Matteo Trentin è campione d’Europa nella prova in linea di ciclismo su strada. Si è imposto battendo allo sprint l’olandese Van der Poel ed il belga Van Aert.

Il podio di Glasgow (fonte Eurosport)

TRENTIN-CIMOLAI, GIOCO DI SQUADRA

Freddo e pioggia avvolgono Glasgow. La corsa in linea che assegna il titolo europeo si rivolve in una volata a cinque. Due dei protagonisti sono italiani. Si tratta di Matteo Trentin e Davide Cimolai. Per entrambi la conquista del primato continentale risulterebbe una svolta notevole ed una sorta di premio per una carriera fatta di tanto lavoro per gli altri e meno acuti personali. Tuttavia, solo uno può vincere. Non resta che comprendere se gli azzurri decideranno di fare corsa autonoma o lavoreranno di squadra. Passano i chilometri e prevale la generosità. Davide si muove in avanscoperta ai meno 5. Una sortita che sgrana ulteriormente il gruppo e fa rifiatare il compagno, ponendolo nelle condizioni di non assumersi l’onere di inseguirlo. Cimolai insiste finché non si accorge di non poter trionfare. Allora si mette a disposizione del compagno ed amico. Si mette in prima posizione nel gruppetto, tiene alta la velocità e lancia la volata a Matteo. E Trentin non si fa pregare. Infila Van der Poel e Van Aert, li lascia sul posto, trionfa nettamente. E viene abbracciato dal connazionale, euforico come se il successo fosse il suo. Un modo meraviglioso per celebrare un trionfo storico.

LA PRIMA VOLTA DI CASSANI

Sì, si tratta di una vittoria storica per varie ragioni. L’Italia delle due ruote non conquistava un alloro in campo maschile da dieci anni, dalla giornata più bella della carriera di Alessandro Ballan. Dopo la sparata iridata di Varese, con Franco Ballerini in ammiraglia, gli azzurri avevano sfiorato grandi traguardi, mancando sempre l’appuntamento con il primato. Aveva provato ad invertire la rotta Paolo Bettini, successore dell’ex re del pavé alla guida della Nazionale. Un’esperienza infruttuosa e sfortunata, quella del Grillo. È toccato a Davide Cassani tentare di riportare l’Italia alla vittoria. La rincorsa del CT bolognese è passata attraverso cocenti delusioni, come il drammatico epilogo di Rio 2016, con la caduta di Nibali nel finale, quando l’oro sembrava a portata. È sembrato mancare sempre qualcosa agli azzurri, nonostante la condotta spesso impeccabile. Così è stato fino a ieri, quando la maledizione è stata spazzata via dalla pioggia benedetta proveniente dal cielo di Scozia. Che sia di buon auspicio in vista dei Mondiali ad Innsbruck?

Federico Mariani
Nato a Cremona il 31 maggio 1992, laureato in Lettere Moderne, presso l'Università di Pavia. Tra le mie passioni, ci sono sport e scrittura. Seguo in particolare ciclismo e pallavolo.

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