La 9a tappa del Tour de France 2018 è stata conquistata da John Degenkolb (Trek Segafredo), davanti a Greg Van Avermaet (BMC), ancora Maglia Gialla, e Yves Lampaert (Quick-Step Floors).
IL FILM DELLA 9a TAPPA: DEGENKOLB RE DELLE PIETRE
Basta il nome Roubaix ad evocare suggestioni e spauracchi. Il Tour de France 2018 incontra il pavé ed i contorni della corsa assumono i lineamenti dell’epica. Non c’è il fango di quattro anni fa, tanto benedetto da Vincenzo Nibali. Comanda piuttosto il caldo asfissiante. La 9a tappa viene concepita dai direttori sportivi nelle ammiraglie come una gara tattica, controllata, attenta a qualsiasi imprevisto e, al contempo, aperta a qualsiasi soluzione. Alla partenza da Arras Citadelle tentano l’attacco da lontano Omar Fraile (Astana Pro Team), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Jérome Cousin (Direct Energie), Damien Gaudin (Direct Energie), Chad Haga (Sunweb), Nicolas Edet (Cofidis, Solutions Crédits), Lilian Calmejane (Direct Energie), Reinardt Janse Van Rensburg (Dimension Data). Fuggitivi sì, ma anche potenziali agganci per i favoriti di giornata, qualora qualcuno di essi tenti una sortita dalla distanza. Lentamente, il gruppo dei big assorbe i fuggiaschi e si viene a creare una sorta di corsa nella corsa. Da una parte gli uomini da classiche, ringalluzziti dall’idea di gareggiare su strade conosciute; dall’altra, le punte delle varie formazioni interessate alla classifica generale, meno aggressive e determinate. Non è un caso se, nel finale, i veri tentativi arrivino perlopiù da vincitori della Parigi-Roubaix. Il vincitore del 2018, Peter Sagan (Bora Hansgrohe) non coglie l’attimo, mentre, ai meno 20, azzeccano i tempi giusti la Maglia Gialla Greg Van Avermaet (BMC), John Degenkolb (Trek-Segafredo) e Yves Lampaert (Quick-Step Floors). Il terzetto fila indisturbato fino al traguardo, forte di quasi un minuto di vantaggio sugli inseguitori. La vittoria di tappa si assegna allo sprint: il tedesco della Trek Segafredo parte in testa e tiene dietro con autorevolezza il leader della generale. Terzo il campione belga della Quick-Step Floors. Tra gli uomini di classifica si difendono bene sia Nibali (Bahrain Merida), che Chris Froome (Team Sky). Bene anche Nairo Quintana (Movistar) ed un pimpante Tom Dumoulin (Sunweb). Esce di scena Richie Porte (BMC), infortunato dopo una brutta scivolata. Gli sconfitti di giornata sono piuttosto Romain Bardet (AG2R), frenato da ben 2 forature, Mikel Landa (Movistar), caduto rovinosamente ai meno 30, e Rigoberto Uran, anch’esso coinvolto in un capitombolo generale. Per i primi due, le perdite sono minime, considerando i 7 secondi lasciati per strada. Decisamente peggiore il dazio pagato dal colombiano della Education First, staccato di 1’54”. È la dura legge del pavé: chi si smarrisce per un solo istante è perduto.