Dopo il giorno di riposo, il Giro d’Italia riprende con un’insidiosa cronometro: 39km di saliscendi da Foligno a Montefalco, con tanto di salita finale. Riuscirà Nairo Quintana a tenere la maglia rosa, oppure la rimonta di Dumoulin&co. diventerà realtà? Ecco il film della tappa.
GIRO D’ITALIA, 10a TAPPA: DUMOULIN STRACCIA LA CONCORRENZA E VOLA IN ROSA
Una frazione perentoria, un autentico attacco al potere ben riuscito: alla vigilia della cronometro che portava la corsa da Foligno a Montefalco dopo 39.8km vallonati (con tanto di salita da 5km), tutti quanti avevano indicato Tom Dumoulin come assoluto favorito per la vittoria di tappa, ma nessuno si sarebbe aspettato uno strapotere del genere. E invece l’olandese ha sbalordito tutti, dominando il percorso dal primo all’ultimo metro e rifilando più di un minuto ai diretti concorrenti per la classifica finale: al primo intermedio Dumoulin aveva 18” di vantaggio su Jungels, e il campione oranje a cronometro è andato in crescendo nei successivi parziali, portando il suo vantaggio a 36” alla seconda fotocellula e a 49” all’arrivo. Il secondo di giornata è Geraint Thomas, autore anch’egli di una cronometro che lo rilancia decisamente in classifica (il britannico del Team Sky aveva perso parecchio dopo la caduta sul Blockhaus, causata da una moto della polizia), con Bob Jungels a completare il podio della frazione arrivata a Montefalco: il lussemburghese chiude a 56” da Dumoulin, e strappa la maglia bianca al nostro Davide Formolo, ”deragliato” quest’oggi e arrivato a 4’04” dal vincitore di giornata. Ma la vera lezione, Dumoulin, la infligge ai rivali per la lotta diretta: tutti si aspettavano un suo guadagno in questa cronometro (il buon Tom è nella top-5 dei cronomen mondiali), ma non un vantaggio superiore ai due minuti rispetto a tutti i duellanti per il successo finale. Il migliore dei big è Nibali, che chiude 6° a 2’07” dal capitano della Sunweb, e guadagna qualche secondo su Mollema e Pinot: il primo perde una decina di secondi da Nibali, mentre Pinot è con Quintana (staccato di 2’53”) il peggiore dei più quotati, ed esce momentaneamente dal podio della classifica generale per due miseri secondi.
La cronometro umbra, che ripercorreva le strade tipiche del Sagrantino, vino locale, ridisegna così la generale di questo Giro d’Italia, che potrebbe subire qualche sussulto già domani, in quella tappa che va da Firenze a Bagno di Romagna ed è costruita appositamente per gli attacchi da lontano: l’attuale classifica vede Tom Dumoulin in testa con 2’23” su Quintana, 2’38” su Mollema e 2’40” su Pinot, che precede Nibali (5° a 2’47”) e il ritrovato Bob Jungels. Il lussemburghese rientra nelle zone alte della generale ed è a 3’56” dal leader, appena davanti al nostro Domenico Pozzovivo: la pulce lucana, che ha nella cronometro uno dei suoi talloni d’Achille, si trova infatti a 4’05’ da Dumoulin (con Zakarin a ridosso), ma tiene la top-10. Una top-10 che è chiusa da Steven Kruijswijk, autore di una crono decisamente incolore: l’olandese non è chiaramente ai livelli del 2016, e per il momento dista 5’19” da Dumoulin, un margine difficile da rimontare, vista anche la sua mezza crisi sul Blockhaus. Chi invece sembra essersi ripreso alla grande, e tenterà di infuocare questo Giro d’Italia numero 100, è Geraint Thomas: con lo splendido risultato odierno, il ciclista nato in Galles si piazza a ridosso della top-10 (11° a 5’33”), a tre minuti circa dal podio. Il distacco è ancora ampio, ma la prestazione nella cronometro fa sorridere il capitano del Team Sky, mentre chi non sorride è certamente Nairo Quintana.
GIRO D’ITALIA: MONTEFALCO ”CONDANNA” QUINTANA, NAIRO PERDE QUASI TRE MINUTI
”Se è in giornata, Quintana può anche perdere solo 45” in questa cronometro”: era stata questa la sentenza del direttore sportivo della Sunweb, la squadra di Dumoulin, alla vigilia della tappa odierna, nella quale i saliscendi e la salita conclusiva potevano anche giocare a favore del ciclista colombiano. E invece il folletto di Boyacá ha disputato una crono al di sotto di ogni previsione: al primo rilevamento Quintana distava già 48” da Dumoulin, e il suo passo non è assolutamente migliorato. Nonostante il terreno misto (una prova contro il tempo non totalmente piatta, come invece sarà la tappa finale del Giro), infatti, Nairo ha continuato a perdere circa cinque secondi al km dall’olandese, che ha beneficiato del tracollo della maglia rosa e scavato un importante solco in classifica: 2’53” il distacco finale per Quintana, 2’23” quello nella generale, che vede (lo ribadiamo) Dumoulin in rosa. Quintana grande deluso di giornata dunque, con un Giro tutto da ridisegnare (scatterà l’attacco collettivo a Dumoulin, visto il grande margine) già a partire da domani, e Oropa cerchiata di rosso per tentare il definitivo assalto alla maglia rosa: lì Quintana potrà guadagnare molto, e magari tentare di mettere in crisi un Dumoulin che è stato fortissimo sul Blockhaus, ma è tutto da verificare nella tremenda terza settimana di questo Giro (l’olandese non ha mai retto per un’intera corsa a tappe). Se Quintana è il grande deluso di giornata, Formolo lo accompagna degnamente: il talento della Cannondale-Drapac ha confermato le sue difficoltà a cronometro, perdendo oltre 4 minuti da Dumoulin e scivolando al 13° posto in classifica (staccato di 6’19”). Oltre alla top-10, l’azzurro ha perso anche la maglia bianca a scapito di Jungels: la classica giornata da dimenticare per lui, che precede nella generale Dario Cataldo, quarto azzurro nella top-20 (è 15° a 6’56”).
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