Dopo l’arrivo di Pomarance, che ha visto trionfare Julian Alaphilippe, la Tirreno-Adriatico vive la sua prima volata: i 226km odierni portano a Foligno, sarà sfida tra gli sprinter!
TIRRENO-ADRIATICO, 3A TAPPA: VIVIANI DOMINA LO SPRINT
Dopo la tappa movimentata con arrivo a Pomarance, che ha visto trionfare Julian Alaphilippe e regalato la maglia di leader ad Adam Yates, la Tirreno-Adriatico vivrà quest’oggi il suo primo sprint a ranghi compatti: i corridori arrivano dopo 226km a Foligno, e la frazione si chiuderà sicuramente con una volata che vedrà sfidarsi Elia Viviani, Fernando Gaviria e gli altri sprinter. La tappa odierna viene inizialmente scandita da una fuga a sei: Alexander Cataford (Israel), Stepan Kuriyanov (Gazprom-Rusvelo), Natnael Berhane (Cofidis), Sebastien Schonberger (Neri-Selle Italia KTM), Mirco Maestri e Alessandro Tonetti (Bardiani-CSF) partono praticamente subito, ottenendo un vantaggio massimo intorno ai 4’30” nella sezione che presenta i due GPM. Quattro di loro (Kuriyanov, Berhane, Schonberger, Maestri) erano già in fuga ieri, e dunque si conoscono: Berhane si prende tutti i GPM e strappa la maglia verde ad Alaphilippe, Kuriyanov invece batte Maestri negli sprint intermedi. In gruppo tirano Quickstep ed UAE, che forzano la mano intorno ai -50km: il vantaggio scende a 3′, poi a 2′ e infine sotto il minuto ai -20k, quando si sono già rialzati Kuriyanov e Maestri.
I fuggitivi resistono, e ai -7 hanno ancora 21” di vantaggio: Schonberger rilancia l’azione e gli altri lo seguono, ma ai -4 il gruppo va a riprenderli e lanciare la lunga corsa verso la volata. Tra i tanti che tirano c’è anche Vincenzo Nibali, che lavora qualche metro per Phil Bauhaus, ma sono UAE, Quickstep, Ag2r e CCC le più attive. Negli ultimi km si scatena il caos, ma poi tutto rientra nella norma: Stybar lancia la volata, Sagan è il primo a partire e viene superato in progressione da Elia Viviani. Quarta vittoria stagionale per il campione nazionale italiano, che riporta la maglia tricolore e un italiano al successo alla Tirreno-Adriatico dopo 4 anni (Malori 2015, era iridato a cronometro e vinse il prologo): secondo Sagan e terzo Gaviria, che sbaglia l’impostazione dello sprint e resta bloccato dietro Viviani, non riuscendo a sopravanzare Sagan all’ultimo respiro. Quarto un acciaccato Nizzolo, che era caduto nei primi km ed era stato vistosamente medicato e fasciato al braccio: precede Keukelaire, Cimolai, Venturini, Stuyven, Ballerini e Pacioni. Ritirati quest’oggi Felline e Damiano Caruso.
TIRRENO-ADRIATICO: DOMANI UNA TAPPA MOSSA, NON CAMBIA NULLA IN CLASSIFICA
Non cambia nulla nella classifica generale: Adam Yates resta il leader con lo stesso tempo del compagno Bookwalter, poi Roglic e De Plus a 7”, Tom Dumoulin a 22”, Alaphilippe a 27” e Bettiol primo italiano a 52”. Domani la classifica potrebbe cambiare nei 221km da Foligno a Fossombrone: ci attende una tappa molto impegnativa, che scalerà continuamente dei ”muri”, non necessariamente contrassegnati come GPM. Primi 80km senza particolari asperità, ma poi si fa sul serio, con le salite di Sant’Ippolito, Villa del Monte (19%), Cartoceto e Monteguiduccio (19%): si passerà poi dall’arrivo di Fossombrone per dare il via ai due giri del circuito conclusivo. Un circuito che è lungo 9.2km, ed è caratterizzato dalla Salita dei Cappuccini: 2.8km con tornanti che hanno pendenze superiori al 12%, e punte anche qui al 19%. Si scollina a 5.6km dall’arrivo, con 4km di discesa veloce, un tratto pianeggiante e il rettilineo d’arrivo in leggera salita: tappa per uomini da classiche, il favorito potrebbe essere nuovamente Alaphilippe, ma occhio a Primoz Roglic, Adam Yates e Tom Dumoulin.
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