Una quindicesima tappa complicata per i corridori di questo Tour de France. 189.5 kilometri che hanno visto salite dalle diverse difficoltà, oltre che ad altopiani, nei quali non si poteva predire un vincitore prima della partenza.
IL FILM DELLA 15a TAPPA
Il collegamento da Laissac-Sévérac l’Église a Le Puy-en-Velay è la classica tappa difficile da leggere: un’altimetria altamente variabile, con 2 GPM di 1° cat e uno di 3° e di 4° (l’ultima a pochi km dalla fine), fanno sì che possa essere idonea per gli uomini di classifica per mettere in difficoltà gli avversari, per chi tenta di portare a conclusione la fuga, oppure per i velocisti. Tutto può accadere, dunque.
Parte subito la fuga: dopo una serie di andirivieni, il gruppo in testa si assesta sulle 25 unità, dove sono presenti ben 4 componenti della BMC (guidati dal capitano Caruso, 14° a 11′ 26″), insieme a Mollema, l’attuale maglia a pois Barguil (Sunweb), Pinot e l’italiano Ulissi tra gli altri. Questi battistrada guadagnano minuti su minuti su un gruppo maglia gialla che non è preoccupato e prosegue con un’andatura costante.
Barguil scatta sui prime due GPM e porta a casa ben 4 punti, arrivando per primo in vetta. Al traguardo volante è Matthews (Sunweb) che giunge per primo guadagnano 20 punti utili per la maglia verde, quella a punti. Il distacco dal peloton in questa fase si aggira verso i 5 minuti, quando mancano poco più di 90 km al traguardo.
A questo punto nascono due gare parallele: davanti la lotta tra questi corridori per la vittoria finale, mentre dietro si cerca di studiare gli avversari per non perdere secondi preziosi, nonostante in testa ci sia un certo Caruso, che potrebbe rientrare in gara visti gli attuali 7 minuti di vantaggio (arriveranno a 9 sulla terza salita).
Proprio sul terzo GPM di giornata (più difficile della precedente), davanti parte l’attacco di Martin (Katusha) in solitario, il quale riesce a prendere un vantaggio considerevole sui suoi compagni di giornata. Sul Col de Peyra Taillade, prima Barguil prende Martin, poi la stessa maglia a pois viene presa e superata da un’eccellente Mollema quest’oggi. Nel frattempo, circa 9 minuti dietro, l’AG2R di Bardet (3° in classifica, 00′ 23″ di ritardo) cerca di fare selezione nel gruppone tutto unito: si staccano tutti i velocisti rimasti, ma arriva anche il colpo di scena.
L’intelligente azione della squadra di casa infatti porta ad una spezzamento del treno Team Sky, che di fatto lascia da solo Froome proprio nel momento dove la salita diventa più ardua. Il momento sfortunato non sembra finire per lo statunitense, siccome fora la ruota posteriore. L’imprevisto fa aumentare ancora di più il ritmo alla AG2R, che porta con sè solo pochi altri corridori (tra cui il compagno di Froome, Landa). Sarà proprio lui, l’ultimo del Team Sky a fermarsi e ad attendere il capitano, riportandolo in gruppo poco prima dello scollinamento. Attenzione, perchè Quintana si stacca e accumula ritardo.
Rientrata la maglia gialla, non si segnalano più grosse novità, mentre davanti l’olandese della Trek-Segafredo si mantiene saldamente al comando, con Caruso e Ulissi che guidano l’inseguimento a 20″. Nonostante l’ultimo strappo di Coté de Saint-Vidal, Mollema non perderà il proprio vantaggio arrivando in solitaria al traguardo di Le Puy en Velay e vincendo la tappa.
Secondo un ottimo Diego Ulissi (UAE Team Emirates) quest’oggi, che tiene bene la fuga e cerca nel finale di recuperare sull’ex-compagno. Terzo Galloppin della Lotto Saudal che scatta davanti a Roglic (Team Lotto), mentre Caruso arriva con un ritardo di 1 minuto dall’olandese e il gruppo a poco più di 6′. Curioso lo scatto dell’irlandese Martin, che con i 14 secondi guadagnati supera Landa nella classifica generale.
In complessivo ottima giornata per i corridori azzurri: bene Aru che tiene senza l’aiuto della sua squadra nel gruppo dei grandi non perdendo terreno sui diretti avversari (secondo a 18″ dalla maglia gialla), Caruso che entra nella top ten della generale (scavalca Quintana) e sicuramente Ulissi che per poco non riesce a concludere un’intera giornata in fuga. Domani giorno di pausa, si riprenderà martedì con la 16a tappa del Tour de France 2017.
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