villella, Cataldo e Sepulveda (Movistar), Frankiny (FdJ), Meintjes, Gebreigzabhier e O’Connor (NTT), Dennis (INEOS), Ulissi (UAE). Molto interessante l’attacco di Pernsteiner, che si trova a 9’53” dalla maglia rosa e potrebbe rientrare in classifica. Il gruppo, dopo una prima fase dal ritmo elevato cercando di effettuare un ventaglio, rallenta sui primi GPM (vinti da Guerreiro, che si avvicina a Visconti): il Bondone e Passo Durone vengono effettuati a ritmo blando dal plotone tirato dalla Quickstep (con Keisse e Ballerini), lasciando oltre 8 minuti ai fuggitivi.
Proprio il Durone screma la fuga: restano in testa Cataldo (ripreso dopo aver tentato una sortita), Zakarin, Carretero, Dennis, O’Connor, Vanhoucke, Gebreigzabhier, De Gendt, Pernsteiner e Villella, che rientra dopo un inseguimento. Nel tratto in discesa/falsopiano verso l’ascesa di Madonna di Campiglio, rientrano Bouchard, Rodriguez, Hansen, Frankiny e De la Parte: 15 corridori in testa, e corpose scaramucce tra Dennis e De Gendt, che lavora duramente per vincere la tappa. Nei primi km verso Madonna di Campiglio, De Gendt lavora per Vanhoucke, che poi gli dà il via libera per scattare: non smuovono le acque il tentativo suo e di Dennis, mentre è decisivo quello di O’Connor, che stacca tutti. L’australiano viene inseguito da Pernsteiner, che resta fisso a 24”, col gruppo sui 5’20” di distacco: tirano per qualche km i Sunweb, che abbozzano uno scatto con Hindley e Kelderman dopo una discussione con Almeida, che invitava a “congelare” la corsa. Poi tocca a Masnada tirare per la maglia rosa, anestetizzando una tappa che non regala emozioni: nel gruppetto dei big restano in 11/12, tra cui non c’è McNulty che crolla ed esce di classifica. Vince senza patemi d’animo Ben O’Connor, che riscatta la sconfitta di ieri e precede di 30” Pernsteiner: terzo De Gendt, che arriva a 1’07” regolando Zakarin. Il gruppo maglia rosa arriva a 5’10”, preceduto dai residui “vagoni” della fuga e coi primi 11 della generale tutti insieme. Joao Almeida si difende, mostrando però molto nervosismo: domani vivrà la prova più difficile.
GIRO 2020: NESSUN MOVIMENTO IN CLASSIFICA. DOMANI LO STELVIO
Nessuno sconvolgimento in classifica, con la sola uscita di scena di McNulty. Joao Almeida guida con 17” su Kelderman e 2’58” su Hindley: seguono Geoghehan (2’59”), Pello Bilbao (3’12”), Majka (3’20”), Nibali (3’31”), Pozzovivo (3’52”), Konrad (4’11”), Masnada (4’24”) che chiude la top-10. Recupera molte posizioni Pernsteiner, che è ora 11° a 5’06”, precedendo Fuglsang (5’09”). Domani il Giro 2020 vivrà la tappa decisiva, quella che potrebbe tagliar fuori molti big da ogni discorso sul podio e la vittoria finale. 207km da Pinzolo ai 1945m dei Laghi di Cancano, con tante salite (5400m di dislivello) e un clima invernale. Si parte col Passo Campo Carlo Magno (15km al 6%, punte dell’8%), per poi proseguire con l’edito Hofmahdjoch/Passo Castrin nella Val d’Ultimo (7.5km al 9.3%) e con lo Stelvio, affrontato dal versante più duro e confermato dopo tutti i dubbi riguardo alle condizioni climatiche: temperature di 3/4° attendono i corridori, insieme a 25km di ascesa al 7.5% di cui metà oltre i 2000m che potrebbero tagliare il fiato ai big. Dopo una lunghissima discesa, l’ascesa finale verso i Laghi di Cancano con le famose “scale di Fraele” e i loro 21 tornanti: 9km al 7%, con un finale in lieve discesa prima degli ultimi 500m al 3.5%. Ci si attendono enormi stravolgimenti. Aggiornamento su sabato: il Colle dell’Agnello è tuttora in bilico, è saltato l’Izoard per le limitazioni francesi, che impediranno il passaggio a Briançon.
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